Il cristianesimo è una religione della gioia. In un tempo - il nostro segnato da crisi, preoccupazione, paura, sembra difficile trovare ragioni per gioire. Olivier Clément scruta il mistero della vita e della fede. Attinge alla sua ampia conoscenza della Bibbia e del patrimonio mistico e spirituale dell'Oriente cristiano e indica nella Resurrezione il motivo ultimo della gioia dei cristiani. Questo volume immerge il lettore in una riflessione profonda sul fondamento della fede cristiana, la morte e la Resurrezione di Gesù. È una meditazione sulla Settimana santa e sul suo culmine, la Pasqua. Le pagine del libro sollevano interrogativi decisivi sull'esistenza umana. Clément lo fa senza enfasi, né intende imporre soluzioni. Si confronta con le domande sul senso della vita, sulla morte, sull'incontro con l'altro, sul male e sulla sofferenza, sulla ricerca di Dio e sull'amore. In modo mite e nel contempo autorevole ripropone senza stancarsi la risposta dei Vangeli: quella di un amore più forte della morte. È una celebrazione della vita. È la gioia della Resurrezione. Introduzione di Matteo Zuppi.
Il volume "La Parola di Dio ogni giorno 2015" si apre con l'icona di san Giovanni XXIII. Vuole essere un piccolo segno di gratitudine per questo santo pastore a cinquanta anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II. Da quell'evento - com'è noto - si sprigionò una stagione nuova per la Chiesa, una nuova primavera che ha segnato la vita di tanti. Anche questo volume si lega alle indicazioni conciliari sulla riforma della Liturgia e sulla centralità della Sacra Scrittura per la vita della Chiesa e di ciascun credente. "La Parola di Dio ogni giorno 2015" vuole iscriversi nella lunga scia dei discepoli che si affidano alla Parola di Dio per camminare ogni giorno alla sua luce. Accoglierla nel cuore, meditarla e metterla in pratica è il modo di essere discepoli del Signore Gesù.
Il mondo della globalizzazione è sempre più un mondo di megalopoli, ridotte a grandi periferie. Il tema delle periferie è stato posto con forza all'attenzione del dibattito pubblico a livello mondiale dal messaggio di papa Francesco. Le nuove manifestazioni della povertà, le dimensioni della ingiustizia sociale, la diffusione della violenza, l'aumento di conflitti e guerre inquietano e interrogano la coscienza del nostro mondo. Quale la risposta dei cristiani? La via della carità, antica ma sempre attuale, è quella che viene percorsa nei contributi di questo volume da alcuni autorevoli protagonisti del mondo cristiano, in un dialogo interessante e profondo tra voci del cattolicesimo e voci dell'ortodossia da Russia, Ucraina e Romania.
La violenza è un male antico, ma cambia nei secoli. La violenza è una storia e ha una storia in cui i violenti ritornano alle religioni per sacralizzare il loro operato. Tuttavia, non si tratta di teologia. Si farebbe un errore se si riducesse il problema della violenza a una questione teologica. Nessuna religione è immune dalla violenza, tutte ne sono interpellate o tentate. In questo libro importanti esponenti delle religioni mondiali vogliono raccogliere la sfida che la violenza pone alle tradizioni religiose, ricercando nel proprio patrimonio le ragioni della pace da opporre alla violenza. Gli autori sono convinti che le religioni possano liberare il mondo dalla violenza, anzitutto liberando se stesse da ogni atteggiamento di violenza o sopraffazione. Il volume raccoglie i contributi del cardinale Walter Kasper, del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, dello scrittore indiano Sudheendra Kulkarni, del giudice della corte suprema del Pakistan Muhammad Khalid Ma'sud, dell'arcivescovo siro-ortodosso dalla Siria Dionisius Jean Kawak, dello studioso francese Olivier Roy, di Andrea Riccardi ed altri autorevoli autori.
