Piccola biografia con un profilo carismatico sull’attualità della figura di Santa Rita con il premio internazionale sul perdono.
Novena e preghiere a Santa Rita.
Una preghiera è del card. Angelo Comastri.
Figlia, sposa, madre, vedova, monaca agostiniana, mistica, taumaturga, Rita da Cascia (1381-1457) ha attraversato tutte le dimensioni femminili e ha fatto della sua esistenza un capolavoro cristiano. Vissuta in un’epoca segnata da forti contrasti politici e religiosi, nella quale abbondarono i santi, i letterati e gli artisti e la donna era chiamata a rappresentare l’equilibrio, la stabilità, la concordia e la maternità, Rita fu cercata, stimata, amata, apprezzata, ascoltata e incise enormemente nel tessuto sociale in cui operò.
Spesso nei condomini ci sono diverse problematiche come per esempio sopportare le persone moleste. Anche un cristiano che vive in un condominio difficile deve credere e sperare che la preghiera può tutto; anche migliorare la vita del condominio.
E così la preghiera insistente della novena recitata da soli o in compagnia di uno o più condomini (“Dove due o più sono riuniti nel mio Nome, io sono in mezzo a loro” – Mt 18,20) può essere una bella e nuova risposta pastorale a questo disagio diffuso di coabitazione sotto lo stesso tetto, si crea una sorta di cenacolo di preghiera, un monastero invisibile che attira benedizioni sul quel condominio da parte del Signore e di Maria.
Un bel libricino tutto a colori, con caratteri grandi, di facile lettura.
La preghiera può tutto!!!
Santa Rita (ca. 1381-1457) visse circa sette secoli fa a Cascia, piccola città dell'Appennino umbro, terra di grande spiritualità e culla nel tempo di molti santi; ma anche terra aspra e inaccessibile, specie durante il lungo inverno, luogo di conflitti e di violenza. Per lei e molti suoi contemporanei la vita era una dura lotta, tra prove e innumerevoli sofferenze. Dopo la morte del marito e dei figli, Rita rimase sola, emarginata e osteggiata da quanti non accettavano il perdono accordato agli assassini di suo marito. Rita, nutrendosi con il cibo della misericordia, seguì l'insegnamento di sant'Agostino, padre e maestro della sua spiritualità monastica: "In una notte piena d'insidie, non temere! Abbi fiducia in Cristo e cerca in lui la luce del giorno" (In Ps. 100,12).
"Magnum opus et arduum", l'avrebbe definita S. Agostino, una specie di Summa ritiana, dove è raccolto pazientemente, ma penso anche faticosamente, tutto quello che è stato detto e scritto sulla storia e sulla santità di Rita da Cascia. [...] Mentre prendevo visione della ricchezza dei temi di questa raccolta, mi sono chiesto anch'io più volte qual è il fondamento di tanta devozione, su quali documenti si può basare, quali ricerche dobbiamo ancora fare. Credo che questa raccolta segni un termine, oltre il quale non sia più possibile andare". (dalla Presentazione di S. Ecc. Mons. Giovanni Scanavino, OSA)
Una breve biografia di santa Rita, tascabile e leggera, avvincente, rispettosa della documentazione storica antica e attuale, per conoscere i punti fondamentali della vita di questa “Santa della pace familiare e della misericordia”.
Perché santa Rita, donna di un piccolo paese umbro nascosto tra i monti, vissuta all'ombra del marito e poi di un convento nella prima metà del Quattrocento, è diventata così famosa? Lucetta Scaraffia risponde a questa domanda ricostruendo la storia della "santa degli impossibili" (come i devoti la chiamano per la grande potenza miracolosa) e soprattutto seguendo le tracce della sua strana ed eccezionale fortuna, a partire dal 1457, anno in cui compaiono le prime prove della devozione al suo corpo miracoloso, fino agli ultimi due secoli, quando Rita da Cascia, proclamata santa all'inizio del Novecento, diventa la protettrice delle donne delle città industriali. Nel condurre l'indagine, l'autrice intreccia i dati più strettamente religiosi con quelli sociali e culturali, come i conflitti tra città capoluogo e castelli del contado, le relazioni tra Cascia e lo Stato pontificio, l'intreccio tra i modelli cristiani di santità e la religiosità legata alla terra e ai culti femminili primitivi. Ne esce un ritratto inedito non solo della santa, ma di un modo di vivere il rapporto con il sacro. La grandissima e imprevista fortuna di santa Rita presso i devoti è legata, ci dice Lucetta Scaraffia, proprio agli elementi di ambiguità di questa peculiare figura: moglie obbediente e che sa soffrire in silenzio, Rita possiede anche una specie di onnipotenza magica, solo superficialmente cristianizzata e profondamente connessa all'atmosfera stregata dei suoi monti rocciosi.
