Questo volume raccoglie oltre un centinaio di monologhi di Shakespeare; si indirizza a tutti gli amanti della poesia teatrale (e della bellezza che essa, a dispetto dell'oltraggio del tempo, continua, dopo secoli, con intatta vigoria, a esprimere) ma, in particolare, a quei giovani che, nelle varie facoltà universitarie, seguono con passione gli studi teatrali e a quei loro coetanei, che, in altre scuole, si preparano ad intraprendere la carriera dell'attore. La traduzione è quella realizzata per Einaudi da Cesare Vico Lodovici, i cui primi campioni videro la luce nel 1950.
"Cosa mi attirava di Molière, nelle sue prime farse e soprattutto ne Il medico per forza? La figura del ciarlatano, i meccanismi del potere, un uomo che finge di essere ciò che non è e induce tutti gli altri a crederci. Poi ho aggiunto la realtà odierna del nostro Paese. [...] La satira di Molière mette bene in luce come il potere (che può essere anche nelle mani di un finto medico) non solo si approfitta del più debole, ma lo convince anche che si stia lavorando per lui, e bene!"
Heinrich von Kleist (1777-1811) poeta e drammaturgo tra i più grandi della letteratura tedesca, condusse una vita inquieta ed errabonda negli anni in cui la Prussia crollava sotto le armate napoleoniche. Morì suicida, sulle rive del Wannsee, insieme a Henriette Vogel.
Josè Monleón (Tavernes de la Valldigna, 1927) dirige la rivista Primer Acto e la fondazione Instituto Internacional del Teatro Mediterráneo (IITM). Autore di numerosi libri e presentazioni, ha partecipato all'attività editoriale di oltre mezzo secolo, con diverse opere che si collocano nel quadro del dialogo mediterraneo. È inoltre intervenuto in numerosi congressi dell'IITM svoltisi nelle principali città mediterranee d'Europa e del mondo arabo.
Secondo dei tre volumi dedicati all'opera eduardiana, la "Cantata dei gioni dispari" raccoglie le commedie composte tra il 1945 e il 1955 secondo un progetto ideato da Eduardo stesso a partire dall'edizione Einaudi pubblicata nel 1975 col titolo "Il teatro di Eduardo". Sono testi molto noti a un pubblico vastissimo che, nel tempo, ha potuto familiarizzarsi con l'opera di Eduardo sia attraverso le rappresentazioni teatrali, sia, più di recente, attraverso i libri e le registrazioni delle commedie trasmesse in televisione.
Un'interpretazione dei capolavori del teatro greco, da parte di un grande intellettuale del Novecento, armato delle conoscenze che la sociologia, la psicologia, l'antropologia, la storia delle religioni forniscono. Gli accostamenti si succedono densi e vertiginosi: Prometeo, Beckett, le Baccanti, Levi Strauss, Sofocle, il teatro dell'assurdo in una serie di arbitrarietà apparenti, il cui valore d'uso si dimostra immediato. Dietro il grande canovaccio di regia c'è tutto l'autore, con i libri che ha letto e le idee che gli sono servite da stimolo.
Riduzione teatrale dello spassosissimo romanzo Le avventure di un uomo vivo" di Chesterton. " La riduzione teatrale del romanzo di Gilbert K. Chesterton Le avventure di un uomo vivo" vuole rendere omaggio, in occasione del 70? Anniversario della morte del geniale scrittore inglese, a questo grande capolavoro che unisce, con sapiente maestria, l'umorismo e il senso del drammatico dell'esistenza. Il libro racconta le avventure di Innocenzo Smith, che viene accusato e scagionato dalle imputazioni di assassinio, ladro, poligamo e altri misfatti. Impugnando la pistola, l'uomo vivo distribuisce paradossalmente a vita; con il rastrello in spalla abbandona la famiglia per farsi pellegrino del mondo. Le folate di un vento capriccioso e imperioso accompagnano le gesta dell'eroe che non voleva morire e animano i personaggi che scossi da quel vento impetuoso riscoprono la propria vera identita in un susseguirsi di situazioni vivaci e sorprendenti. "
Petrolini è un artista solista che lavora sul pedale parodistico, inventando via via macchiette, caratteri e personaggi che negano il sentimentalismo, la prosopopea, le mode del tempo, l'idiozia infinita e l'infinita cretineria dell'umanità. I suoi lazzi e le sue filastrocche possono essere letti quale metafora della perdita di senso, nozione nuova di comico che si rovescia nel suo contrario, che fonda "l'unica forma di tragedia per l'uomo moderno", ma la sua arte resta monologante, non è recuperabile a un'idea di teatro fondato sulla regia. Questa antologia raccoglie le pagine più esilaranti e dissacratorie, le affabulazioni demenziali e futuriste del grande artista, comprendendo i suoi famosi quadretti per il varietà e ventitré testi inediti.
Dieci drammi teatrali che esprimono il tormento dell'anima russa nei cupi anni dello stalinismo. Se da un lato Bulgakov fu in un certo qual modo "protetto" da Stalin, dall'altro lottò vanamente perché le sue opere teatrali venissero rappresentate. Delle dieci contenute in questo volume soltanto quattro poterono essere messe in scena, le altre vennero implacabilmente respinte dalla censura. I giorni drammatici della Rivoluzione, la farsa tragica dell'esistenza quotidiana, il "realismo socialista", personaggi come Puskin e Molière: ecco soltanto alcuni degli argomenti di queste dieci gemme teatrali. Con un'introduzione di Anatolij Smeljanskij, l'edizione completa dell'opera drammaturgica dell'autore russo.
Giornalista, scrittore, poeta, drammaturgo, Stefano Pirandello (noto con lo pseudonimo di Stefano Landi) realizza un esempio di teatro sociale, teso alla conciliazione dei conflitti che originano in primo luogo dalla famiglia. Le sue opere, che per spessore autobiografico consentono anche di penetrare meglio nell'aggrovigliato universo del padre Luigi, indugiano inoltre su aspetti arditi e inquietanti della sessualità e su temi attuali come la sua protesta contro la guerra, la violenza, il razzismo, a cui contrappone una visione fondata sulla fratellanza universale.