Il libretto si regge su due certezze: la prima: un figlio educato alla pace è infinitamente più grande di un figlio solamente ricco o istruito. La seconda: la pace si può insegnare a partire dall'infanzia. In che modo? La risposta è nel nostro opuscolo che soddisfa, soprattutto, coloro che amano il discorso pedagogico concreto. Senza lunghi preamboli, infatti, subito si propongono le due mosse fondamentali per educare un figlio pacifico. Arricchiscono l'opuscolo importanti riquadri riguardanti i genitori che talora diventano maestri di aggressività, sulle guerre condominiali, su Gesù uomo di pace... Il tutto presentato con la massima chiarezza e vivacità. La pace si fa girare anche leggendo queste pagine, anche spargendo queste pagine, ricche di messaggi: - civiltà è amarci, non armarci; - i delitti non hanno cervello; alla guerra il cristiano non può partecipare nemmeno come cuciniere...
Litigi, battibecchi, musi lunghi, frecciatine, silenzi ostili, dispetti... sono solo alcuni dei tantissimi modi in cui si possono manifestare le difficoltà relazionali e comunicative, pressoché inevitabili se non si possiedono le abilità emotive e sociali necessarie per far fronte agli immancabili momenti di attrito e contrasto in un gruppo. Sono difficoltà che, se non colte e gestite opportunamente, possono minare i percorsi di crescita e determinare situazioni di disagio.
Assunto centrale del testo è che le relazioni e l’amore interpersonale costituiscono un linguaggio, e i linguaggi si apprendono. Non si nasce già con la capacità di relazionarsi in modo positivo, anche se sentiamo forte e naturale in noi una tensione verso l’altro sia per la nostra sopravvivenza fisica che per quella sociale. Non possiamo fare a meno dell’altro, ma se non siamo educati al linguaggio delle relazioni positive, potremmo essere incapaci di dimostrare vero rispetto, sostituendo ad esso atteggiamenti violenti e possessivi, volti al soddisfacimento di un bisogno di accettazione e considerazione mal gestito.
Destinatari
Catechisti, educatori e animatori dei ragazzi di + 11 anni.
Parroci, coadiutori, operatori della pastorale giovanile.
Autori
Fabrizio Carletti è formatore CREAtiv di dinamiche di gruppo, tecniche di animazione e comunicazione. Ricercatore CREAtiv per il Creative Learning Method (CLM), è esperto di tematiche pastorali, è docente di Master dell’Accademia delle Creatività. È stato direttore di oratorio, educatore e progettista di interventi nell’ambito dell’educazione alla pace, sviluppo e intercultura.
Emmanuele Gatti laureato in Scienze dell’Educazione si occupa di gestione di gruppi e di prosocialità. Operatore in comunità terapeutica per tossicodipendenti. Per CREAtiv coordina il progetto Piano Educativo Integrato del Vergante, volto alla promozione del benessere dei ragazzi a scuola e in oratorio.
Duccio Simonelli, laureato in Scienze della Formazione Primaria, con specializzazione per la scuola dell’infanzia, per CREAtiv è educatore, formatore e animatore in contesti che coinvolgono bambini, ragazzi e adulti. È uno dei progettisti e form-attori della mostra interattiva «Tesori tra noi»
Anche quest'anno, come sua abitudine, monsignor Bregantini ha inviato un "messaggio" a tutti i ragazzi e giovani all'avvio dell'anno scolastico. È un messaggio originale, in forma di racconto-dialogo, che porta in sé un programma di vita, una strada da percorrere individualmente e insieme, per creare o rinnovare una società più solidale e più onesta: un invito a superare le difficoltà... "vincendo ogni paura!".
Questo volume è stato pensato dagli autori come un percorso educativo per adolescenti. A partire da alcune figure chiave della Bibbia, il testo si focalizza sullo Spirito Santo e sulla Parola che entra nella vita di ognuno. Mosè, Davide, Elia, Isaia, Geremia ed Ezechiele sono lo spunto per una riflessione da compiere insieme, ragazzi e adulti. Età di lettura: da 10 anni.
Con questo terzo sussidio per l’anno pastorale 2011-2012 il Centro Diocesano Giovanile di Novara propone un percorso di meditazione della parola di Dio e di preghiera, a partire dal Vangelo della liturgia di ogni giorno.
La parola di Dio illumina la vita, mediante la lettura continua del Vangelo; seguono spunti per la riflessione e il confronto affinché quella stessa Parola diventi compagna di cammino; e infine un testo che si può valorizzare per la preghiera personale e di gruppo.
Completano la proposta formativa quattro rubriche a cadenza mensile, che si alternano di settimana in settimana: “Gesù, questo (s)conosciuto”, per approfondire la figura del Signore; “Credi? Credo!”, per riscoprire il testo con cui ogni domenica si fa la professione di fede; “L’impronta del santo”, per indicare ai giovani, attraverso testimonianze significative, alcune modalità concrete di incontro con Gesù; “Domande forti? Risposte intelligenti”, per sviluppare tematiche familiari al mondo giovanile.
