Volume 7/1 dell'Opera Omnia del papa emerito Benedetto XVI.
"Il presiedere nella fede e nell'obbedienza è legato inscindibilmente al presiedere nella carità". È la frase, riportata nella quarta di copertina, che fa da compendio al volume "Deus caritas est. Porta di Misericordia", che riunisce gli Atti del Simposio internazionale svoltosi a Roma dal 19 al 21 novembre 2015, nel decimo anniversario della prima enciclica di Benedetto XVI. La raccolta si apre con il contributo del cardinale Kurt Koch sulla Deus caritas est nel contesto del Pontificato di Papa Benedetto. Il cardinale Paul Josef Cordes sottolinea i risvolti dell'enciclica nell'opera caritativa della Chiesa, mentre don Vincent Twomey presenta la Deus caritas est nel contesto del lavoro teologico di Joseph Ratzinger. Seguono interventi che approfondiscono certi insegnamenti dell'enciclica, soffermandosi in particolare sulla prospettiva e il concetto di verità in Deus caritas est (cardinale Gerhard L. Müller); sull'idea di unità dell'amore, sulla centralità di Cristo e sull'antropologia integrale dell'homo viator (cardinale Angelo Scola); sul martirio come suprema testimonianza d'amore (Ralph Weimann); sui risvolti dell'enciclica nella vita sociale e politica (Giorgio Napolitano); sul nesso tra l'enciclica e l'Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco (monsignor Rino Fisichella). Il volume si chiude con cinque contributi che fanno vedere la ricezione e le prospettive dell'enciclica nei diversi continenti.
Il presente volume contiene una raccolta di omelie inedite di Joseph Ratzinger, oggi Papa emerito Benedetto XVI. Dieci omelie, dieci perle pronunciate durante i periodi estivi presso la chiesetta di San Giovanni a Pentling, paesino alle porte di Ratisbona, città natale dell'allora cardinale Ratzinger. Esse rispecchiano i temi principali della riflessione teologica e pastorale del Papa emerito - "il mistero dell'Amore di Dio, la genesi e la natura della Chiesa e il significato e l'importanza decisiva della giusta adorazione di Dio; la questione del rapporto tra libertà e verità, tra fede e ragione e tra fede e politica" - e la sua volontà di raggiungere tutti grazie ad un linguaggio semplice perché dettato dal cuore.
Joseph Ratzinger (Papa Benedetto XVI), attraverso i suoi tre libri sulla figura della nostra fede, ha stimolato un dibattito durevole su Gesù di Nazaret. Il presente volume raccoglie gli scritti di Joseph Raztinger, frutto di sessant'anni di incessante attività di ricerca, che testimoniano il suo approccio alla cristologia e danno vita a concetti come "l'universalità della salvezza in Cristo", "l'Incarnazione" e "la Redenzione". "Come nei precedenti volumi dell'Opera omnia, anche nel presente è pubblicato un numero cospicuo di omelie e meditazioni". "I contributi sulla cristologia qui raccolti" sottolinea S.E.R. Mons. Gerhard Ludwig Müller nella Prefazione - "vanno integrati, dal punto di vista contenutistico, con i testi sull'escatologia e sulla teologia della speranza pubblicati nel X volume dell'Opera omnia, dal titolo Risurrezione e vita eterna".
Il volume, voluto dall'Istituto Benedetto XVI con sede a Ratisbona, è stato edito in occasione del decimo anniversario dell'elezione di Benedetto XVI, il 19 aprile 2005, ed intende offrire uno spaccato dell'opera imperitura di questo papa attraverso l'uso di parole ed immagini. Al suo interno sono contenuti gli aspetti essenziali e i temi centrali del suo pontificato che, come tessere di un mosaico, sono giustapposte per creare un quadro completo insostituibile e inconfondibile. La struttura portante del volume è riassunta dall'Arcivescovo Georg Gänswein il quale afferma che: "Le persone volevano, sì, vedere Benedetto XVI, ma lo volevano soprattutto ascoltare". Benedetto XVI si è dimostrato un maestro convincente del Popolo di Dio pellegrino sulla terra, capace di trasmettere, attraverso parole semplici e comprensibili verità e cognizioni sulla fede acquisite durante la sua lunga attività di sacerdote e studioso. L'impronta da lui data alla Chiesa è facilmente riconoscibile; egli, un uomo modesto ed umile, si vedeva come un testimone di Cristo e garante della fede apostolica nel convincimento che la Chiesa non possa offrire all'uomo nulla di più grande e assoluto di Dio stesso. Il volume è articolato in capitoli i quali, partendo dal suo rapporto con Giovanni Paolo II, affrontano nella giusta combinazione di parola e immagine tutti gli aspetti e i valori del suo pontificato. Il volume è disponibile in tedesco ed italiano.
Il volume contiene una selezione dei discorsi che il papa emerito Benedetto XVI ha pronunciato nelle catechesi del mercoledì. I santi qui presentati sono monache e monaci che papa Benedetto ha offerto come modelli ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro. Oltre alle catechesi, sono raccolti in questo volume altri discorsi che sono stati pronunciati dal papa emerito in varie circostanze, sia nell'ambito monastico o anche in circostanze in cui il richiamo è stato all'ambiente monastico.