"La Parola di Dio ogni giorno 2014" si colloca sulla scia dell'anno della fede che papa Francesco ha chiuso con una straordinaria esortazione ad un nuovo slancio missionario della chiesa a partire da una rinnovata predicazione del Vangelo. Lui stesso ne offre un esempio scegliendo di commentare ogni giorno il Vangelo della messa. Questo esempio del papa ha spinto mons. Vincenzo Paglia a seguirlo offrendo in questo anno brevi riflessioni sul Vangelo della Messa quotidiana. "La Parola di Dio ogni giorno 2014" vuole così aiutarci ad ascoltare con frutto il Signore che quotidianamente ci parla. I brevi commenti che vengono presentati, mentre ci aiutano a comprendere il senso letterale del testo evangelico, vogliono far emergere il senso spirituale delle parole che ci sono annunciate perché, accogliendole, ci commuovano e ci illuminino il cammino. Il volume, come è avvenuto anche nelle edizioni precedenti, scandisce i giorni secondo l'anno liturgico della chiesa latina che chiama i suoi figli a vivere, per l'intero anno, il mistero di Gesù.
"La forza degli anni" raccoglie contributi qualificati (tra cui tre interventi di Andrea Riccardi) su aspetti diversi della condizione degli anziani nel mondo contemporaneo (sociali, medici e culturali) e dell'attività di Sant'Egidio per gli anziani stessi (le iniziative per favorire la domiciliarità e per umanizzare gli istituti, le case famiglia, la religiosità, la vita spirituale e così via). L'attività della Comunità di Sant'Egidio con gli anziani ha ormai quarant'anni di vita: si tratta dunque di una lunga esperienza. Pertanto il libro si configura come una raccolta preziosa di indicazioni e consigli, anche pratici, per l'incontro con gli anziani e per la cura e l'assistenza, ma anche come un'articolata, colta e profonda meditazione sulla condizione degli anziani, espressione di una sapienza maturata in tutti questi anni di amicizia, di solidarietà concreta, di accoglienza, di compagnia, di condivisione di vita.
Anche quest’anno torna La Parola di Dio ogni giorno. È l’edizione 2013. Da dodici anni i singoli volumi accompagnano la preghiera quotidiana dei lettori. L’intento è quello di offrire anno dopo anno, attraverso la lettura quotidiana, l’incontro con tutti i libri della Bibbia. La Parola di Dio ogni giorno 2013 incrocia “L’anno della fede” che Benedetto XVI ha voluto indire per ricordare i cinquanta anni dell’inizio del Concilio Vaticano II. Il Papa, legandosi idealmente a quella storica assemblea episcopale che per la prima volta raccoglieva i vescovi dell’intero pianeta, auspica che i credenti vivano “un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo”. E chiarisce che “è possibile oltrepassare quella soglia (la porta della fede) quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma”. Amici lettori, questo nuovo volume vuole essere appunto uno strumento che aiuta a rispondere all’invito del Papa, ossia che cresca nei credenti e in chi è in cerca della verità il gusto di nutrirsi con l’ascolto quotidiano delle Sante Scritture. È così che i credenti sapranno “far risplendere con la loro stessa esistenza nel mondo la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato” (Benedetto XVI).
L'autore, Vincenzo Paglia, arcivescovo, è presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Da trent’anni il Pranzo di Natale è un appuntamento ormai tradizionale. Attorno alla tavola imbandita nella Basilica di S. Maria in Trastevere a Roma nel 1982 si raccolse un piccolo gruppo di persone: giovani, anziani soli, senza fissa dimora insieme in un Natale di amicizia. Il Pranzo di Natale della Comunità di Sant'Egidio a Roma è iniziato da una visione. Se ci si mette all'altezza dei poveri si scopre che Natale può diventare una maledizione, anziché una benedizione, per chi è solo. Da qui l’idea di ospitare il pranzo di una famiglia particolare in una delle più antiche Basiliche romane. Quell’idea da Roma ha raggiunto il mondo intero. La tavola imbandita in quell’anno si è estesa, ha raggiunto altre città italiane, altri paesi europei, altri continenti. Il Pranzo di Natale è oggi un modello che viene realizzato da Torino a Palermo, dalla Costa d’Avorio all’Indonesia, da Cuba alla Russia.
