I quattro testi gnostici qui pubblicati tracciano una parabola plurale di ciò che è stato il movimento gnostico nel II e III secolo, per quanto riguarda teologie, provenienze e influenze incrociate. Ciò che caratterizza due di questi testi (Apocrifo di Giovanni e Vangelo di Giuda) è il loro rapporto con Gesù, in particolare con le sue parole e rivelazioni e, pertanto, possono essere inclusi nel genere letterario dei «vangeli», poiché sono incentrati sul personaggio di Gesù, che pronuncia il suo messaggio per un destinatario esplicito, individuale o collettivo. Gli altri due documenti (Vangelo di Filippo e Vangelo della Verità) sono piuttosto discorsi di tipo dottrinale, con finalità catechetica il primo, e con un netto orientamento speculativo il secondo. In questi due testi, le parole di Gesù praticamente non vengono citate. Pertanto, più che di vangeli, si deve parlare di testi simili o affini che si rifanno a temi presenti nei vangeli, rielaborati secondo i parametri del pensiero gnostico. Una lunga gestazione, durata quattro anni, permette ora al pubblico interessato di accedere all'edizione annotata, con introduzioni e bibliografia, di altri quattro scritti gnostici maggiori, tradotti direttamente dal copto.
In questo secondo volume dedicato ai vangeli apocrifi si offre un’ampia introduzione e un’accurata traduzione dei quattro vangeli gnostici, con un solido apparato esplicativo. Precede i testi un’analitica «Introduzione al pensiero gnostico», dove si fissano i parametri interpretativi di questa corrente di pensiero.
In non poche espressioni intellettuali, culturali e religiose dei nostri giorni si avvertono tendenze e concezioni che si ritrovano anche nelle opere gnostiche del II e III secolo. Di conseguenza la lettura delle plurisecolari fonti gnostiche è anche un esercizio di comprensione del XXI secolo, secolo complesso nel quale il cristianesimo e la modernità sono chiamati a dialogare tra la fedeltà nei confronti di un loro DNA umanista e umanizzante e l’arretramento verso posizioni in apparenza più sicure, ma di fatto incerte e lontane dalla vocazione originale dell’uno e dell’altra.
L'Autore
Armand Puig i Tàrrech, nato a La Selva del Camp nel 1953, è professore di Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia della Catalogna e sacerdote dell’arcidiocesi di Tarragona, dove dirige l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Sant Fructuós. È codirettore del Corpus Biblicum Catalanicum e coordinatore della Bíblia Catalana Interconfessional, nonché autore di numerose opere di esegesi neotestamentaria e di storia medioevale. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Gesù. La risposta agli enigmi (2008) e I vangeli apocrifi (2010).
Il rapporto della fede cristiana con gli scritti apocrifi è stato da sempre controverso. Gli apocrifi della Risurrezione confermano l'essenza del credere dei cristiani in Gesù figlio di Dio. I testi proposti in questo libro ci fanno conoscere personaggi che sono entrati nella tradizione della devozione popolare e nell'arte cristiana: la Veronica, il ladrone buono san Disma, il centurione santo Longino, Pilato e Claudia Procula (santi per la chiesa copta), l'apparizione di Gesù risorto alla Madre, e infine la discesa agli inferi di Gesù che tanto ha influito per la formazione del simbolo apostolico.
Il volume analizza alcuni testi del primo giudaismo redatti all'epoca del Secondo Tempio, un periodo che inizia con il ritorno degli esuli da Babilonia (538 a.C.) e termina con la distruzione del Tempio a opera dei Romani (70 d.C.). Queste fonti, studiate secondo una prospettiva di genere, mostrano il ruolo delle donne, la loro presenza e autorevolezza nei diversi movimenti che animano quest'epoca, incluse le comunità di Qumran e dei Terapeuti. I saggi presenti nel volume affrontano temi rilevanti come la violenza, la capacità di sovvertire l'ordine, la gestione del potere, il ruolo delle donne nella tutela della vita e nell'educazione, il rapporto con la preghiera e gli interventi salvifici a favore del popolo. Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo della definizione dei concetti di sacro e profano, puro e impuro e della loro relazione.
