Non solo Inghilterra, ma anche Italia, Germania, Francia e Stati Uniti: questa volta l'arguto prete-detective, accompagnato dal fedelissimo Hercule Flambeau, ladro redento, si muove in ambito internazionale. Dodici casi ricchi di improvvisi colpi di scena, inaspettati rovesciamenti di situazioni, sorprendenti personaggi che non sono mai quello che sembrano e dove tutto appare relativo. Dodici racconti in cui, a dispetto delle apparenze e delle pubbliche certezze, solo il piccolo prete dalla tonaca sgualcita arriva alla verità, vede dentro gli uomini e ne svela il crimine, perché solo lui antepone alla ragione il rispetto per ogni individuo, qualunque sia la sua storia; solo lui sa riconoscere l'anima che si cela dietro la maschera. Il secondo libro della saga presenta un padre Brown in forma smagliante, pronto a ricorrere anche a trucchi e suggestioni, ma senza mai abbandonare la consueta capacità di analisi psicologica e di affrontare l'indagine con buon senso e finissimo umorismo.
Questo corso di lezioni, tenuto da Heidegger nel semestre invernale 1925-26 a Marburgo, è legato come gli altri corsi da lui tenuti in quegli anni, all'atmosfera di "Essere e tempo", un'atmosfera husserliana nella quale è già avvenuto qualcosa di non più husserliano. La critica ha ampiamente illustrato, proprio tenendo conto della pubblicazione di tali corsi, in che senso Heidegger si muova ancora all'interno della fenomenologia husserliana pur essendone ormai sostanzialmente fuori. Le tematiche esistenziali maturano sul terreno stesso della fenomenologia. Non c'è, quindi, una contrapposizione netta fra uno Heidegger fenomenologo e uno Heidegger esistenzialista.
Pubblicato nel 1880, non piacque né ai critici né agli appassionati lettori di poesia leopardiana. Vi si narrano i sette anni di convivenza dei due amici, trascorsi tra Firenze, Roma e Napoli, ultima tappa, anche metaforica, del viaggio leopardiano. Un libro provocatorio (costò qualche giorno di prigionia al suo autore) come furono, a quei tempi, la vita e la poesia del Leopardi.