"Non è possibile parlare del lavoro senza considerarlo in rapporto con le grandi domande di senso che si agitano nel cuore dell'uomo. Le risposte a queste domande caratterizzano il nostro stile di vita e, in particolare, il nostro modo di lavorare." In un mondo in cui l'ambizione e la competitività sembrano assurgere a valori supremi, e il lavoro è spesso considerato soltanto un mezzo per arricchirsi e fare carriera, la voce di Pippo Corigliano esce prepotentemente dal coro, suggerendo una chiave di lettura tanto inconsueta quanto profonda dell'attività professionale, un aspetto fondamentale nell'esistenza di ogni uomo: la vita ordinaria come scenario di una vita santa e il lavoro quotidiano come strada verso l'unione con Dio. Esiste dunque un legame inscindibile tra le sfere della spiritualità e dell'agire pratico, un nesso che diventa evidente anche nell'atteggiamento con cui ciascuno di noi affronta le incombenze di ogni giorno: la capacità di svolgere con impegno e allegria i compiti che ci spettano, di ascoltare gli altri, di essere attenti ai loro bisogni dipende, sostiene Corigliano ispirandosi all'insegnamento di san Josemaría Escrivá, da ciò che abbiamo nel cuore e dalla consapevolezza che, con il nostro lavoro, stiamo collaborando alla grandiosa opera di Dio. Prenderne coscienza, coltivare la propria spiritualità, corroborarla con la preghiera e far sì che traspaia da ogni gesto è il primo, indispensabile passo verso quella "santità laica" di cui il mondo lamenta sempre più la mancanza.
Con parole semplici e dirette, papa Francesco si rivolge a ogni uomo e donna del pianeta instaurando un dialogo intimo e personale. Al centro, c'è il tema che più gli sta a cuore - la misericordia - da sempre fulcro della sua testimonianza e ora del suo pontificato. In ogni pagina vibra il desiderio di raggiungere tutte quelle anime - dentro e fuori la Chiesa - che cercano un senso alla vita, una strada di pace e di riconciliazione, una cura alle ferite fisiche e spirituali. In primo luogo quell'umanità inquieta e dolente che chiede di essere accolta e non respinta: i poveri e gli emarginati, i carcerati e le prostitute, ma anche i disorientati e i lontani dalla fede, gli omosessuali e i divorziati. Nella conversazione con il vaticanista Andrea Tornielli, Francesco spiega - attraverso ricordi di gioventù ed episodi toccanti della sua esperienza di pastore - le ragioni di un Anno Santo straordinario da lui fortemente voluto. Senza disconoscere le questioni etiche e teologiche, ribadisce che la Chiesa non può chiudere la porta a nessuno; piuttosto ha il compito di far breccia nelle coscienze per aprire spiragli di assunzione di responsabilità e di allontanamento dal male compiuto.
Il nostro "Calendario liturgico dell'ascolto" è un calendario a strappo giornaliero con le indicazioni per la celebrazione dell'eucaristia feriale e domenicale, i Santi del giorno, la liturgia delle ore. Ogni giorno dell'anno evidenzia una frase diversa tratta dalle letture quotidiane della Santa Messa accompagnata da un breve commento tratto dalla patristica, dagli scritti dei santi, dal magistero della Chiesa. Un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la parola di Dio. In copertina l'icona Madre di Dio di Vladimir, scritta dalle monache benedettine dell'isola di S. Giulio, Lago D'Orta
Descrizione:
Aggiornato al 2020, il libro canti contiene 512 brani.
È la raccolta dei canti storicamente appartenenti alla spiritualità del Rinnovamento nello Spirito Santo. Sono canti di lode, di adorazione, di animazione della
liturgia.
L'edizione ad anelli aggiornabile contiene i testi con gli accordi.
È la raccolta dei canti storicamente appartenenti alla spiritualità del Rinnovamento nello Spirito Santo. Sono canti di lode, di adorazione, di animazione della
liturgia.
Un testo avvincente su san Giuseppe, con contenuti aneddotici e pastorali di grande attualità.
"... Se usi la terra per creare un angelo, egli non sarà una creatura celeste, ma un uomo. Egli salirà sul monte della vita e guarderà lontano, oltre l'orizzonte e mai ricorderà la sua origine, ma una cosa sola lo renderà elevato e al di sopra di ogni altra creatura: le ali dell'anima" (Parola di Dio Onnipotente).
