La beata Benedetta Bianchi Porro è stata una giovane donna italiana morta soli 27 anni. Nonostante fosse afflitta dalla paralisi e dalla cecità fin dall'adolescenza a causa di una malattia degenerativa, ha vissuto una vita di profonda fede e di grande speranza. La sua testimonianza di gioia e accettazione della sofferenza ha ispirato molte persone. Beatificata, è riconosciuta come esempio di virtù eroiche e di santità nella vita quotidiana. È proprio per questo motivo che abbiamo dedicato a lei una pubblicazione in questa collana, prendendola come modello da imitare per diventare santi attraverso le sfide della vita quotidiana. In questo volume, don Andrea Vena tratteggia la vita della beata Benedetta Bianchi Porro intarsiando il racconto con le testimonianze dei fratelli e delle sorelle di Benedetta e offrendoci, inoltre, un'antologia tratta dalle sue lettere.
Fratel Biagio Conte, missionario laico, fondatore di opere di carità, credente capace di smuovere le coscienze, ha pregato, digiunato e attraversato in pellegrinaggio l'Italia e l'Europa intera, per sensibilizzare i cuori dei cittadini e delle istituzioni all'impegno per la pace, all'attenzione verso i più fragili, alla convivenza fra i popoli. Ha lasciato la vita terrena il 12 gennaio 2023, dopo una malattia affrontata con la forza, la fede e la speranza con cui ha sempre vissuto. Le sue battaglie non violente hanno lasciato un segno, un'eredità per la Chiesa e per la società tutta che non va dispersa, ma custodita e valorizzata. Quando a Palermo si dice "Biagio Conte- non si indica solo quel "piccolo servo inutile- dagli occhi azzurri illuminati dalla fede, bensì un punto di riferimento per l'universo dei derelitti, un luogo di accoglienza per gli scartati della terra, un posto in cui la speranza non muore, perché per tutti c'è una seconda possibilità. «Sbracciati e datti da fare» è il motto di chi varca i cancelli della Missione di Speranza e Carità, tre comunità principali a Palermo con altri satelliti in tutta la Sicilia, fondate in luoghi condannati all'abbandono per decenni, edifici a cui è stata donata una nuova vita al servizio del territorio.
Un prezioso volume per far conoscere la profondità dell'insegnamento teologico di don Tonino, la sua passione per la vita della Chiesa, il suo amore per i poveri e il suo impegno per la pace. Arricchisce il volume un'ampia selezione di documenti inediti che riportano le testimonianze di prima mano di Vescovi, sacerdoti e laici della diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca che hanno conosciuto personalmente don Tonino e hanno instaurato con lui rapporti di familiarità e di fraternità. Inoltre, si riportano le due cittadinanze onorarie conferite dai comuni di Ugento e di Tricase attestazione dell'enorme affetto. Il libro è il segno di festa con gli amici di sempre ai quali don Tonino ripete ancora una volta: "Vi voglio bene". Il lettore sarà così trasportato nel "mondo" di don Tonino, divenendo anch'egli "uno di famiglia". Potrà partecipare alla festa, conoscere meglio il suo lato umano, il suo afflato spirituale, il suo desiderio di santità. E ripetere con la diocesi ugentina: "Grazie, don Tonino".
Ciò che non muore mai è l'appassionante racconto autobiografico che Takashi Paolo Nagai ci offre della sua vita, dall'infanzia fino allo scoppio della bomba atomica di Nagasaki. Nota dominante del suo cammino di uomo è la ricerca inesausta di verità e di significato che non gli dà tregua fino all'incontro con la comunità cristiana di Urakami e con la donna che diventerà sua moglie, Midori Marina. Quando il suo cuore si apre alla fede, matura in lui il desiderio di dedicarsi totalmente al servizio degli uomini attraverso la professione di medico e di scienziato, ma qualcosa di definitivo sembra sempre mancare. Nel giorno in cui la bomba atomica riduce in cenere il frutto del suo lavoro, Nagai comprende il valore della testimonianza della moglie Midori, che aveva sempre vissuto nell'umiltà e nel silenzio il suo sì a "Ciò che non muore mai", Cristo, l'unica Presenza in grado di dare eternità alla storia. Il cammino di un uomo vero, un'esistenza instancabilmente vissuta dove ogni avvenimento diventa occasione di stupore e di conversione. Non si udiva alcun suono né segno di vita nella landa atomica. Il cielo a est si faceva più luminoso. Sembrava che la luce della speranza arrivasse a illuminare le tenebre della disperazione. Rimase ad aspettare mentre il cuore si schiariva. Prefazione di padre Mauro Lepori.
