“... Ti scrivo perché ho letto Tutto il pane del mondo che mi ha
profondamente commossa ed è riuscito a infondermi dopo anni
di oscurità un barlume di speranza...” (Chiara).
“... Mi ricordo che piangevo come una pazza quando andai
a comprare il libro della signora De Clercq; avevo ammesso tutto!
Mi ero rimessa in gioco, mi ributtavo nel mondo! NON ERO
SOLA! C’era qualcuno che poteva capirmi e che sollievo
e che pena ritrovarmi in quelle parole... nei punti e nelle virgole.
Continuate così!...” (Aisha).
“Mi chiamo Nica, ho 23 anni e dopo avere letto il tuo libro Tutto
il pane del mondo ho avvertito l’esigenza di scriverti, forse perché
la tua testimonianza ha alimentato ancora di più la speranza: forse
si può guarire, ritornare a vivere, veramente?...”.
“... Ho letto il libro Tutto il pane del mondo e sono rimasta
sbigottita dalle rivelazioni sconcertanti di Fabiola De Clercq:
quei comportamenti a me così familiari, quel modo meccanico
di vivere così affine alle mie abitudini; la stessa visione
del mondo. Ho detto a me stessa : ‘Mio Dio! Ma allora esistono
veramente le bulimiche! Non sono solo personaggi visivi! Esistono
e hanno le mie stesse preoccupazioni, provano le mie emozioni
e soprattutto affogano nel mio stesso mare di vomito!’...” (Maria).
"I segreti del risveglio" sono racchiusi nella percezione di quell'essenza reale, assopita in ogni persona. "Allorché si giunge a conoscere il proprio tesoro interiore, si può vivere una vita normale, ordinaria, ma libera da frustrazioni", chiarisce Osho. E per sintonizzarsi con tali segreti, egli presenta in questo libro diverse tecniche in grado di armonizzare la mente con la dimensione della meditazione. I metodi proposti sono considerati in Oriente quelli "fondamentali" per eccellenza, tramandati dalla tradizione tantrica.
Il libretto qui presentato è la rielaborazione di uno spettacolo che Moni Ovadia ha portato in giro per l'Italia. Menestrello, filosofo, poeta, cantante, musicista, mistico, custode della tradizione ebraica, in particolare quella chassidica: tutto questo è Moni Ovadia e altro ancora. Egli è anche, e fondamentalmente, un umorista, nell'accezione che questo termine assume nella cultura ebraica della diaspora. Il titolo "Perché no?" costituisce già una storiella: al gentile che domanda "Perché voi ebrei rispondete a una domanda sempre con una domanda?", l'ebreo risponde "Perché no?". Ovadia afferma che "l'ebraico è una lingua sempre sospesa, che sempre si sospende su una domanda". Infatti, la domanda "apre, lancia il discorso nel futuro".
In una silloge di racconti quasi tutti autobiografici l'ex brigatista rossa Geraldina Colotti descrive le condizioni, talvolta disumane, della vita carceraria, ma anche storie di operai annichiliti dal crollo dell'Unione Sovietica, o di immigrate infanticide e rancorose. Sarebbe stato lecito aspettarsi una scrittura violenta: ci si trova invece di fronte a un testo asciutto ed energico, ma sempre armonioso nel suo essere veicolo di una concezione umanissima, solidale, quasi fraterna nelle più diverse e, spesso, tragiche situazioni.
Osho nei Segreti della gioia commenta altre e nuove tecniche di meditazione, sempre contenute nel Vigyana Bhairava Tantra; la summa per eccellenza delle tecniche di meditazione della tradizione orientale. Questo testo, infatti, completa l'intera ricerca interiore e l'intera gamma di strategie utili a ripulire la mente e a trascenderla. Inoltre, contempla tutte le tipologie di esseri umani: con un po' di esercizio chiunque vi troverà il metodo che si adatta a lui.
Osho ci accompagna nell'incredibile mondo dei chassidim: il movimento che nacque e si diffuse nel XVIII e nel XIX secolo nell'Europa Orientale, come un vento mistico al quale il più comune degli uomini si poteva avvicinare, sicuro di trovare una fiamma di vita in grado di dare un senso reale alla vita. Lo spirito del nostro tempo rende attuale quel messaggio, trasmesso da Osho nella sua purezza.
Uno sguardo per impressioni, spietato, irridente, divertente e talvolta perfino malinconico su molti interrogativi rimasti irrisolti e che presenta il mondo quale potrebbe essere. Il dizionario, diviso in otto sezioni e due appendici, composto da trecentoventicinque voci, non intende coprire esaustivamente il campo dello scibile umano. Gnocchi segue il criterio guida della parzialità assoluta, dell'intuizione antipedagogica attraverso un'irresistibile vena comica.
Una madre spiega ai suoi figli e, per loro tramite, a tutti gli adolescenti, come affrontare il difficile percorso verso la maturità e prendere il comando della propria vita. In una serie di capitoli dai contenuti precisi e immediati, si compone così una sorta di cammino iniziatico, un viaggio di formazione che, senza falsi pudori, aiuta il ragazzo-lettore a non avere paura dei cambiamenti che avvengono intorno e dentro di lui, e ad affrontarli con lo spirito di una grande avventura.