Il Vangelo di Filippo, qui edito per la prima volta in Italia con testo copto a fronte, è un breve scritto, redatto in lingua greca ma giunto soltanto nella versione copta, risalente a II-III secolo d.C. Si tratta di un importante tassello per comprendere quel particolare quadrante delle origini cristiane sorto dalla predicazione di Valentino di Roma. Composto quale autentico mosaico letterario, il Vangelo di Filippo raccoglie una collezione di fonti originariamente indipendenti sottoposte a un tentativo di armonizzazione forse a opera di Axionico di Antiochia, a detta di Tertulliano il migliore custode dell'insegnamento di Valentino. Si tratta di un manifersto e insieme di una "regula fidei" che restituisce un ritratto inedito della gnosi, non privo di debiti con le tradizioni giudaiche, nel quale prassi cultuale, indissolubilità del nesso corpo-anima e attesa del Giorno del Signore occupano uno spazio del tutto evidente.
Il termine “:apocrifo”: significa “:nascosto”:. Esiste una letteratura apocrifa legata al Nuovo Testamento, forse la più: nota, come ne esiste una che riguarda i tempi e il mondo dell’:Antico Testamento. Il dossier di questo numero della rivista approfondisce un tema trascurato per millenni e rivalutato nella sua importanza cruciale solo dopo i rinvenimenti di Qumran: proprio gli Apocrifi veterotestamentari. Completano il numero rubriche di storia, arte, archeologia e attualità:. La rivista è: corredata, inoltre, di un ampio apparato iconografico e di un’:agenda ricca di appuntamenti.
Una prima introduzione ai Vangeli apocrifi. «Nessun tesoro dell'antichità può veramente nuocere a una fede radicata su principi solidi e confortata nel riconoscere tra le pieghe del suo passato, le tracce di un cammino di cui tutti siamo parte». La Bibbia per tutti è una serie in dieci volumi - illustrata e tutta a colori - pensata per chi vuole approfondire la conoscenza della Parola.
Nel presente volume abbiamo raccolto alcuni dei più famosi testi apocrifi sulla beata Vergine. Essi coprono la sua storia, dalla nascita all'assunzione in cielo, e giustificano dunque il titolo che abbiamo voluto assegnare al testo: una "vita di Maria" è infatti quella che emerge, collateralmente al racconto dei vangeli canonici, dalla miriade di testimonianze apocrife con cui i primi secoli hanno confessato la propria fede nella Madre di Dio.
Negli ultimi decenni, sia per ragioni scientifiche che a causa del successo mediatico innescato dal Codice Da Vinci", si attribuisce agli scritti apocrifi una inusitata e talvolta eccessiva originalità e autenticità. Un saggio per scoprire, al di fuori di inutili polemiche, il valore di testimonianza storica e culturale di questi scritti. "
Frutto del lavoro di esperti di livello internazionale, questo agile saggio accompagna il lettore a entrare nel mondo complesso e articolato degli scritti apocrifi neo-testamentari attraverso nozioni storiche e letture di testi. Un doppio registro fondamentale per conoscere queste testimonianze dei primi secoli del cristianesimo, la diffusione della fede e della cultura cristiana al di fuori di polemiche ideologiche di qualsiasi genere.
Destinatari
Tutti.