Armida Barelli (1882-1952), beatificata nell'aprile 2022, è tra le principali figure femminili della prima metà del Novecento. Insieme al francescano Agostino Gemelli, dà vita a una famiglia spirituale, l'Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo, ha inoltre un ruolo di rilievo nella fondazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Il suo contributo originale alla maturazione del laicato avviene attraverso la Gioventù Femminile Cattolica, un nuovo ramo dell'Azione Cattolica che in pochi anni, con la sua guida, si diffonde in tutte le diocesi italiane coinvolgendo centinaia di migliaia di giovani donne. L'associazione offre una formazione spirituale e civile che contribuirà all'emancipazione femminile nella Chiesa e nella società, anticipando il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Se sono molte le biografie, le raccolte di scritti, lettere e testimonianze di e su Pier Giorgio Frassati mancava forse un testo che andasse oltre, con l'intento di rileggere e riscoprire, raccogliendo il contributo di più voci, la straordinaria attualità della figura di Pier Giorgio Frassati. Un testo che si offre a genitori, insegnanti, educatori e a chiunque abbia l'arduo compito di accompagnare nel cammino di crescita qualcuno di più giovane, oltre che ai giovani stessi, che potranno trovare in Pier Giorgio un «influencer» di rara concretezza e umanità. Già dall'ampia introduzione dello scrittore Marco Erba emerge un giovane cristiano autentico, libero e gioioso, che vive la fede con pienezza, testimoniandola con umiltà, carità verso il prossimo, amore per la libertà e il rispetto dell'altro, incarnando un esempio stimolante per i giovani, modello educativo inclusivo. I contributi di Alessandro Scurani, Roberto Falciola, Massimiliano Sabbadini, Laura Lavezzoli ne presentano la storia riflettendo sui moltissimi aspetti che hanno caratterizzato la sua vita facendone uno dei santi modello per i giovani che papa Francesco canonizzerà durante il Giubileo 2025.
"Chi si occupa della Scienza Divina, come accade al pilone d'un ponte, sente passare questo grande fiume con alterni filoni di corrente. Deve stare diritto: le piene cessano e sopra al ponte qualcuno deve continuare a passare. E tuttavia deve considerare. Deve scrutare la Verità Divina, perché la sua ricchezza non rimanga nascosta e perché le realtà che via via si presentano ne abbiano luce. Deve preoccuparsi di tradurre via via le immutabili certezze nei vari linguaggi coi quali è costretto a dialogare, sicché tutti intendano. Il suo compito è arduo perché deve guardare all'avvenire e lo deve sempre collegare col passato." (card. Giuseppe Siri) Questo volume raccoglie diversi contributi di studiosi, volti ad approfondire la figura, l'opera e il pensiero del cardinale Giuseppe Siri (Genova, 20 maggio 1906 - Albaro, Genova, 2 maggio 1989), indimenticato arcivescovo di Genova. Lo spessore scientifico di ogni intervento e la levatura degli Autori fanno dell'opera un punto di riferimento per coloro che desiderano accostare la figura del Porporato ligure. Il volume, che si fonda su documenti d'archivio e sulla ricerca, permette di meglio conoscere e meglio interpretare testi e gesti dell'Arcivescovo di Genova e quanto abbiano segnato la vita ecclesiale e sociale del Novecento. Queste pagine, organizzate in tre sezioni (la formazione teologica e la docenza del giovane Giuseppe Siri? Siri all'interno del mondo ecclesiale? la sua incidenza a livello sociale, culturale e politico), rendono l'idea di come il Cardinale sia stato vero e appassionato pastore oltreché voce autorevole non solo a livello locale o nazionale, ma anche in un orizzonte mondiale.