L’11 febbraio 2013 Giovanna Chirri, giornalista italiana dell’Ansa, è la prima a comprendere il clamoroso annuncio in latino di Benedetto XVI, la sua rinuncia al soglio pontificio. La notizia viene lanciata su Twitter e in pochi minuti fa il giro del mondo e conferisce a Giovanna Chirri un’improvvisa notorietà. L’evento le dà anche il coraggio di realizzare un progetto da tempo nel cassetto: scrivere un libro per raccontare le sue esperienze di vaticanista accanto a Benedetto XVI, al quale è legata non solo per frequentazione professionale ma anche per ragioni personali. In questo volume, Giovanna Chirri prende le mosse dal presente, dalla notizia della rinuncia, per affrontare le tappe più importanti del pontificato di Ratzinger, le tante battaglie che ha intrapreso gettando le basi per un’autentica riforma morale e finanziaria del mondo cattolico; basi su cui il suo successore, papa Francesco, non ha atteso un attimo per iniziare a edificare. Un ritratto appassionante e documentato sui gesti che hanno segnato il pontificato di Benedetto XVI. Un libro coraggioso che affronta questioni spinose come il discorso di Ratisbona e il dramma della pedofilia.
L'autrice
Giovanna Chirri,vaticanista dal 1994, ha seguito gli ultimi dodici anni del pontificato di Wojtyla e Benedetto XVI sin dall’inizio, dando per prima al mondo la notizia delle sue ‘’dimissioni’’. Laureata alla Sapienza
in filosofia teoretica con una tesi su Erotismo e religione in Georges Bataille, master in giornalismo alla Luiss, è giornalista d’agenzia dal 1987 e ha lavorato ai servizi Scientifico, Speciali e Diplomatico, prima di approdare al servizio Vaticano della sua testata,
di cui dal 2007 al 2009 è stata responsabile. È autrice di Karol Wojtyla, il Papa raccontato ai ragazzi. Artigiana di Twitter, preferisce il reale al virtuale, ama i libri e apprezza l’intelligenza in chiunque si manifesti. Ha vinto il “Premiolino” 2013 e il premio “Più a Sud di Tunisi”.
La rinuncia al pontificato di Benedetto XVI ha suscitato stupore e interrogativi. Come guardare a questa decisione? Essa si è realizzata nel cinquantesimo anniversario del Vaticano II. È comprensibile soltanto alla luce della novità di quell'evento e della sua indiscutibile centralità nella vita della Chiesa del nostro tempo. La sorprendente scelta compiuta dal Papa appare così un atto di singolare recezione degli insegnamenti del Concilio.
Lo spirito di Assisi, icona di pace nel mondo, nel venticinquesimo anniversario dell'evento voluto dal beato Giovanni Paolo II nel 1986, ha ricevuto conferma solenne da parte di papa Benedetto XVI il 27 ottobre 2011. A un anno di distanza, il 29 ottobre 2012, un convegno, a cui è intervenuto mons. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha approfondito le linee di percorso indicate da papa Ratzinger. Il volume raccoglie gli Atti di quel convegno. L'auspicio, affidato alla forza soave del "Principe della pace", è quello di fare di questi testi il punto di riferimento per ogni ulteriore sviluppo del cammino indicato dal beato Giovanni Paolo II e dal suo successore Benedetto XVI.
A partire dalle linee teologiche di Benedetto XVI e dal suo linguaggio sapienziale, il presente volume propone alcuni tratti e tesi che manifestano un'insospettata ispirazione tomista del suo magistero.
"Finalmente posso consegnare nelle mani del lettore il piccolo libro da lungo tempo promesso sui racconti dell'infanzia di Gesù. Non si tratta di un terzo volume, ma di una specie di piccola "sala d'ingresso" ai due precedenti volumi sulla figura e sul messaggio di Gesù di Nazaret. Qui ho ora cercato di interpretare, in dialogo con esegeti del passato e del presente, ciò che Matteo e Luca raccontano, all'inizio dei loro Vangeli, sull'infanzia di Gesù. Un'interpretazione giusta, secondo la mia convinzione, richiede due passi. Da una parte, bisogna domandarsi che cosa intendevano dire con il loro testo i rispettivi autori, nel loro momento storico - è la componente storica dell'esegesi. Ma non basta lasciare il testo nel passato, archiviandolo così tra le cose accadute tempo fa. La seconda domanda del giusto esegeta deve essere: è vero ciò che è stato detto? Riguarda me? E se mi riguarda, in che modo? Di fronte a un testo come quello biblico, il cui ultimo e più profondo autore, secondo la nostra fede, è Dio stesso, la domanda circa il rapporto del passato con il presente fa immancabilmente parte della stessa interpretazione. Con ciò la serietà della ricerca storica non viene diminuita, ma aumentata. Mi sono dato premura di entrare in questo senso in dialogo con i testi. Con ciò sono ben consapevole che questo colloquio nell'intreccio tra passato, presente e futuro non potrà mai essere compiuto e che ogni interpretazione resta indietro rispetto alla grandezza del testo biblico." (Benedetto XVI)
Questo agile testo è il primo volume di una collana che la Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger inizia a pubblicare. Sono raccolti gli scritti dei tre studiosi che hanno ricevuto dalle mani di Benedetto XVI il premio Ratzinger 2011. Curato da Justinus C. Pech e Camillo Ruini. Scopo di questo testo è presentare ad un pubblico più vasto i profili dei tre autori vincitori del primo Premio Ratinger: Manlio Simonetti, Oleario Gonzales de Cardedal e Maximilian Haim, già noti agli esperti del settore per i loro studi teologici.