Il discorso di congedo, tenuto dal Cardinale Marc Ouellet il 30 novembre 2004, presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Questo lavoro e contemporaneamente un frutto ed un seme di quella stabilitas senza la quale non puo nascere una effettiva scuola. Questa collana offre cosi un assaggio" del patrimonio vivente della Pontificia Universita Lateranense e del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. "
Una esegesi del versetto Gn 3,16 per una teologia biblica del matrimonio. Il tema di questa lezione inaugurale e l'interpretazione di Gn 3,16, un versetto di non poca importanza per una teologiabiblica del matrimonio. L'esposizione e divisa in due parti.Nella prima l'autore espone la sua esegesi di questo versetto, o piu precisamente delle sue due ultime frasi. Nella seconda vengono esposte altre esegesi, in cui l'autore si e imbattuto nel corso della sua investigazione.
Uno studio sulla teologia morale, sulla centralita della persona e delle sue aspirazioni. Questo testo offre un assaggio" del patrimonio vivente della Pontificia Universita Lateranense e del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia. Perche essere morali? Un tempo la risposta era ovvia. Essere morali per essere buoni, e in questa bonta trovare la ricompensa e la realizzazione della vita. Cosi la morale abbraccia tutta la vita: essa dice il bene sia come compito sia come fine per la persona. Essere morali per vivere bene: essere buoni e trovare e rendere buona e bella la vita. Questo studiointende offrire un contributo critico ad un modo insufficiente o fuorviante d'intendere la morale e, ancor piu, propositivo per una ricentratura della morale sulla vocazione della persona al suo compimento. La sua finalita e teologico-morale. Mira cioe alla teologia morale, perche essa ritrovi il suo aspetto proprio e sia in grado, per questo, d'intercettaree rispondere al disagio e alle attese etiche dell'uomo nellasocieta e nella Chiesa. "
Lezione di congedo dell'Anno Accademido 1999-2000, cattedra di Psicologia e Psicopatologia, all'Ist. Giovanni Paolo II. Affronta il tema del linguaggio simbolico nell'esperienza religiosa, specialmente dal punto di vista psicologico. Ogni forma di sapere si confronta oggi con il problema del linguaggio simbolico. La stessa riflessione teologica dimostra un rinnovato interesse per questo tema. Infatti, una delle ragioni della funzione insostituibile del simbolo nella vita religiosa va ricercata nel rapporto che il simbolo stabilisce con la coscienza quando essa si trova davanti ad una realta soprannaturale come quella del sacro. Tale argomento, nel presente volume, e affrontato dal punto di vista psicologico.
Lezione inaugurale dell'Anno Accad. 2002-2003, per la cattedra di Teologia sociale, all'Ist. Pastorale Redemptor Hominis" Specializzazione in Dottrina Sociale della Chiesa. Tratta del lavoro dal punto di vista teologico-pastorale. " Del lavoro la teologia non puo occuparsi se non nel quadro della complessiva vicenda civile e dei suoi problemi sotto il profilo del destino umano, destino considerato sia nei suoi risvolti con la coscienza individuale sia con quella ecclesiale. La riflessione teologica del lavoro non puo esimersi dal considerarlo dal punto di vista della sua verita e del suo senso per l'uomo.
Lezione inaugurale dell'Anno Accademico 2001-2002 per la cattedra di Storia della Pastorale, presso l'Istituto Pastorale Redemptoris Hominis". La lezione espone la dottrina dell'uomo "immagine di Dio" secondo i Padri. " L'autore affronta il tema della dignita dell'uomo nel pensiero dei Padri della Chiesa, sia in area asiatica sia in area alessandrina. Dove si colloca l'immagine di Dio nell'uomo? Nell'anima e nel corpo, o nella sola anima? Siamo al cuore dell'antropologia patristica e l'interpretazione che ne viene data si mostra quanto mai attuale.
CON QUESTA LEZIONE INAUGURALE, L AUTORE VUOLE DESTARE LA CURIOSITA DEL LETTORE SULLE NUOVE POSSIBILI PISTE DI RICERCA STORICA SULL ORIGINE E LO SVILUPPO DELLA CLASSE SOCIALE DEI LEVITI. La lezione inaugurale del prof. Innocenzo cardellini continua quella serie di ricerche accademiche, pubblicate poi nella collana cathedra, con le quali i nuovi professori stabili iniziano pubblicamente il loro insegnamento, presentando ai colleghi e agli studenti le linee di fondo del proprio pensiero e del proprio metodo di indagine. Con questa lezio ne inaugurale, singolare e specifica, il prof. Cardellini vuole destare la curiosita del lettore circa le nuove possibili piste di ricerca storica sull'origine e lo sviluppo della classe sociale dei leviti, dimenticata e quasi sommersa nella trama narrativa dei raccont
LEZIONE INAUGURALE DELL ANNO ACCADEMICO 2001-2002, INCENTRATA SUL SENSO DELLA VITA. L'uomo che vive per gli altri , vive per il bene e per la verita. La grandezza della filosofia sta nel suo lottare per la verita e per il bene, ma la lotta nasce dalla comunione delle persone e dalla generosita. La persona e`amore. Verita e liberta si hanno la dove le persone si educano reciprocamente, la dove l'una aiuta l'al tra ad essere se stessa. L'uo mo difende cosi`se stesso donandosi all'altro, ma l'ultimo baluardo di difesa per lui e`l'altro. L'uomo intuisce la presenza di dio nel proprio essere unito agli altri esseri. La grande domanda: da dove vengo e dove vado?" diventa pienamente se stessa nella confessione orante: "io sono te e tu sei me!", il che significa che l'essenza della filosofia no "
LEZIONE INAUGURALE DI FILOSOFIA TENUTA DALL AUTORE IN CUI SI APPROFONDISCONO IL PROBLEMA DI DIO NELLA FILOSOFIA MODERNA presentazione di sua ecc.za angelo scola. Temi tratta ti: - la filosofia mode rna e il problema di dio; - il problema di dio. La pr ospettiva razionalista" e quella "empirista"; - la c ritica kantiana e la soluzione hegeliana al problema di dio; - teologia filosofica e dimostrazione dell'esistenz a di dio; - conclusione : una messa in discussione della interpretazione "immanentistica" della filosofia moderna."
un analisi del paradosso a partire dal nuovo testamento. Questo volume della collana cathedra parte da questa riflessione il vangelo e`pieno di paradossi" scrive p. De lubac, e sarebbe molto interessante proporre una ricognizione completa e un'analisi dettagliata d ei paradossi del nuovo testamento, piu`semplicemente e direi pragmaticamente la nostra riflessione prendera, invece le mosse dall'unico luogo neotest amentario in cui compare il termine "paradosso" a designare , nel quadro di un'azione mir acolosa compiuta dal signore. "