Nonostante il progressivo allontanamento dai temi religiosi, l'avvertimento dell'oltre pervade l'arte contemporanea: un avvertimento non di rado drammatico, che si coglie nel profondo dell'espressione come riflesso di un'ansia, come turbamento e ricerca di ragioni e sensi del mistero della vita. E talvolta nella stessa fisionomia multiforme dei linguaggi segnati dalla sperimentazione e nell'eclettismo espressivo che l'uomo d'oggi testimonia la sua ricerca di infinito. Una ricerca in genere non inquadrabile in un ambito confessionale, che non assume l'ansito di una speranza coltivata come dichiarata religio, ma che è tuttavia vivissima, attinge più di tante pallide e retoriche manifestazioni confessionali alla sapienza del mistero. Giorgio Agnisola, critico e docente di arte sacra, rilegge con questa chiave l'arte degli ultimi due secoli, da Friedrich a Rothko, proponendo attraverso la vita e l'opera di nomi esemplari, un'insolita ricerca teologica, capace di aprire lo sguardo alle regioni profonde della vita.
unday bloody Sunday, Pride (In the name of love), Where the streets have no name, One, New year’s day, Sometimes you can’t make it on your own: non sono solo titoli di canzoni, non sono solo parole, sono manifesti di un’epoca musicale e non segnata dagli U2, il gruppo irlandese fondamentale per la storia del rock e vera bomba atomica fino alla metà degli anni Novanta. Ma come è iniziato tutto ciò? Federico Russo in questo volume ci racconta una passione, quella per la musica e in particolare per la band guidata da Bono – di cui tra l’altro cerca di analizzare la sfaccettata personalità divisa tra musica e impegno sociale –, attraverso gli album e le canzoni, sin dal primo Boy, uscito il 20 ottobre del 1980, e pone l’accento sui molti riferimenti e rimandi al sacro e alla spiritualità che le canzoni che coprono una carriera ormai più che trentennale non hanno mai nascosto.
FEDERICO RUSSO Nato a Montecatini Terme, in Toscana, nell’anno in cui uscivano The Dark Side of The Moon e Jesus Christ Superstar. All’età di 15 anni compra un disco degli U2 scoprendo l’esistenza della musica rock e decide di imparare a suonare la chitarra. A 23 anni risponde alla chiamata del Signore iniziando il cammino di formazione nell’Ordine dei Frati Minori di san Francesco. Durante gli anni della formazione capisce che la musica, una passione mai spenta, poteva diventare anche un eccezionale strumento di evangelizzazione. Nel 2001 compone una canzone ispirata al Libro di Isaia, intitolata Il Canto Dell’Amore, che in pochi anni e attraverso principalmente il passaparola è riuscita a diffondersi e a essere cantata un po’ dappertutto nelle parrocchie e nei gruppi giovanili cattolici. Nel 2002 partecipa alla scrittura di un musical sulla vita di san Francesco intitolato Hai guardato me, le cui canzoni sono state poi pubblicate nell’omonimo cd. Nel 2007 pubblica un secondo cd di brani inediti, dal titolo Una storia da inventare, e nel 2012 un terzo, intitolato L’ombra e la grazia, realizzato insieme a una band costituitasi per l’occasione, gli Shiny Clouds. Infine, nel marzo 2015 esce l’album La verità delle parole, contenente 10 canzoni inedite e composto insieme a una nuova band, i Redemption Sons. L’album è stato anticipato dalla pubblicazione su YouTube del video della canzone Cercami nel cuore.
La mitologia di alberi e boschi, i bestiari delle fiabe, il gioco degli scacchi, la storia e l'archeologia dei colori, l'origine degli stemmi e delle bandiere, la leggenda di re Artù e quella di Ivanhoe. Un grande storico dei simboli alle prese con l'affascinante complessità di segni e sogni del nostro Medioevo. Un viaggio intrigante lungo il labile confine dove reale e immaginario si fondono e creano la storia delle idee, una passeggiata incantata lungo i sentieri della cultura e dei simboli.
Grazie a questo volume dedicato a Caravaggio scoprirete l'opera del grande artista, i cui quadri colpiscono per la maniera inedita di tradurre la realtà degli uomini e le loro emozioni senza curarsi delle convenzioni. Ma Caravaggio significa anche ,caravaggeschi , artisti giunti dalla Francia, dall'Olanda, dalle Fiandre e dalla Spagna, che hanno fatto loro i suoi innovativi canoni estetici e hanno diffuso la sua arte ben oltre il XVII secolo.
Scoprirete più di 65 opere emblematiche e rappresentative del singolare percorso di Van Gogh e del suo stile unico. Dai sorprendenti ritratti, ai paesaggi trasfigurati dal suo tocco vorticoso, imparerete come questo artista sia passato dalle ombre de "I Mangiatori di patate" all'esplosione di colori del "Campo di grano con volo di corvi".
Oltre 60 quadri, disegni e schizzi emblematici dello spirito creativo e visionario di Leonardo. Pittore, disegnatore, scultore, ingegnere, architetto, ha lasciato la sua impronta sul Rinascimento italiano. Oltre alla descrizione della famosa Giocondo, l'opera dell'artista sarà approfondita attraverso lo studio di altri quadri come "La Belle Ferronnière", "L'Adorazione dei Magi" o "San Giovanni Battista".
