Questo volume raccoglie ed ordina la vasta letteratura relativa a don Lorenzo Milani apparsa sulla stampa periodica dal 1949 al 2005. Articoli, reportage, saggi, critiche, recensioni, strilli, annunci, lettere: un materiale vastissimo e fragile, difficile a reperirsi, costituisce il corpus di questo archivio, entro il quale ad ogni singolo pezzo viene assegnato un numero secondo un ordinamento doppio, cronologico e per testate. Stampa, editoria, ma anche convegni di studio, tesi di laurea, cinema, televisione, teatro, corredano e completano questo magazzino della memoria che testimonia un'attenzione al priore in costante crescita. Costruita per arricchire il patrimonio del "Centro di formazione e ricerca Don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana" di Vicchio di Mugello (Firenze), la raccolta è depositata presso la Biblioteca comunale di Vicchio ed è lì consultabile. Grazie all'acquisizione in elettronico, questa pubblicazione rende ora immediatamente disponibile il materiale agli studiosi, raccogliendo nei due dvd allegati al volume la versione originale di tutti i documenti catalogati.
Liana Fiorani è nata a Collecchio (Parma) il 26 aprile 1925. Ricercatrice del "Centro di formazione e ricerca Don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana" di Vicchio di Mugello (Firenze), dedica la sua attività a studi sul pensiero e sull'opera del sacerdote Milani, raccoglie materiali per la costituzione di un archivio milaniano, segue tesi di laurea. Ha pubblicato "Don Milani tra storia e attualità" (1997), ristampato per le edizioni del "Centro" arricchito di nuovi apparati (1999) e "Dediche a Don Milani dal Cimitero di Barbiana" (2001).
Il volume offre una panoramica delle scelte operate dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, a livello del governo centrale, nel campo dell’animazione della Pastorale giovanile, intesa come il servizio che la comunità ecclesiale realizza sotto la guida dello Spirito di Gesù, per dare pienezza di vita e di speranza alle nuove generazioni e per aiutarle nelle loro concrete situazioni esistenziali a incontrare Cristo e a rispondere al dono gratuito della salvezza.
Nell’attuale contesto attraversato dalla ricerca di significato, da nuovi orizzonti antropologici, invocante giustizia ed equità nelle relazioni tra i popoli, la scommessa sul futuro si radica nella riscoperta continua del passato perché la proposta educativa del carisma salesiano possa esprimersi in tutta la sua ricchezza.
La ricerca condotta da Mara Borsi per l’Ambito per la Pastorale giovanile si rivolge alle/agli operatori di pastorale e a quanti hanno a cuore la loro formazione.
La Pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice si presenta come realizzazione concreta della missione educativa che, radicata nel dono carismatico, trova in Cristo Signore, e in Maria sua Madre, i riferimenti fondamentali per la maturazione della personalità, la scoperta del progetto di vita e la costruzione di un mondo più umano, solidale e rispettoso del creato. Una pastorale fortemente radicata nell’esperienza ecclesiale, in cui si riconosce il primato dell’evangelizzazione che impegna a favorire l’incontro esplicito e cosciente delle/dei giovani con Cristo. Il rinnovato riconoscimento dell’importanza dell’educazione ribadisce l’originalità della Pastorale giovanile salesiana chiamata oggi, in un clima di crisi di significato e di speranza, a costruire reti educative, valorizzando una pluralità di figure e di istituzioni.
Con l’inizio della Restaurazione la Chiesa mette in moto una intensa attività pastorale che, pur con modalità, fasi ed esiti diversi da paese a paese, si protrae per tutto l’Ottocento con alcune caratterizzazioni tipiche di quel periodo storico.
Accanto allo sterile rimpianto per l’ormai passata societas christiana, riprende vigore una intensa attività che ha di mira la ri-cristianizzazione non solo dei singoli ma delle società e degli stati secolarizzati e laicisti. Sia pure con fatica, la Chiesa arriva a sviluppare un’azione non più unicamente intra-ecclesiale ma anche extra-ecclesiale; un’azione in cui trova progressivamente spazio anche il laicato.
Di una realtà estremamente complessa come l’azione pastorale della Chiesa in tutto un secolo, questo libro intende offrire un semplice sondaggio sull’attività pastorale, in particolare catechistica, svolta nella Chiesa italiana dell’Ottocento, attraverso lo studio di tre personalità e di una istituzione, attivamente impegnate nel ministero pastorale.
L’analisi si apre con lo studio di una proposta catechistica indirizzata a giovani studenti dal p. Luigi Taparelli d’Azeglio SJ (1793-1862).
Il secondo sguardo è rivolto al ben più noto beato Antonio Rosmini (1797-1855). Con la lucidità propria di una mente superiore, egli analizza due àmbiti fondamentali di ogni prassi pastorale, la predicazione e la catechesi. Di entrambi denuncia chiaramente i limiti mostrati all’epoca e, in positivo, propone una riflessione omiletica e catechetica dai caratteri decisamente innovativi, avvalorando il quadro teorico con l’esemplarità dell’azione.
A partire dai primi anni Cinquanta si presenta attivo sotto il profilo pastorale san Leonardo Murialdo (1828-1900). Di lui è presa in considerazione l’intensa pratica catechistica, specialmente nei confronti del mondo giovanile.
