Nell’Antico Testamento, l’alleanza di Dio con Mosè del libro del Deuteronomio diventa fatto identitario per Israele.
Nel Nuovo Testamento siamo di fronte a una «nuova alleanza», per secoli interpretata come il superamento di quella con il popolo originariamente eletto, secondo una logica sostituzionista, e solo di recente reinterpretata, grazie al concilio Vaticano II, in continuità con l’alleanza stabilita da Dio con Israele.
La sezione della rivista dedicata alla “Vita della Chiesa” interpreta l’alleanza come alleanza con il creato.
È il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e della Liturgia delle Ore per tutto l'anno 2023.
EDITORIALE
A Medjugorje un prete (e non solo lui) scompare nel nulla e la camorra fa affari (e non solo le mafie) è l’allarme dell’inviato del Papa!
di Piero Mantero
SPECIALE APPARIZIONI
Le apparizioni di Monticello Amiata, cenacoli mariani, fonti miracolose e la veggente Gisella
di Giancarlo Baldini
MISTICA
Don Giuseppe Tomaselli e il dono dell’anello mistico
MIRACOLI
Miracolo di San Giuseppe il 19 marzo 2018!
di Marie Vérenne
SANTI
Santa Teresa d’Avila – acqua benedetta, contro il demonio
di Fernando Conidi
ANGELI
San Pietro Canisio e la visione angelica a San Pietro
di don Marcello Stanzione
ANGELI
Il cibo degli angeli – come cucinare con l’aiuto degli angeli
Michele Pio Cardone
SEGNI STRAORDINARI
Sant’Antonio da Padova – un segno profetico
di Fernando Conidi
MESSAGGI
Imitate Giovanni Battista nella difesa della verità / L’uomo senza Dio diventa irriconoscibile / Mio gregge state pronti perché cominceranno i giorni di purificazione / Un bene prezioso per l’anima: la carità / Pregate perché lo spirito è sveglio ma la carne è debole / Che nessuno rimanga senza Gesù / Lui si prenderà cura di tutti i vostri dolori / L’orribile sacrilegio / Lasciate che vi copra con il mio manto / L’uomo è accecato di sé, non dà peso alla Divinità / Io voglio portare tutti nel mio Paradiso
CATERINA BARTOLOTTA
Gesù: “Cari figli, il mio ritorno sulla terra si avvicina sempre di più...”
di Fernando Conidi
TESTIMONIANZE
Ogni gesto della nostra vita può spostare una stella - La mistica siriana Myrna in Francia
di Jean-Claude et Geneviève Antakli
DEVOZIONI
«Da mihi virtutem contra hostes tuos!». San Luigi Maria Grignion da Montfort e il bonum proelium
di Francesco Baldini
MISTICA
Il cosmo nella visione dei mistici
di Ugo Sauro
PARADISO
Visioni del paradiso nelle vite di santi e beati
GHIAIE DI BONATE
I fatti e i misfatti dell’inquisitore (sesta parte)
a cura di Alberto Lombardoni
I LETTORI CI SCRIVONO
Piccoli segni del Cielo
Opera, in due volumi, di ampio respiro e di altissimo valore esegetico, l'unica dedicata dal vescovo di Milano a un libro del Nuovo Testamento. Edizione bilingue latino-italiano.
Si può comprendere la figura di Charles de Foucauld solo attraverso l'ampiezza delle relazioni che ha tessuto nel tempo, dall'infanzia fino al giorno della sua morte, nonostante le dolorose perdite che hanno segnato la sua esistenza. Da quando ha compreso che l'amore di Dio si rivela attraverso i legami, ha attinto quotidianamente a questo amore e ha saputo condividerlo con chiunque incontrava. Le relazioni con familiari, amici e con i più lontani sono diventate il "luogo" per imparare ad amare Dio e per donare la propria vita, a imitazione di Gesù di Nazaret. Il testo vuole accompagnare il lettore in un percorso di riflessione spirituale sul senso dei propri legami, alla luce dell'esperienza di Charles de Foucauld, fratello universale. «Quanto siamo vicini l'uno all'altra in Dio, e quanto siamo vicini e uniti, o piuttosto un unico cuore, noi che abbiamo lo stesso Padre, noi che viviamo dello stesso amore». Charles de Foucauld. Prefazione Riccardo Battocchio.
Diceva la buonanima di George Orwell: nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. E anche pericoloso, mi permetto di aggiungere. Combattere per l’ovvio comporta spese e rischi, ma ne vale la pena. Anzi. L’ovvio è quello per cui vale più la pena di battersi, perché l’ovvio è reale: chi si batte per l’ovvio si sta battendo per la verità. L’ovvio è che gli organi sessuali servano per la sessualità e il tubo digerente per digerire. Usare il tubo digerente per altri usi è un comportamento, non una maniera di essere, ma un comportamento, un comportamento fisiologicamente disfunzionale e biologicamente perdente. Un comportamento che può essere appreso e può essere disappreso nella vita. I comportamenti non fanno parte della struttura di un individuo e possono essere dismessi. L’affermazione falsa che l’uso del tubo digerente a scopo ricreativo sia sana e funzionale sta dilagando sui libri di educazione sessuale per ragazzine di 10 anni, oltre che sui giornali femminili, l’uso disfunzionale e patologico del tubo digerente viene pubblicizzato come sano e raccomandabile. Per questo sono in guerra. Battetevi insieme a me: l’ovvio deve tornare di moda. Comprate questo libro, regalatelo, fatelo circolare. Vale la pena di battersi per l’ovvio.