Scoprirete più di 65 quadri fondamentali per comprendere l'importanza della luce e dell'immediatezza nell'opera di Claude Monet. Parigi, Étretat, Vétheuil, Rouen, le rive della Senna e della Manica, e infine Giverny: tutti luoghi in cui l'artista esprimerà le sfumature di luce e di colore, a tutte le ore e in tutte le stagioni. L'esempio più bello non è forse la serie delle "Ninfee"?
Grazie a questa esposizione consacrata a Sandro Botticelli scoprirete circa 55 opere maggiori di questo artista, uno dei grandi maestri del Rinascimento fiorentino. L'eleganza del tratto, la raffinatezza dell'esecuzione, la luminosità cristallina, la trasparenza dei colori caratterizzano i suoi affreschi, i suoi ritratti e le sue pitture religiose o allegoriche. Questo linguaggio personale traspare nelle opere celebri come la "Primavera", la "Nascita di Venere" o la "Madonna del Magnificat".
Il furto della Gioconda di Leonardo, avvenuto il 21 agosto 1911, ha rappresentato la più famosa sottrazione di un'opera d'arte. Lo Una dettagliata ricostruzione del clamoroso evento ha permesso di riscrivere un'altra storia: l'indiscusso ideatore ed esecutore del furto, Vincenzo Peruggia, quel 21 agosto non entrò mai al Louvre. Nuovi scenari e nuovi personaggi si prospettano all'orizzonte, come il marchese Edmondo de Valfierno, un falsario francese che accende i riflettori su una possibilità finora remota: la Gioconda esposta al Museo del Louvre è l'originale o siamo di fronte a un falso?
Per il cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci (1452-1519) e della mostra dei suoi disegni organizzata dal Royal Collection Trust, Martin Clayton racconta la vita di Leonardo attraverso le sue principali opere.
Nessuno come lui ha infatti saputo esercitare attraverso il disegno la sua vena artistica. Ancor più che i suoi dipinti, i numerosi schizzi mostrano quanto ampiamente e in modo vario Leonardo si sia esercitato nella professione di pittore, scultore, architetto, ma anche di ingegnere, costumista, anatomista, botanico, cartografo, inventore di macchinari e strumenti di guerra e molto altro ancora.
A guardarli attentamente, però, i disegni sono ben più della testimonianza dei suoi progetti: ci offrono la sua percezione del mondo, le esplorazioni della sua mente, la sua immaginazione, il suo modo di pensare. Insomma, pongono in risalto un universo straordinario, dalla prospettiva di un genio.
E a ogni sguardo, ci insegna Clayton, si possono cogliere sempre nuove e inaspettate connessioni.
Il Vangelo viene raccontato per bocca dei personaggi con un linguaggio poetico ma anche popolare. Si alternano racconti epici e comici, poetici e buffi che attingono al pozzo della saggezza e della commedia: dalla caduta delle mura di Gerico al tumulto di piazza in cui Zaccheo stava per essere ucciso. Gli incontri si mescolano con le parabole e sulla scena si materializzano paesaggi e identità diverse, si accende la luce del miracolo e sgorga l'acqua della vita: uomini e donne si trovano a confronto fra loro e con Gesù.
Voi che rimanete, amate la vita, custoditela,
rendetela preziosa nel nome del Signore.
Verranno tempi bui in cui i valori di questa vita saranno calpestati,
ma ci sarete voi per il mondo, e la luce dell’uomo
potrà sempre brillare…
(san Francesco da “L’uomo dei sogni”)
La commissione di uno spettacolo sulla vita di san Francesco entra nel percorso di vita di un artista, lo costringe a un esame profondo su di sé, la sua vita, il tempo che stiamo vivendo.
Luca Mauceri prima racconta la sua storia di musicista, di attore e di uomo alla luce dell’incontro con Francesco, poi indossa la vita del Santo di Assisi. E nel testo teatrale conduce il ‘suo’ Francesco a dialogare con ciascuno di noi.
Con il bisogno d’amore che portiamo dentro. E che vorremmo liberare.
Luca Mauceri. Per chi lo segue a teatro è un attore che sa anche comporre e suonare. Per chi predilige i suoi concerti è un musicista con il dono della recitazione. Luca Mauceri è l’uno e l’altro, e ancora di più: un artista capace di imboccare tutte le strade che lo portino a trasmettere la sua passione per la vita.
Nato nel 1975 a Frosinone, ha studiato e vissuto a Roma prima di trasferirsi a Bologna, dove attualmente vive. Da molti anni percorre un personale sentiero di ricerca attraverso musica e teatro. Ha recitato da protagonista in numerosi spettacoli, ha partecipato a festival internazionali prestigiosi, è stato l’attore di punta del teatro di Guido Ceronetti, lavora stabilmente con il regista siciliano Vincenzo Pirrotta, ha pubblicato nove album tra musiche originali e colonne sonore.
“L’uomo dei sogni” è la prima opera di drammaturgia che ha scritto e interpretato.