Fatima è un grande "segno" che viene dal cielo. Maria ripete agli uomini e alle donne di oggi il messaggio di Gesù: un messaggio di amore, di conversione, di pace e di speranza. Dopo cento anni alle Apparizioni questo messaggio è ancora più urgente e drammaticamente attuale.
Partito con l'intenzione di verificare sul campo l'origine soprannaturale dei miracoli grazie all'osservazione diretta e all'uso della ragione, il sacerdote cattolico Robert Hugh Benson racconta un suo pellegrinaggio a Lourdes fatto nei primi anni del XX secolo. Passando in rassegna i vari casi di guarigione e i momenti di preghiera e devozione, l’Autore descrive l'evoluzione delle sue reazioni, dai pregiudizi iniziali all'entusiasmo finale: per lui Lourdes è il luogo materiale in cui Cristo è vivo e dove la Vergine Maria è sempre pronta a intercedere presso suo Figlio per concedere grazie a chi la invoca.
"Com'era felice la mia anima, o buona Madre, quando avevo la fortuna di contemplarvi! Quanto mi è caro ricordare quei dolci momenti trascorsi sotto i vostri occhi pieni di bontà e di misericordia per noi.
Sì, tenera Madre, vi siete abbassata fino a terra per apparire una debole fanciulla. Voi Regina del Cielo e della terra, avete voluto servirvi di ciò che di più umile c'era, secondo il mondo."
(Dal quaderno delle Note intime di Santa Bernadette)
…Una grande luce dorata apparve in una nicchia della grotta seguita dall'apparizione di una giovane donna di una bellezza incomparabile: il suo viso era di un ovale perfetto, gli occhi dolci, la fronte esprimeva sapienza e virtù, le sue labbra bontà divina. La Bella Signora aveva un vestito di un candore immacolato come la neve dei monti con una cintura azzurra color del cielo e su ogni piede aveva una rosa color dell'oro come la catena della corona del rosario dai grani bianchi. Le avvolgeva il capo un bianco velo, il quale copriva le spalle scendendo fino ai piedi. Il suo sorriso era dolcissimo. Bernadetta credette di sognare.
Le edizioni Ares regalano al pubblico un inedito eccezionale di mons. Enrico Galbiati, teologo di fama internazionale e docente universitario, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano, che, agli inizi degli anni Novanta, a seguito di accurate indagini svolte dopo aver accolto un invito del grande mariologo René Laurentin, ha steso di suo pugno il manoscritto ora dato alle stampe in cui professa e argomenta la sua personale e profondissima devozione a Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa, così come la Vergine si è presentata nelle apparizioni di Montichiari e Fontanelle.
Questo strumento unisce alla praticità dell'agendina tascabile la possibilità di pregare e seguire quotidianamente lo svolgimento dell'anno liturgico, attraverso l'indicazione delle letture delle Messe feriali e festive. Con preghiere per ogni occasione e, inoltre, la vicenda delle apparizioni della Vergine a Fatima nel Centenario dell'evento, con testi per meditare e pregare.
Questo libro dà voce a una serie di testimoni, famosi e no, accomunati dall'aver vissuto a Medjugorje un'esperienza che ha segnato in modo indelebile la loro esistenza. Da tutto il mondo, e da anni, un fiume di persone accorre in Erzegovina perché sente che lì "il Cielo si è fatto più vicino alla terra". E da lì riparte, ogni volta, rinnovato nel profondo. Emozioni passeggere? Suggestione collettiva? No. Lo documentano il vaticanista Saverio Gaeta, che in Postfazione ci aggiorna sulle analisi scientifiche effettuate sui veggenti; e, più specificatamente, Luca Pesenti, sociologo dell'Università Cattolica di Milano, che, a partire da un questionario distribuito ai fedeli in viaggio per l'Erzegovina, delinea un identikit del pellegrino, il primo in assoluto del genere. Conclusioni: a Medjugorje si raduna un popolo variegato, ben diverso dagli stereotipi in circolazione. Non meno sorprendenti sono i testimoni che prendono la parola nel volume, senza cadere in sensazionalismi: tra loro un ingegnere-imprenditore, un prete molto legato al cardinale Martini, un dentista affermato, diventato sacerdote dopo un incontro singolare proprio a Medjugorje, un bancario trasformatosi in "pellegrino di carità", un'insegnante che dedica le ferie a guidare i pellegrini per volontariato... Il fascino di Medjugorje ha conquistato anche volti noti, come il batterista Tullio De Piscopo e il medico Giorgio Calabrese, dietologo della Juventus.