In queste pagine, con l’introduzione di Andrea Riccardi, sono raccolte, storie, immagini, volti di questo “Altro Natale”, che è come un altro modo di dire Comunità di Sant'Egidio. È la vicenda di un segno di speranza per il futuro del nostro mondo globalizzato.
C'è il racconto di questa avventura umana e spirituale, ma ci sono anche i consigli utili a ripeterne la bellezza ad ogni latitudine, nelle grandi e piccole città. Un piccolo saggio di teologia e spiritualità dell’amicizia con i poveri e un manuale di solidarietà quotidiana, alla portata di tutti.
La Comunità di Sant'Egidio (www.santegidio.org) è nata a Roma nel 1968. Oggi è diffusa in 75 paesi del mondo. Preghiera, amicizia con i poveri, pace, dialogo ecumenico e tra credenti di religione diversa e con le culture. Sono questi alcuni cardini di una realtà ecclesiale che è un’associazione pubblica internazionale di laici nella Chiesa cattolica, e che è diventata uno sei soggetti più attivi ed efficaci a livello mondiale sul terreno della pace e della riconciliazione.
C'è una grande letteratura sulla povertà. E c'è un importante dibattito statistico internazionale sugli strumenti per misurare la povertà: relativa, assoluta, estrema. Non è solo un problema terminologico. È necessario per cogliere alcuni passaggi del cambiamento in cui siamo immersi. Capire meglio la "povertà" per aiutare a combatterla, evitando che si radicalizzino sentimenti di fragilità sociale e di insicurezza nella popolazione, che possono fare crescere antagonismi sociali, fino a combattere i "poveri" e non la povertà: è una necessità. Questo Rapporto, nato dalla collaborazione tra la Comunità di Sant'Egidio e la Camera di Commercio di Roma, parte di un progetto assieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, scaturisce da questa esigenza. Il centro di questo Rapporto è Roma e il Lazio, anche se in molti casi c'è un raffronto nazionale e, in qualche misura, si offre un quadro del Paese, almeno delle tendenze. Non c'è la pretesa di fare il punto statistico, per l'impossibilità di unificare e confrontare fonti diverse, anche cronologicamente. Ma è uno sforzo di comprensione, dal basso, che cerca di leggere nelle fonti esistenti e attraverso approfondimenti che provengono dall'esperienza e dallo studio di ricercatori della Comunità di Sant'Egidio sulla marginalità, le linee di cambiamento, le tendenze, i tratti reali della sofferenza, avanzando, quando possibile, qualche suggerimento e linea di risposta e di contrasto del disagio.
Unico caso di cristianesimo "africano" non d'importazione europea, ma di antica tradizione apostolica, il cristianesimo etiopico si presenta come una sintesi originale fra l'Oriente cristiano e la realtà africana. È questa duplice appartenenza che rende la vicenda cristiana dell'Etiopia particolarmente affascinante. Poco ancora si conosce questa grande cultura cristiana che ha maturato un rapporto tutto particolare con la tradizione ebraica. I saggi raccolti nel volume permettono di conoscere l'itinerario storico, la tradizione religiosa, la ricchezza spirituale del cristianesimo etiopico. Sono i contributi di studiosi italiani e stranieri, noti per le loro competenze, e di autorità religiose, tra cui il patriarca abuna Paulos, rappresentative di un cristianesimo e una Chiesa così singolari come quelli etiopici. Emerge l'itinerario di un Novecento travagliato, tra colonialismo fascista, impero cristiano del negus Haile Selassie e afro-comunismo di Mengistu. Un cristianesimo antico si è confrontato in Etiopia con i disegni di dominazione coloniale, con il "riformismo illuminato" dell'ultimo imperatore cristiano, con la violenta repressione del regime comunista, mentre oggi vive una stagione di rinascita nel cuore del continente africano.