Autore
Silvana De Mari è medico, scrittrice e blogger. Specialista in Chirurgia generale, Chirurgia e endoscopia digestiva e Psicoterapia Cognitiva, crede fermamente che di tubo digerente serva per digerire.
“Amati figli”, ci chiama teneramente Gesù in questi messaggi dettati a Catalina, e ci invita alla vigilanza costante perché Satana sta allungando i suoi artigli su tutto ciò che abbiamo di più caro: i nostri famigliari e in particolare i nostri figli. “Non addormentatevi nella tempesta... Prendete la vostra croce e camminate con Me, poiché il tempo che sta per venire verrà più presto di quanto una mente qualsiasi può immaginare”. “Molte cose sono state predestinate per questo tempo che Io chiamo tempo di grazia”; “Vi ho dati a mia Madre...”, è Lei l'Arca della Nuova Alleanza, è Lei che “con la sua preghiera continua sta trattenendo la furia della giustizia”. In questi messaggi, che sono luce e speranza, Gesù chiama a raccolta i suoi figli, ci aiuta a leggere la realtà che viviamo con gli occhi del Cielo e ci mostra la via per essere come Lui ci vuole: “Imbevuti della grazia, in una spiritualità profonda, che irradi luce e sia capace di alternare atteggiamenti puri, azioni colme d'amore e sentimenti santi, impregnati di fede”.
Perché Giuda consegna Gesù al Sinedrio dopo averlo seguito per tre anni? Uno degli interrogativi più appassionanti del Nuovo Testamento è al cuore di questo romanzo che racconta le vicende di Gesù dal punto di vista e con la voce dell'apostolo il cui nome è diventato sinonimo di tradimento e falsità. La storia parte da Giovanni il Battista, di cui Giuda è discepolo. Unico apostolo giudeo (tutti gli altri sono galilei), è anche il solo ad aver studiato e a non essere stato «chiamato» (almeno inizialmente): per tutta la vita Giuda non ha fatto altro che aspettare il Messia per mettersi al suo servizio. Di falsi profeti ne ha incontrati tanti, ma Gesù sembra quello autentico. Giuda, così, lo segue con un entusiasmo che però, via via, va scemando: ai suoi occhi Gesù non si comporta come il Messia sperato, anche se compie miracoli inauditi. Giuda è spiazzato da ciò che vede e sente intorno a sé. Osserva, rimugina, tentenna, è diviso tra ansie e incertezze, dubbi e tormenti, tanto comprensibili in un uomo quanto inammissibili in uno in cui Gesù ha riposto una fiducia così grande. "Il mio nome è Giuda" fa dimenticare il rigore documentale che ne è alla base, catturando il lettore con una ricostruzione storica e psicologica moderna e ricca di sfumature.
“Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo” (Mt 2, 1-2).
Il “Dialogo dell’anima con l’angelo custode” (1895) è un capolavoro di spiritualità, il
quale nella sua semplicità sconvolge e richiama alla sequela del nostro spirito guida. Racchiude in sé, come in uno scrigno, un tesoro di effusioni di un’anima che si rivolge a Dio tramite il suo amico angelo.
Non sappiamo esattamente chi fosse Suor Saurette, che parlava con gli angeli, ma di certo i suoi Dialoghi ci fanno riflettere sulla presenza di questo spirito, l’angelo custode, che Dio ci ha posto accanto.
Storia Ecclesiastica, l'opera cui è legata la fama di Eusebio e alla cui stesura lo scrittore dedicò venticinque anni di instancabile lavoro, non è concepita come un'esposizione continua ed ordinata dello sviluppo della Chiesa attraverso le tappe più importanti della sua storia, ma come una raccolta di materiale dell'antichità cristiana, che Eusebio dispose secondo il criterio cronologico. Suo scopo infatti è di "mettere per iscritto le successioni dei santi apostoli, i tempi trascorsi a partire da quelli del nostro Salvatore", per tracciare - attraverso l'esposizione di questi documenti, spesso di valore inestimabile - un'apologia storica del cristianesimo, genere di cui Eusebio è considerato l'inventore. Tradotta in siriaco, armeno, copto e in latino, l'opera ha conosciuto da subito una vasta diffusione e ad essa si ispirarono, nella struttura e nel metodo, molte storie della Chiesa.
Brani contenuti
Alleluia al Re
Cantiamo a te
Dio è qui
Entrerò nella tua casa o Dio
Fiumi di misericordia
Gesù sei il Signore
Io ti amo Signor, mia forza sei
Io vengo a te
Non sei più tu che cerchi me
Se innalzo gli occhi
Spirito Santo, dolce presenza
Vieni in noi