La valutazione invade la nostra vita: in ogni momento, siamo obbligati a valutare: un ristorante, un ospedale, i nostri acquisti o anche studenti, colleghi... E noi stessi siamo costantemente valutati, etichettati e classificati. Una follia valutativa si è impadronita del nostro mondo. In questo libro, Charles Hadji, il cui lavoro sulla valutazione scolastica è diventato un punto di riferimento, esamina con precisione e rigore esemplari ciò che costituisce una valutazione efficace e legittima. Ricordando che i dati e le cifre non sono l'unico modo di valutare, mostra che ogni valutazione si riferisce a un progetto, che il valore non coincide con il prezzo e che "sempre di più" non vuol dire necessariamente "sempre meglio". Propone un modello di valutazione che si preoccupa di mettersi al servizio dell'umano, le cui parole d'ordine sono fiducia e rispetto.
La spiritualità è uno degli aspetti della sensibilità giovanile in rapido cambiamento. I giovani sembrano disinteressati a tutto ciò che - come afferma uno di loro - «non si vede e non si compra», eppure, dietro un'apparente indifferenza, si nascondono tante domande e una ricerca talvolta confusa, ma non per questo meno vera. Che senso ha la vita? Che cosa dà valore all'esistenza? Come affrontare il limite e l'incertezza, di cui la recente pandemia e la guerra - mai avvertita così vicina - hanno costretto a fare esperienza? Sono alcuni degli interrogativi che agitano le coscienze giovanili, alla ricerca di sé, di armonia, di benessere interiore, di relazioni rasserenanti, di speranza per il futuro. Anche Dio è parte di questo orizzonte: il suo nome si fa strada dentro emozioni, pensieri e stati d'animo che allontanano i giovani dalle religioni istituzionali e dai canoni della tradizione per intraprendere percorsi a tratti intimistici. L'indagine, di cui si espongono i risultati in questo volume, mette in luce come nella precarietà del presente si possano intuire nuove direzioni del rapporto con la dimensione trascendente della vita.