Una esperienza straordinaria nella quale prendono la parola i tanti compagni di viaggio, testimoni di una speranza collettiva e condivisa per la vita contro ogni forma di persecuzione e di razzismo. L'autore racconta 20 anni di vita con i migranti che dall'Africa e dall'Asia sono arrivati in Italia e la ricchezza che gli hanno donato. Un libro che aiuta a comprendere il vero senso del fenomeno migratorio che è in atto chiedendo implicitamente al lettore di schierarsi dalla parte degli esseri umani che hanno nomi, volti e storie che possono aiutare a cambiare giudizi e mentalità.
In vista del Giubileo del 2025, che coincide anche con i venticinque anni dalla conversione di Claudia Koll, questo libro-intervista racconta come l'incontro con Dio abbia trasformato la sua vita. Il testo nasce da un'amicizia profonda, che ha permesso un dialogo sincero, a volte complesso, mai banale, su temi cruciali e attuali. Non è solo una testimonianza della conversione di Claudia, ma anche l'opportunità per conoscere meglio la sua storia e, soprattutto, un invito a fare esperienza della misericordia e della pace di Dio. Prefazione di Giovanni Salonia. Postfazione di Ezequiel del Corral.
Nel contesto attuale di abbandono di massa delle forme religiose tradizionali, emerge tuttavia in modo sempre più forte il bisogno di approfondire e coltivare la fede e la spiritualità. A chi è in ricerca è importante quindi proporre "maestri della via" che sappiano indicare direzioni e tracce e che siano affidabili e autentici. A questo scopo viene incontro questa presentazione rigorosa e innovativa della vicenda di Etty Hillesum, e dei temi presenti nel suo celebre Diario. La Hillesum fu una presenza luminosa da annoverare nella schiera dei grandi maestri spirituali, per la sostanza e la forma della sua testimonianza, fiorita fuori da steccati confessionali e scaturita non da una dottrina o da un'indagine su Dio, ma da una inattesa relazione viva con Lui, pur nel centro di quel dramma smisurato che è stata la Shoah. La peculiarità del suo cammino laico la fa sentire vicina e consente di rispondere all'esigenza sempre più diffusa di una "spiritualità laica", al fine di poter "vivere e respirare con l'anima" perché l'essere umano possa realizzare la sua natura più profonda. Postfazione di Marco Vannini.
Questo testo propone un approfondimento sugli scritti di Luisa Piccarreta, analizzandoli attraverso un confronto con i testi di Padri e Dottori della Chiesa, nonché del Magistero. L'obiettivo è rispondere a domande fondamentali sulla conoscenza di Dio e sulla Sua Volontà. Si esplora come il Prologo del Vangelo di Giovanni, con i temi della luce e della vita, aiuti a comprendere l'influenza della Volontà divina sulle creature. Inoltre, si indagano le dinamiche che spingono l'anima verso la santità e il legame tra il bene della Trinità e la realizzazione del "Fiat Voluntas Tua". L'importanza dei "testimoni" come Luisa è messa in luce, così come il contributo di san Tommaso d'Aquino, i cui scritti si rivelano in sintonia con quelli di Luisa, e di san Bonaventura, che con la sua maestria nella teologia mistica aiuta a interpretare i passaggi più complessi del cammino di santità descritto da Luisa.
Cosa succede quando due persone malate di SLA, l'uno credente e l'altro ateo s'incontrano? Come ci si può ritrovare in uno dei momenti più difficili della vita? E di cosa si possono riempire le conversazioni? Dialoghi con Giulio ci fa entrare in sette decisivi momenti, incontri, conversazioni, consegne di vita. Il credente non può non dire dove sta la Sorgente della sua forza, lo scoprirsi sempre e comunque amato. Dolore e forza, domande e ricerca, nonsenso e conflitto, accoglienza e rifiuto, vita e morte, sono trame che attraversano questi incontri e danno forza a una convinzione che attraversa il libro e si offre al lettore con la forza della testimonianza: accettare la "propria croce" è possibile, anzi può essere il dono da vivere. Un dono che porta alla consapevolezza di essere sempre e comunque piccoli strumenti nelle mani di Dio, anche e soprattutto nella sofferenza, quando la bilancia del dare/ avere pende vistosamente dalla parte del ricevere.