Attraverso un'ampia rete di contatti internazionali, la Scuola di Alta Formazione EIS (Educare all’Incontro e alla Solidarietà) dell’Università Lumsa di Roma ha raccolto informazioni e testimonianze relative ad attività solidali che rientrano negli assi del Patto educativo globale promosso da papa Francesco: Dignità umana e diritti; Pace e cittadinanza; Fraternità e sviluppo; Ecologia e tecnologia; Culture e religioni.
Le buone pratiche scelte, segnalate da associazioni di volontariato, famiglie religiose, movimenti, reti di scuole, istituzioni universitarie, si ispirano all’appello del papa relativo all’urgenza di costituire un «villaggio dell’educazione», nel quale ci si impegni per dare vita a una rete di relazioni umane e aperte.
Il volume è corredato da numerose fotografie a colori.
Che cosa significa essere "uomini" e "donne"? Da più parti si sostiene che occorre "ripensare la differenza". Questo volume intende stimolare tale ripensamento, a partire da un ambito molto concreto, quello delle soft skills: quando ci mettiamo in relazione con gli altri, quando comunichiamo e lavoriamo in gruppo, l'essere uomini e donne entra in gioco o è irrilevante? Il volume tenta di dare una risposta a questa domanda, offrendo un panorama ricco e variegato di voci, raccolte all'interno delle attività formative organizzate nei collegi universitari della Fondazione Rui. I contributi filosofici e psico-pedagogici, insieme alle testimonianze tratte da esperienze personali e professionali, forniscono spunti di riflessione al lettore per tessere nuove trame in cui ripensarsi, ritrovarsi e collaborare per una società sempre più a misura di uomo e di donna.
A partire dal caso delle residenze della Fondazione Rui, ente che gestisce collegi di merito in differenti città d'Italia e promuove progetti di formazione in ambito universitario, si propongono indicazioni a supporto dell'ipotesi di fondo: fare una buona valutazione dell'efficacia di azioni formative complesse rappresenta un'opportunità per migliorare anche l'organizzazione. I temi affrontati sono quelli dell'apprendimento organizzativo, della formazione degli adulti in contesti di esperienza operativa e delle implicazioni organizzative che ne determinano le condizioni di efficacia. L'accento è posto su tematiche tipiche di una comunità scientifica, quella degli psicologi del lavoro e dell'organizzazione, in cui l'ambito della formazione e della valutazione apre processi di comprensione dell'organizzazione più articolati.
La parola creatività ha due radici: una latina, creo, che significa "fare, creare", l'altra greca, kraino, che indica l'azione di "compiere, realizzare". Il presente volume vuole dimostrare che per essere creativi non sono sufficienti doti individuali, come l'immaginazione, l'ingegno e il talento, ma occorre anche la capacità di mettere in pratica le proprie idee, di produrre qualcosa di nuovo e utile per sé e per gli altri, restituendo così un senso etico e relazionale all'agire creativo. Della creatività di solito si percepisce la parte più vistosa, cioè l'estro, la fantasia, la provocazione, e la si ritiene limitata a determinati ambiti, come le arti, la moda, il marketing. Tuttavia la creatività è essenziale anche in altri settori ed è una capacità che, almeno a livello potenziale, tutte le persone hanno, come ha dimostrato un vasto dibattito scientifico sviluppatosi nel corso degli ultimi sessant'anni. La creatività è un metodo, uno stile di vita, un 'abito' da acquisire: per questo si può anche insegnare. L'agire creativo consente di produrre 'intersezioni' tra saperi diversi ed entrare in contatto con esperienze, attività e culture 'altre', rafforzando la propria identità e aprendola a prospettive multiple.