Nel DVD le immagini e il racconto della vita e dell'esperienza spirituale di santa Rita da Cascia. Moglie e madre, ma anche fedele sposa di Cristo che ha saputo vivere nel nome della più cristallina carità, Rita ha lasciato preghiere e messaggi di amore rivolte a donne, genitori e giovani, che aiutano a godere dei momenti di raccoglimento e meditazione.
Con finezza di spirito e delicatezza di cuore, le monache del Monastero Santa Rita da Cascia hanno scritto questa raccolta di lettere per la Pastorale familiare. Partendo dall'esperienza umana e religiosa di Santa Rita, traspare forte il messaggio: "Riscoprire il Vangelo come scuola di vita". Donna, sposa, madre e vedova, santa del perdono e della famiglia: Rita da Cascia, oggi più che mai, può guidare le famiglie. È possibile amare come Dio ci ama, ci dobbiamo credere con tutti noi stessi. Solo così si possono superare le inevitabili difficoltà e le incomprensioni che la vita di coppia riserva. Nella vita matrimoniale, è necessario riconciliarsi con la propria storia, con il proprio partner, con i figli, insomma è necessario guardarsi ogni giorno con gli occhi di Dio. Con la potenza d'amore che li abita, i genitori potranno prendere per mano i figli sulla via della vita, per realizzare così una famiglia nuova, una famiglia felice, come Dio vuole.
Perché santa Rita, donna di un piccolo paese umbro nascosto tra i monti, vissuta all'ombra del marito e poi di un convento nella prima metà del Quattrocento, è diventata così famosa? Lucetta Scaraffia risponde a questa domanda ricostruendo la storia della 'santa degli impossibili' (come i devoti la chiamano per la grande potenza miracolosa) e soprattutto seguendo le tracce della sua strana ed eccezionale fortuna, a partire dal 1457, anno in cui compaiono le prime prove della devozione al suo corpo miracoloso, fino agli ultimi due secoli, quando Rita da Cascia, proclamata santa all'inizio del Novecento, diventa la protettrice delle donne delle città industriali. Nel condurre l'indagine, l'autrice intreccia i dati più strettamente religiosi con quelli sociali e culturali, come i conflitti tra città capoluogo e castelli del contado, le relazioni tra Cascia e lo Stato pontificio, l'intreccio tra i modelli cristiani di santità e la religiosità legata alla terra e ai culti femminili primitivi. Ne esce un ritratto inedito e appassionante non solo della santa, ma di un modo di vivere il rapporto con il sacro. La grandissima e imprevista fortuna di santa Rita presso i devoti è legata, ci dice Lucetta Scaraffia, proprio agli elementi di ambiguità di questa peculiare figura: moglie obbediente e che sa soffrire in silenzio, Rita possiede anche una specie di onnipotenza magica, solo superficialmente cristianizzata e profondamente connessa all'atmosfera stregata dei suoi monti rocciosi.
Ogni anno Cascia si fa portatrice di un messaggio di Pace e di Fede, gemellandosi con una città, italiana, europea o continentale, dove S. Rita è conosciuta, amata e invocata come donna di pace, di perdono, capace di grandi gesti di carità e solidarietà. Queste pagine raccontano una meravigliosa esperienza Ritiana, vissuta tra la città di Cascia e la città di Santa Cruz, Rio Grande do Norte, a nord Est del Brasile. Tanto grande è stato l'entusiasmo di questa esperienza che, a conclusione dell'evento, Adriano, brasiliano e Marta, italiana, hanno voluto raccontarlo in queste pagine. È la prima volta che un'esperienza del genere viene tramandata su carta.
Rita da Cascia (1381-1457) ha attraversato tutte le dimensioni femminili e ha fatto della sua esistenza un capolavoro cristiano. Le grazie e i miracoli che compie da 500 anni sono innumerevoli e continuano a essere registrati nel monastero dove visse. Per sua intercessione migliaia di persone sono state salvate nel corpo e nell'anima con guarigioni e conversioni straordinarie e per questo in tutto il mondo è conosciuta come "la santa degli impossibili".