Autore
ERNESTO BORGHI, docente di esegesi e teologia del Nuovo Testamento presso l’ISSR di Nola (Napoli), coordinatore della formazione biblica nella diocesi di Lugano è presidente dell’Associazione Biblica della Svizzera Italiana e dell’Associazione Biblica Euro-Mediterranea. ENRICO NORELLI è professore ordinario di storia delle origini del cristianesimo alla Facoltà di teologia protestante dell’Università di Ginevra (Svizzera). CLAUDIO GIANOTTO è professore ordinario di storia del cristianesimo presso la Facoltà di lettere dell’Università di Torino. FLAVIO G. NUVOLONE, già professore incaricato di patristica presso la Facoltà di teologia dell’Università di Fribourg (Svizzera), è responsabile nazionale per la Svizzera dell’AIEP (Association Internationale pour l’Étude de la Littérature Patristique). ERIC NOFFKE è pastore metodista e assistente di Nuovo Testamento alla Facoltà Valdese di teologia di Roma.
Che cosa sappiamo dei vangeli apocrifi e del loro rapporto con la conoscenza del Gesù storico? Il testo offre un'agile presentazione degli apocrifi per rispondere alle domande principali sulla loro composizione, natura, datazione e ritrovamento.
La definizione di una lista canonica di scritti e l’elaborazione di un sistema articolato di dogmi ha posto ai margini, se non condannato all’oblio, la produzione letteraria apocrifa che, lungi dell’essere veicolo di insegnamenti esoterici o proibiti, raccoglie le risposte di numerosi cristiani dei primi secoli che si interrogano su personaggi ed episodi della Bibbia, ma soprattutto si chiedono come esprimere nel loro linguaggio realtà nuove, come l’origine divina di Gesù.
L’intento del volume è di offrire una rassegna, con informazioni essenziali, sugli scritti non accolti nel canone dell’Antico e del Nuovo Testamento. Ci si preoccupa di mostrare non tanto il loro lato occulto, quanto piuttosto il tentativo di rispondere a seri quesiti biblici, teologici ed esistenziali. Una particolare attenzione è poi dedicata allo gnosticismo.
destinatari
Studenti, membri di gruppi biblici.
Gli autori Claudio Gianotto, professore ordinario di Storia del Cristianesimo presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Torino, è esperto di origini del cristianesimo e del Gesù storico. Ha pubblicato l’edizione italiana dello scritto gnostico La testimonianza veritiera (Paideia 1990) e la versione italiana dei due volumi sui Vangeli Apocrifi (Vangeli Apocrifi. I vol., San Paolo 2010 e Vangeli Apocrifi. II vol., di prossima pubblicazione) tradotti e commentati da A. Puig i Tàrrech. Aldo Magris è uno dei massimo conoscitori dello gnosticismo antico e docente ordinario presso l’Università degli Studi di Trieste. Insegna Filosofia Teoretica nella Facoltà di Scienze della Formazione. Esperto del mondo tardo- antico, ha approfondito le filosofie ellenistiche a contatto con il mondo giudaico, il pensiero di Plotino e i concetti di destino, provvidenza, predestinazione dal mondo antico al cristianesimo. Paolo Sacchi, già docente di Ebraico e Aramaico e di Filologia biblica all’Università di Torino, ha fondato la rivista Henoch e l’Associazione italiana per lo studio del Giudaismo. Autore di una fortunata Storia di Israele, ha approfondito vari aspetti del giudaismo antico, come l’apocalittica e i manoscritti di Qumran. Ha curato l’edizione degli Apocrifi dell’Antico Testamento.
Quale volto di Gesù emerge dagli scritti cosiddetti "apocrifi"? Si tratta di un altro Gesù rispetto a quello che la memoria cristiana ha conservato fondandosi sui quattro vangeli canonizzati? O dagli apocrifi non emerge piuttosto una molteplicità di volti di Gesù, e un quadro più ampio e differenziato del cristianesimo delle origini? Questa diversità di immagini ha conseguenze per la ricerca sulla figura storica di Gesù? A questi e simili interrogativi il volume curato da A. Guida e E. Norelli offre risposte, frutto della ricerca dei più autorevoli studiosi italiani ed europei dei testi apocrifi e del cristianesimo antico.