Sono ormai dieci anni che La Parola di Dio ogni giorno, di volta in volta, si propone di aiutare la preghiera quotidiana. Lungo questi anni abbiamo commentato i libri della Sacra Scrittura. L'intento è di commentarli tutti.
Crediamo infatti che sia utile leggere tutta la Bibbia e leggerla pregando. Sentiamo vera l'esortazione dell'apostolo Paolo al giovane discepolo Timoteo: "Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Tm 3,16-17).
Oggi, ancor più di ieri, abbiamo bisogno di ascolater il Signore e di rivolgere a Lui la nostra preghiera.
La Parola di Dio ogni giorno 2011 vuole essere un piccolo aiuto per alzare i nostri occhi e i nostri cuori verso l'Alto, verso il Signore. Li alziamo per noi e per il mondo, perché il prossimo decennio sia segnato dalla speranza di un tempo nuovo.
La radice della speranza è la preghiera. E' questo l'umile intento di queste pagine che ci accompagneranno all'inizio del secondo decennio del nuovo secolo.
Il mondo del XXI secolo si presenta come un mondo tutto globalizzazione. I cambiamenti avvengono con grande rapidità. E di tutti la sensazione di non riuscire a capire i fenomeni del nostro tempo. Le categorie con cui si analizzava il mondo del Novecento sono invecchiate, non permettono più di comprendere cosa sta avvenendo. Ha senso allora parlare di carità? Non è un termine vecchio? Non ci troviamo di fronte a un arcaismo? Carità è una parola antica ma che non perde la sua attualità. E ciò che emerge nelle pagine di questo libro in cui si incontrano la ricca tradizione dell'ortodossia russa attraverso le parole del metropolita di Minsk Filaret, la grande esperienza del card. Etchegaray maturata su tante frontiere calde del mondo, l'amicizia con i poveri vissuta quotidianamente dalla Comunità di Sant'Egidio, la conoscenza del mondo e la visione di Andrea Riccardi, la sapienza spirituale di mons. Vincenzo Paglia.
Questo libro si inserisce nella scia degli incontri di preghiera per la pace che la Comunità di Sant’Egidio ha promosso dopo lo storico evento di Assisi, voluto da Giovanni Paolo II nell’ottobre del 1986. In quell’occasione, in un mondo bloccato dalla guerra fredda, il papa lanciava un sogno: quello della pace. La preghiera, prima opera del credente, è la strada privilegiata per contribuire alla pace. La Comunità di Sant’Egidio ha raccolto quell’intuizione e, anno dopo anno, ha convocato i rappresentanti delle maggiori religioni mondiali per un appuntamento comune, in cui pregare e riflettere sul ruolo dei credenti nella costruzione di un mondo pacificato. Emerge da queste pagine il patrimonio spirituale costruito nel tempo dalla Comunità di Sant’Egidio insieme a tanti uomini di fede – in questo caso ebrei e cristiani – che hanno rafforzato nel dialogo le proprie identità religiose, affinando al tempo stesso la sensibilità verso gli uomini di religione differente. Sono raccolti in questo libro dodici interventi di autorevoli rappresentanti dell’ebraismo e del cristianesimo. La preghiera, scrive mons. Vincenzo Paglia nell’introduzione al volume, “è davvero il ponte che lega la terra al cielo”.
La Comunità di Sant'Egidio negli scenari internazionali
Comunità di Sant'Egidio
Onu di Trastevere? Formula italiana di risoluzione dei conflitti? Diplomazia parallela? Sono svariate le definizioni della Comunità di Sant’Egidio per le sue attività pacificatrici internazionali.
Premio Balzan per la Pace e Premio Unesco per la Pace, in prima linea nel dialogo interreligioso e in molte aree calde
del globo, la storia – unica nel suo genere – di come la Comunità di Sant’Egidio è diventata un soggetto decisivo
nella soluzione di guerre civili e conflitti internazionali non è mai stata raccontata. Per la prima volta in questo libro si presenta un’analisi delle principali iniziative di pace di Sant’Egidio. Almeno di quelle che non sono più riservate o in corso. Dal Mozambico all’Algeria, dal Guatemala al Burundi, dall'Albania al Kosovo, dalla Liberia alla Costa d’Avorio, fino all'impegno - non meno pacificatore - per sconfiggere l’Aids in Africa e per eliminare la pena di morte nel mondo.