L’itinerario per l’anno pastorale 2011-2012 prevede un quarto sussidio, che copre l’arco di tempo che va dal 9 giugno al 30 settembre 2012.
Destinatari
Giovani, animatori di gruppi giovanili, sacerdoti, religiosi
Curatori
Equipe del Centro diocesano Giovanile - Diocesi di Novara: sacerdoti e laici impegnati a vario titolo nella formazione e nell’animazione dei gruppi giovanili
Se vuoi essere felice, allora stai cercando Dio". I prodotti della scienza e della tecnica hanno, finora, realmente soddisfatto soltanto alcuni bisogni umani, senza essere stati capaci di rispondere alle inquietudini più profonde del cuore dell'uomo. Solo Gesù può aprire all'uomo la via della bontà, della bellezza, della felicità, della pienezza, del successo, che lui indica come la via della croce.
Gesti di inciviltà, aggressioni verbali e psicologiche, attentati – spesso gratuiti – alla vita stessa: nessun luogo e ambiente è esente e immune da queste forme di violenza: né la strada, né la scuola, e neppure la famiglia. Nascono pertanto molteplici interrogativi.
Può essere la famiglia il luogo dove trovare le soluzioni migliori? Da dove nasce la violenza? Come evitarla all’interno della coppia e della famiglia? Come preparare i figli ad affrontare l’ambiente esterno?
L’autore ritiene la famiglia è capace di «prevenire» la violenza se al suo inter- no si sviluppano dinamiche comunicative, se si impara a riconoscere e gestire i conflitti, a coniugare amore e legge, a educare al rispetto delle regole e delle differenze, a dare spazio ai sentimenti. Parte di un capitolo del libro affronta il tema «violenza e televisione», richiamando l’attenzione su pornografia e videogiochi.
Punti Forti
Aiuta gli educatori a capire quanto la famiglia sia determinante per prevenire i comporta- menti violenti di bambini e ragazzi.
Buoni suggerimenti su come fronteggiare il bullismo nella scuola.
Destinatari
Genitori - insegnanti - educatori - operatori sociali e pastorali.
Scuole di salesiani e salesiane.
Autori
Jean-Marie Petitclerc, allievo della «Scuola Politecnica», educatore, sacerdote, possiede una grande esperienza, acquisita in particolare a contatto con giovani in difficoltà, sia all’interno di case di accoglienza che nei quartieri della periferia parigina. Autore di opere di rilievo, non cessa di condurre una riflessione rigorosa sulla problematica dell’educazione e della violenza.
I percorsi di iniziazione cristiana secondo l’istanza catecumenale, proposti per i ragazzi dalla Chiesa che è in Italia, hanno una loro validità, ma occorre superare la pretesa di assumerli come «matrice forte» in grado di caratterizzare tutta l’IC. Qui si cerca di offrire una misura più pertinente del loro apporto, riscattandolo da fenomeni di moda. Si porta, poi, l’attenzione sui «soggetti» dell’IC e su come essi si caratterizzano a livello socio-culturale, psicologico, anche attingendo alla psicologia della religione, e antropologico, in dipendenza dalle trasformazioni indotte dai new media. Si offrono, infine, indicazioni pedagogiche, connesse all’ambito della comunicazione, e un modello di itinerario che recuperi il percorso catecumenale come pedagogia dell’IC, in risposta alle istanze emerse.
Gli aspetti socio-psico-pedagogici e comunicazionali sono da tenere assolutamente presenti, oggi, per una catechesi efficace rivolta ai «nativi digitali», che accompagni la crescita integrale della persona e la sua adesione al Signore.
Destinatari
Catecheti, operatori pastorali e di comunicazione, formatori dei catechisti, parroci, insegnanti di religione.
Autori
Ugo Lorenzi, nato a Monza il 03/03/1974, è docente di Catechetica, Antropologia Culturale, Pastorale Giovanile e introduzione alla Pastorale Diocesana nell’anno di Specializzazione Pastorale presso la sezione della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale con sede nel Seminario di Venegono Inferiore.
Massimo Diana, filosofo e scrittore, è autore di saggi sulla necessità di un incontro fecondo tra religione, psicologia del profondo e filosofia, in vista dell’offerta di un aiuto efficace a ogni persona nel compito di costruirsi in umanità. Ha pubblicato, tra l’altro: Ciclo di vita ed esperienza religiosa.Aspetti psicologici e psicodinamici, Bologna 2004. Narrare. Perchè e come raccontare le storie ai bambini, Leumann (TO) 2007; La saggezza delle fiabe, Milano 2010. Figure dell’amore. 1. Percorsi di umanizzazione, Bergamo 2010. Legàmi. 2. Percorsi di umanizzazione, 2012. Feliziani-Kannheiser Franca, psicologa e catecheta, è docente ordinario di Catechetica presso lo Studio Teologico Interdiocesano, affiliato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale; docente invitato di Pedagogia Religiosa presso l’Università Pontificia Salesiana di Torino; docente di psicologia presso l’Istituto di Scienze Religiose della diocesi di Alessandria e membro della commissione nazionale IC.Tra l’altro, ha pubblicato: Io sono una pianta fiorita. Il simbolo nell’IRC. Percorsi didattici per la scuola, dall’infanzia alla secondaria, Bologna 2011; con G. Cursio - M. Diana, L’educatore educato. Promuovere e motivare all’educazione e all’apprendimento, Bologna 2010.
