L'Esodo è un testo difficile, sia per la convergenza di tradizioni e riletture plurisecolari, sia per la presenza di una massiccia legislazione liturgica (si tratta di ben tredici capitoli: 25-31; 35-40), apparentemente arida e inattuale. Il commentario si propone come strumento di comprensione di un testo difficile, ma per raggiungere tale scopo viene anzitutto offerta una traduzione estremamente fedele, che cerca di rendere l'asprezza e la ripetitività, ma anche la bellezza dello stile semitico.
La Bibbia di Gerusalemme pubblicata da EDB, compie 50 ANNI, e per l'occasione si rinnova nella veste grafica, guardando alla modernità del segno grafico e dei materiali. Una nuova font, nuovi colori e un design più accattivante. Per impreziosire gli interni, un ripensamento della posizione delle tavole. Si chiama Bibbia di Gerusalemme perché è frutto del lavoro degli studiosi dell'École Biblique, la Scuola biblica e archeologica che ha sede a Gerusalemme, poco fuori dalla Porta di Damasco, gestita con una forte impronta internazionale dai padri domenicani francesi. Le introduzioni, le note, i quadri cronologici e riassuntivi e gli indici tematici di quella edizione (1973) vengono tradotti in italiano e pubblicati a commento della traduzione ufficiale della CEI: nasce così nel maggio 1974 la prima Bibbia di Gerusalemme delle edizioni dehoniane. In particolare, sono i rimandi intratestuali ad essere la caratteristica di questo testo: aiutano a percorrere i legami tra i vari libri biblici e mostrano che la Bibbia è un libro in movimento che dice, ridice e si rilegge in continuazione.
Vengono qui raccolti e tradotti per la prima volta in lingua italiana una serie di saggi di Frédéric Manns. Sono studi sul vangelo secondo Giovanni e vogliono mostrare come esso si ponga come linea di contatto e di continuità tra la tradizione ebraica e quella cristiana. Questa prospettiva permette così di costruire un commento al quarto vangelo evidenziandone struttura, personaggi, temi e simboli.
Scorrendo le pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento, possiamo incontrare uomini e donne che hanno posto la loro speranza nel Signore, divenendo capaci di costruire un nuovo futuro. Qui vengono narrate le loro storie! Il titolo di queste riflessioni è tratto dal profeta Geremia, che fonda tutto su una solenne promessa di Dio: «Io ho progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza» (Ger 29,11). Quando all'uomo tutto sembra finito, per Dio c'è ancora un futuro possibile, come dimostra la risurrezione di Gesù Cristo.
L'esperienza delle madri ci tocca tutti, perché ci conduce all'origine della nostra esistenza ed evoca sentimenti e valori profondi. Eppure è difficile trovare una realtà tanto falsificata da stereotipi e luoghi comuni, per non parlare di vere e proprie devianze, quanto la maternità. Restituire l'esperienza dell'essere madri alle donne che partoriscono e/o crescono qualcuno/a, dare voce ai loro corpi e imparare il loro linguaggio, è l'unica via perché la maternità si liberi da ciò che la mistifica e si dischiuda a significati capaci di raccontarci l'umano, la chiesa, il mondo e Dio, grembo e nutrice di ogni vita.
Prosegue la collana dei libri "A caratteri grandi" che facilita la lettura dei testi per tutti. Questo volume presenta la storia di Giosuè, successore di Mosè alla guida di Israele nell'entrata nella Terra Promessa. Seguono poi le vicende dei Giudici, le prime autorità del popolo tra cui ricordiamo: Gedeone, Sansone, la profetessa Deborah e Sansone.
Il dramma della fraternità emerge nei racconti dell'Antico Testamento, dove il legame di sangue non è garanzia di relazioni sane. Le narrazioni bibliche illustrano come le relazioni fraterne siano spesso complicate e conflittuali, contrariamente all'ideale del Salmo 133, che celebra la dolcezza della vita fraterna. Storie di personaggi come Caino e Abele, Isacco e Ismaele, Giacobbe ed Esaù e altri mostrano il cammino tortuoso della fraternità, ricco di tensioni e sofferenze. La sfida che questo volume lancia ai lettori è riconoscere nel prossimo un fratello e, come Giacobbe, scoprire il volto di Dio nell'altro, poiché la fraternità si basa non sul legame di sangue, ma sulla comune filiazione a un Padre misericordioso.
L'universo femminile nella Bibbia è elemento fondamentale nelle corso della storia della salvezza. Le donne nella Bibbia hanno un ruolo essenziale nella manifestazione della volontà di Dio. A tutti i livelli e in ogni aspetto: la donna nelle Sacra Scrittura è madre, regina, serva, discepola... e corredentrice. Grandi studiosi biblisti raccontano, in questo volume, il ruolo significativo di alcune figure di donne presenti nella sacra Scrittura. Tra questi menzioniamo Gianfranco Ravasi, Mimmo Battaglia e Gaetano Castelli.
Anfore scambiate per navicelle spaziali, simboli di divinità che diventano UFO, lo Spirito Santo fatto passare per un'astronave, la gloria di Dio trasformata in un'arma di distruzione di massa. Sono i fondamenti della lettura della Bibbia secondo Mauro Biglino: una lettura letterale e materialistica del testo sacro, spesso legata alla tecnologia odierna. Per non parlare delle interazioni con gli extraterrestri: per esempio, il termine Elohim come riferimento a presunti alieni potentissimi, piuttosto che a un'entità divina. Secondo questa lettura paleo-astronautica, alle origini della religione giudeo-cristiana ci sarebbe infatti una civiltà extraterrestre, e sarebbero stati gli Elohim ad aver creato o modificato geneticamente l'umanità.
Questo volume costituisce un bel testo sulla preghiera cristiana, letta e vissuta basandosi sul fondamento sicuro della Parola. Punto di partenza del libro è l'analisi della preghiera di Gesù, fatta alla luce in particolare dei testi del Vangelo di Luca. Ciò che mi sembra particolarmente interessante è la proposta di una lettura cristiana dell'Antico Testamento che arriva ai Salmi partendo sempre dalla figura di Gesù e da una forte riflessione sulla sua preghiera, letta con attenzione a partire dai testi evangelici. La frase di Gesù che dà il titolo al libro, Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23,46), è una chiara eco del testo del Sal 31,6.
Una indagine accurata e innovativa che rilegge quattro episodi del vangelo di Giovanni (nozze di Cana, guarigione del figlio del funzionario del re, salita a Gerusalemme per la festa delle Capanne, resurrezione di Lazzaro) in cui Gesù delude. L'autore analizza la dimensione storica, letteraria e narrativa dei testi, ne fa l'esegesi e infine studia la funzione retorico-narrativa della delusione data da Gesù.