Un duplice messaggio: che la pace è sempre possibile. Che tutti, dal diplomatico professionale al volontario,
medico o malato, possono contribuire alla pace.
Come sarebbe il Medio Oriente senza i cristiani, o senza i musulmani?
Non sarebbe se stesso e quello che può continuare a essere nel mondo. Più concretamente, la presenza dei cristiani in Medio Oriente è unicamente una questione cristiana oppure riguarda direttamente anche i musulmani? In questo volume, in maniera rapida e incisiva arriva una risposta spesso ignorata: è interesse delle società arabe e dei musulmani stessi che le comunità cristiane
continuino ad essere vive e operanti nel mondo mediorientale.
Protagonisti e autorevoli analisti cristiani e musulmani mettono a disposizione conoscenze, preoccupazioni e proposte indispensabili per una stagione di convivenza e comprensione dell’altro in un’area strategica del mondo.
Contributi di: Andrea Riccardi, Tarcisio Bertone, Vittorio Ianari, Paul Yazigi, Ahmad al-Tayyib, Jean Benjamin Sleiman, Paul Youssef Matar, Oscar Luigi Scalfaro, Tarek Mitri, Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, Mohammad Sammak, Antonio Maria Vegliò, Hasan Hanafi, Samir Morcos, Bernard Sabella, Mohammed Esslimani, Marco Impagliazzo, Rachel Donadio, Muhammad Krichen, Roberto Righetto, Ugo Tramballi, Ghassan Tuéni.
La Parola di Dio ogni giorno 2010 è il nono volume di questa serie che, di anno in anno, accompagnano la preghiera quotidiana attraverso l’ascolto della Sacra Scrittura. L’intento è quello di aiutare ad incontrare l’intera Bibbia con la lettura continuata dei diversi libri che di volume in volume vengono proposti. Tutta la Scrittura infatti è nutrimento per la nostra vita. L’apostolo Paolo lo ricorda a Timoteo: “Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2 Tm 3, 16-17). Attraverso l’ascolto di quelle pagine possiamo crescere come uomini di Dio “completi e ben preparati per ogni opera buona”. Non si tratta ovviamente di una semplice lettura come può accadere con gli altri libri. Alla Bibbia ci si accosta con l’atteggiamento interiore di chi vuole ascoltare una parola che riscalda e cambia la propria vita. Benedetto XVI, aprendo il Sinodo dei Vescovi, affermava: “La Parola di Dio è il fondamento di tutto. È la vera realtà. E per essere realisti, dobbiamo proprio contare su questa realtà… Solo la Parola di Dio è fondamento di tutta la realtà, è stabile come il cielo e più che il cielo, è la realtà”.
Il Pranzo di Natale della Comunità di Sant'Egidio a Roma, iniziato da una visione. Se ci si mette all'altezza dei poveri si scopre che Natale può diventare una maledizione, anziché una benedizione, per chi è solo. Per questo si sono aperte le porte della basilica di Santa Maria in Trastevere, come era accaduto con Gregorio Magno, come era successo nella basilica di San Pietro, perché i poveri trovassero da mangiare e una famiglia. Il Pranzo di Natale, negli anni, è diventato come un altro modo di dire Comunità di Sant'Egidio. Ma è anche, ormai, un patrimonio di tutti che chiede di raggiungere altri. Dal 1982 si è diffuso in molti paesi del mondo, e molti si sono ispirati fino a farne l'"Altro Natale".
DREAM (Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition) è un programma di controllo, prevenzione, trattamento dell'infezione da AIDS nato in Mozambico e replicato in altri paesi africani. Alla base c'è l'idea che gli abitanti dei paesi del sud del mondo debbano essere trattati come quelli del nord.