L’ultimo studio tocca una istituzione, cioè la Congregazione Salesiana. L’analisi mira ad individuare come, nella Chiesa di fine Ottocento e inizi Novecento, i superiori di questa famiglia religiosa concepissero l’apostolato laicale e come facessero pervenire i loro convincimenti ai laici legati alla Congregazione come Cooperatori, attraverso il loro organo di collegamento ufficiale, il Bollettino Salesiano, e i loro Congressi internazionali.
A partire dalla riflessione sull’enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, l’autore propone una pastorale che riscopra la relazione tra il popolo e il suo Dio, tra il mistero di Cristo e la sua Chiesa. L’amore e la relazione sono il punto d’incontro tra Dio e gli uomini che hanno fede in lui.
Quattro i filoni sviluppati: l’orizzonte antropologico e teologico della nuova evangelizzazione; la narratio fidei oggi; lo Spirito Santo come attore dell’evangelizzazione alle nuove generazioni; la pastorale missionaria che par- te dall’esperienza dell’amore di Dio, per essere educatori, veri testimoni di carità.
punti forti
Prefazione di Germano Marani, sj.
L’autore, Simone Giusti, è il vescovo di Livorno. Si tratta di una riflessione sull’enciclica Deus caritas est.
destinatari
Tutti i credenti e gli interessati alle riflessioni presenti nel volume.
autore
Simone Giusti, vescovo di Livorno dal 2007, per anni docente allo StudioTeologico Interdiocesano di Camaiore. Laureato in architettura è anche progettista di alcuni edifici sacri. Per Paoline ha pubblicato In parrocchia ho incontrato Cristo, Il matrimonio? Una scelta di fede, I percorsi dello stupore, La verità ci farà liberi, alcuni testi della collana Iniziazione cristiana e i testi della collana Catechesi familiare.
Germano Marani sj, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1984. È stato ordinato sacerdote nel 1990. Ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Orientale, dove ha conseguito il dottorato con una tesi su Bukgakov. È padre spirituale del collegio Russicum.
A partire dal 2006 le Comunità pastorali, nate dall'intuizione dell'Arcivescovo Dionigi Tettemanzi, sono diventate una delle realizzazioni più evidenti della pastorale di insieme della Diocesi di Milano. Diffuse ormai su tutto il territorio, esse hanno richiamato un crescente attenzione come testimonia la sessione del Consiglio pastorale diocesano: queste pagine, a partire dai lavori dell'assemblea, desiderano offrire un ulteriore apporto alla riflessione, tanto più utile quanto più frutto del confronto e dell'ascolto reciproco tra laici, Vicari episcopali, Arcivescovo. Dopo aver pubblicato i testi fondamentali e alcune tracce di lavoro nel volume "La Comunità pastorale" la Commissione arcivescovile per la Pastorale di insieme e le nuove Figure di ministerialità mette a disposizione questo nuovo strumento, nel desiderio di favorire ogni ulteriore contributo.
In Teologia pastorale, le dinamiche socio-culturali che plasmano il concreto porsi storico della Chiesa diventano responsabilmente materia di riflessione teologica, non in nome di adattamenti posticci o della ricerca di “teologie attuali”, ma della fedeltà al Vangelo. Molte delle trattazioni che assumono la denominazione teologico-pastorale paiono risentire delle dinamiche socio-culturali senza avvedersene e s’illudono di tracciare il profilo dell’identità dell’azione ecclesiale ponendosi semplicemente di fronte a quelle stesse dinamiche culturali: finendo così, con la pretesa di esserne immuni, per subirne il trascinamento.
La Siria è terra delle nostre radici come la Palestina. I primi passi della Chiesa fuori Gerusalemme sono proprio su questi territori dell'antica provincia romana di Siria: lungo la costa fenicia fino ad Antiochia, e da Damasco verso l'entroterra. Questa pratica guida illustrata aiuta il pellegrino a leggere i segni degli inizi della Chiesa e del primitivo monachesimo, e a scoprire la Chiesa che vive oggi in questi territori immersi nell'Islam, eppure capace di una propria storia di spiritualità in quelle che sono conosciute come Chiese Cristiane Orientali. Con materiali per le celebrazioni nei vari luoghi visitati.
La Siria è terra delle nostre radici come la Palestina. I primi passi della Chiesa fuori Gerusalemme sono proprio su questi territori dell'antica provincia romana di Siria: lungo la costa fenicia fino ad Antiochia, e da Damasco verso l'entroterra. Questa pratica guida illustrata aiuta il pellegrino a leggere i segni degli inizi della Chiesa e del primitivo monachesimo, e a scoprire la Chiesa che vive oggi in questi territori immersi nell'Islam, eppure capace di una propria storia di spiritualità in quelle che sono conosciute come Chiese Cristiane Orientali. Con materiali per le celebrazioni nei vari luoghi visitati.
Spiega il lungo sottotitolo: "Esperienze e riflessioni per conoscere ed esprimere le potenzialità affettive nel cammino verso l'amore profondo. Piste per sviluppare rapporti interpersonali liberanti nelle diverse stagioni della vita e nelle varie vocazioni".
Partendo dalle lettere dei giovani, il volume affronta in 27 capitoli altrettanti problemi tipici dell'età: "quando il morale è a terra; quando c'è un foruncolo sul naso; quando mi sento in gabbia; quando il mio amico si droga; quando l'amicizia fa male; quando ronza la noia...".