Floriana Falcinelli, Docente di Didattica e Tecnologie dell’Istruzione all’Università degli Studi di Perugia, dedica l’attività di ricerca all’innovazione scolastica e all’educazione extrascolastica, con riferimento ai servizi per l’infanzia e all’educazione ambientale; particolare oggetto di studio sono le tecnologie nell’azione didattica, i media e la rete, come ambienti formativi. Ha pubblicato, tra l’altro: Cultura, tecnologia, azione didattica, Perugia 2000; con C. Laneve - R. Pagano, Le tecnologie frontiera dell’educazione, Lecce 2006; con C. Laici, E-learning e formazione degli insegnanti, Roma 2009.
M.Rrosaria Attanasio, delle Figlie di san Paolo, è Direttore della rivista Catechisti parrocchiali. Si dedica a incontri di formazione per i catechisti e operatori pastorali. Ha al suo attivo oltre ad articoli in varie riviste, alcuni volumi, tra i quali, Il linguaggio multimediale nell’educazione alla fede dei fanciulli dai 7 ai 10 anni, Milano 2007. Luciano Meddi, sacerdote della diocesi di Roma, è docente ordinario di catechetica all’Università Urbaniana. Già presidente dell’AICa, è membro della Consulta UCN, svolge attività di animazione e formazione degli operatori pastorali e catechisti. Ha pubblicato, tra l’altro, con E. e M. Barghiglioni, Adulti nella comunità cristiana, Milano 2008; con A.M. D’Angelo, I nostri ragazzi e la fede, Assisi 2010.
Pagine scritte con cuore e con rigore psicologico e pedagogico sui nonni-catechisti. Guai a perdere il catechismo casalingo dei nonni che, senza testimoni e senza elogi nutre la mente e riscalda il cuore del nipote.
Ciò che è contenuto in queste pagine è sfacciatamente stonato nella nostra società della bambagia. Oggi si tenta di addolcire tutto: il caffè è decaffeinato, il tonno è così tenero che si taglia con un grissino, i 'sofficini' trionfano, l'auto è 'comodosa'. Ed i frutti si vedono: ragazzi friabili, con la grinta del pesce bollito; ragazzi che vivono il 5%, chiusi nel maledetto triangolo: frigorifero, sofà, televisione. È dovere assoluto reagire! Ha ragione lo psichiatra Paolo Crepet: "Ai figli cui è stato regalato tutto, è stato fatto il peggior dono possibile". Basta con la pedagogia dello zucchero; basta con l'infanzia rivestita di ovatta; con lo spianare sempre la strada! O vogliamo imbrogliarci tutti? La vita non è zucchero filato, non è una crociera! Insomma, un supplemento di fatica ed avrete un figlio in pole position. È il messaggio di queste pagine nate per gridare che i genitori troppo morbidi fanno le peggiori ingiustizie ai figli.
Anche per i 14enni lo sfondo della proposta è il tema del VII Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano 2012: "La famiglia: il lavoro e la festa", tradotto nell'anno oratoriano "Creando e Ricreando". I cinque sensi potranno aiutare i 14enni a orientarsi nelle dinamiche della vita quotidiana e a "sentire" la profondità che le situazioni della vita a volte nascondono, ma che possono essere svelate se ci si lascia illuminare dalla fede e dall'adesione al Vangelo. La vita, dunque, alla luce di una "parola sensata" che è quella di Gesù, può diventare qualcosa di "sensazionale!" e il lavoro, gli impegni di tutti i giorni, i rapporti con gli altri (a partire da quelli in famiglia) possono assumere un nuovo significato se ci si apre anche alla celebrazione, alla lode e alla festa che sono espressioni di chi crede e, pur riconoscendo i suoi limiti (grazie ai sensi che servono per dare un "senso" alla realtà), sceglie di affidarsi con il cuore a Qualcuno che può davvero riempire l'esistenza!
"I brani della Parola che ho raccolto e commentato in questo libretto sono il tentativo di avvicinarsi al Vangelo attraverso una prospettiva particolare: gli incontri di Gesù. Stando sulla Parola, meditando lo stile degli incontri narrati nel Vangelo, gustando e assaporando le parole del Rabbì, possiamo riconoscere la Sua presenza, distinguere il suo stile, accogliere la delicata potenza dello Spirito che stuzzica in noi il desiderio di infinito. (...) I racconti degli incontri di Gesù nel Vangelo sono degli specchi che ci permettono di guardarci con verità, di chiamare per nome chi si sta affacciando sulla nostra vita, di decodificare la Parola che ci interpella e ci chiama ad una novità dalla bellezza inaudita" (dall'Introduzione dell'autore).