Il 27 marzo 1966 verso le ore 15 (l’ora della Misericordia), la Santa Vergine Maria appariva ad un semplice e povero uomo, Enzo Alocci, padre di cinque figli (diverranno sette), abitante nella cittadina toscana di Porto Santo Stefano (GR). La località, situata sopra il paese si chiama “la Grotta”, da cui si gode un incantevole panorama della costa tirrenica. La Santa Vergine si è fatta chiamare “Regina del Mondo”. È apparsa in trono con scettro e vesti regali, maestosa. Ciò indica “il Potere Sacro del Comando del Cielo” sul mondo. Ma come Mamma Celeste ha scelto Enzo per richiamare tutti i suoi figli e popoli della Terra (specialmente gli atei e i miscredenti) a ritornare a Dio attraverso la preghiera prolungata e la penitenza. Con fermezza ha ammonito tutti gli uomini di tornare ad onorare e rispettare Dio Onnipotente e le leggi donateci da Gesù Cristo, altrimenti la terra sarà purificata con un terribile castigo che cambierà anche la morfologia del nostro pianeta… Enzo Alocci si offrì, con pochi mistici di allora, come anima vittima e allontanò tale castigo che sarebbe dovuto avvenire alla fine del 1972 (vedi messaggio della Madonna dell’8 maggio 1972). Ma il pericolo incombe ancor oggi. Perciò la storia di questa apparizione è molto attuale e rientra in quella panoramica di eventi celesti che, da La Salette in poi, ci hanno avvertiti di un urgente necessità di ritornare a riconoscersi creature generate dall’Amore di Dio.
Una donna ricca e influente che vende tutto per aiutare persone in difficoltà; un ex terrorista che diventa un convinto pacifista; una ballerina con la carriera interrotta da un incidente automobilistico, che trova la forza di superare l'autocommiserazione e ricominciare a camminare; un ragazzo paralizzato dall'età di 17 anni che recupera una certa mobilità; un malato di cancro allo stadio terminale che guarisce inspiegabilmente; un giovane in carriera che si lascia tutto alle spalle per farsi prete.
La lista potrebbe continuare, ma il messaggio che giunge forte e chiaro dai protagonisti di queste storie è: "Venite e vedrete".
Chi si reca a Medjugorje rimane toccato nel profondo. Niente è più come prima. L'invito alla conversione è misterioso e prepotente. La grazia di guarigione coinvolge il corpo e l'anima.
Quello che è successo a partire dal 1981 in questo povero villaggio - che pare scelto da Dio come segno per il mondo intero - è stato oggetto di indagini, documentari e articoli di scettici e credenti. Una commissione speciale del Vaticano, creata alcuni anni fa per investigare sui fatti, ha già presentato i suoi risultati, e anche se l'intera vicenda deve ancora essere chiarita, resta innegabile il flusso di milioni di pellegrini che sono tornati dal paesino della Bosnia-Erzegovina completamente trasformati: guariti, miracolati, convertiti.
In questo libro sono raccolte le storie più incredibili, da tutto il mondo, alcune delle quali incluse nel dossier consegnato a papa Francesco. Nessuna di queste avventure spirituali potrà lasciare indifferenti.
Con una testimonianza della veggente Marija.
Louise Hall
È una giornalista e scrittrice irlandese. Ha collaborato con vari quotidiani fra cui il Sunday Independent,...
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Quelli di Salvatore Cosentino in questo viaggio a Lourdes sono i pensieri di un pellegrino che si approccia al Mistero con la predisposizione a lasciarsi stupire. Pensieri come pagine di un diario. Pensieri che scandagliano l'animo del penitente alla ricerca di guarigione, non dei malanni del corpo, ma dei dubbi dell'anima.
Il volume è una guida che non dispensa informazioni logistiche, ma orienta alla ricerca dell'Alto e dell'Altro.
Nel 1944 la Madonna apparve a una bambina di sette anni, Adelaide Roncalli, a Ghiaie di Bonate (BG) presentandosi spesso accompagnata dalla Sacra Famiglia. Oltre alle esortazioni che già aveva pronunciato in occasione di altre apparizioni riguardanti la pace, la preghiera e la penitenza, si soffermò in particolare sull'importanza e sulla santità della famiglia. E proprio questo le valse il titolo di Regina della Famiglia. "Maria davvero potrebbe essersi fermata a Ghiaie, in 13 apparizioni avvenute a partire dal 13 maggio del 1944, nel cuore del secondo conflitto mondiale (...) per invitarci a una scelta semplice, quanto salvifica e rivoluzionaria: la santità nella famiglia" (dalla prefazione).
"Rileggendo il mio libro, mi rendo conto della potenza di Dio su di me e di come essa abbia agito. Lunghi anni di preparazione, di sogni, di visioni, di attese, di domande e risposte, d'incontri e di chiamate, fin quando il terreno è maturato e diventato fertile, pronto per la semina, un terreno forte e verace come la mia terra natale. La mia testimonianza personale e individuale, cioè la mia storia, è fatta di un Dio vivo, di una Santissima Trinità nella sua pienezza che mi parla, che mi osserva, che mi porta a pensare bene, a fare bene e dire bene, che mi parla di Gesù. Questo lo devo anche al fatto che sono cristiana e che ho sempre vissuto in un contesto cristiano. Lo devo al mio padre spirituale, che ripetutamente mi ha spronato a scrivere, e di questo gli sono grata in eterno. Ma ciò che il mio cuore vive e di cui il mio spirito si nutre, non sono cose di questo mondo. Solo Dio stesso può soddisfare la mia fame e sete di Lui."