In questo racconto mistico, il più antico, il primo in assoluto nella storia della Chiesa, la venerabile suor Maria d'Agreda, anima prescelta ricca di meravigliosa spiritualità, ci fa conoscere la vita "segreta" della Madonna! Si tratta di un'opera imperdibile per chi ama Maria. Qui molte vicende evangeliche si illuminano e si comprendono molto più in profondità. Le verità di fede si consolidano. Le profezie trovano il loro naturale compimento in Maria, vangeli e apocalisse splendono di luce e le parole si rivelano nella loro totalità. Inoltre, l'ottavo volume contiene il sublime testamento spirituale della vergine Maria, la Regina delle regine, la tutta pura, la Donna con le dodici stelle che sconfigge il maligno...
Per il 2019 il tradizionale libro-calendario di Russia Cristiana ritorna dopo vari anni alle icone russe proponendo le più belle raffigurazioni della Madre di Dio presenti nella collezione del Museo di Vladimir-Suzdal’, antica capitale russa e oggi una delle tappe del percorso del celebre «Anello d’oro».
Vladimir coltivò sempre una particolare venerazione mariana, dovuta in primo luogo alla presenza della celeberrima icona della Madre di Dio della Tenerezza di Vladimir.
Il fiore all’occhiello del Museo è un’icona attribuita al leggendario iconografo Andrej Rublev. A Vladimir lasciò splendide opere anche Simon Ušakov, l’ultimo grande iconografo che nel XVII secolo seppe rivivere l’esperienza dell’icona alla luce delle nuove tecniche pittoriche del tempo. Oltre alle opere di questi due autori, la pubblicazione illustra soggetti mariani che sovente costituiscono dei casi unici, legati a personaggi e fatti storici di questa terra, oppure esprimono, con grande finezza e originalità, culti e tradizioni che si sviluppano nel corso del tempo in tutta la Russia.
Il Museo-comprensorio di Vladimir e Suzdal’ spalanca i suoi battenti per condurci alla scoperta dei tesori delle sue icone mariane, accompagnati da Marija Bykova, storica dell’arte e conservatrice della collezione, autrice dei testi. A lei si deve il saggio monografico e le ampie note che corredano le 24 tavole a colori.
Questo libro nasce dal tentativo di rispondere alle domande dell’editore Cantagalli che, con autentico zelo apostolico, ha voluto sollecitarmi con questioni talora “difficili”, ma di sicuro e diffuso interesse.
Ho cercato le risposte nella mia storia personale e nel mio cuore, nel Magi­stero della Chiesa e in quello dei papi che hanno segnato la mia vita e, non da ultimo, nel fecondo dialogo con amici, sacerdoti e laici, che vivono un’autentica passione per Cristo e per la Chiesa, testimoniando nel mondo Colui che hanno incontrato. – Card. Robert Sarah –
Dio esiste? Ieri come oggi, uomini e donne di ogni tempo, specie di fronte alle difficoltà e alle proprie fragilità, si sono posti questa domanda. Lo hanno fatto grandi santi e peccatori, credenti e atei, intellettuali e persone semplici. Ma ancor più in un’epoca come la nostra, in cui molti sanciscono la fine della cristianità e la detronizzazione di Dio, un tempo nel quale l’uomo naufraga nell’illusione di un nuovo senso della vita, all’insegna della provvisorietà e della compulsività, che tutto afferra e nulla possiede veramente.
In queste pagine il cardinale Robert Sarah risponde a molte domande sull’esistenza e la presenza di Dio nella nostra vita, sul Suo apparente silenzio, sulla morte, sulla sofferenza, sul dolore, sulla gioia e su molto altro.
Oggi, forse più di ieri, abbiamo tutti un forte bisogno di risposte chiare e fondate, di testimonianze tangibili, di incontri che rivelano l’esistenza e la presenza visibile di Dio. Come in Zaccheo, c’è in noi il desiderio di verità e di pienezza, abbiamo bisogno di “vedere Cristo” per colmare quella “mancanza” che costantemente ci ricorda che Dio esiste.
Scrutare gli orizzonti della nostra vita e del nostro tempo in vigile veglia. Scrutare nella notte per riconoscere il fuoco che illumina e guida, scrutare il cielo per riconoscere i segni forieri di benedizioni per le nostre aridità. Vegliare vigilanti e intercedere, saldi nella fede.