Lo studio psicologico delle emozioni ha mostrato che esse favoriscono, piuttosto che ostacolare, le decisioni e le azioni umane ma ha altresì posto l'accento sulla loro intrinseca regolabilità, riprendendo l'idea aristotelica secondo cui le emozioni adeguatamente modulate migliorano l'interazione sociale e il benessere individuale. Quali sono le caratteristiche strutturali delle emozioni che ci consentono di regolarle? Quali sono le conseguenze psicologiche, cognitive e sociali di tale regolazione? Esistono modi più o meno efficaci di regolazione? Sono alcuni degli interrogativi a cui risponde il volume, nel descrivere il processo attraverso cui gli individui pervengono a gestire le proprie risorse in materia di emozioni, per far fronte alle domande dell'ambiente nel modo più flessibile e adattivo.
Punto di incontro tra scienze umane e nuove tecnologie, questa disciplina ha come oggetto la comprensione, la previsione e l'attivazione dei processi di cambiamento individuali e sociali che scaturiscono dall'interazione con i media digitali. Proposto qui in una nuova edizione riveduta e aggiornata, il volume risulta essere un utile strumento che interseca diversi corsi formativi: dalla psicologia alle scienze della formazione alle scienze della comunicazione, fino al commercio elettronico e all'area dell'informatica applicata.
La realtà sanitaria, in particolare quella ospedaliera, è estremamente complessa nelle sue molteplici declinazioni, che riguardano dimensioni di tipo organizzativo-gestionale, clinicomediche e psicologiche. La psicologia clinica offre al riguardo una prospettiva privilegiata di analisi, in quanto permette di cogliere gli aspetti emotivi ed affettivi che regolano i comportamenti, le dinamiche relazionali, le aspettative e gli obiettivi di chi si trova ad affrontare le problematiche inerenti la salute, sia che si tratti di un operatore sanitario (per esempio medico e infermiere) sia di un paziente o di un suo famigliare. Questo volume offre una prospettiva teorica aggiornata sui temi più significativi riguardo al rapporto tra salute e malattia: dalle problematiche della gestione clinica del paziente, agli interventi multidisciplinari, agli aspetti emotivi e relazionali dei pazienti rispetto alla malattia e alla morte nelle diverse fasi della vita e gli strumenti che essi hanno per affrontarli. Un testo per gli studenti delle lauree triennali e specialistiche, sia che si tratti di quelle mediche, infermieristiche e psicologiche, ma anche agli operatori socio-sanitari come medici, infermieri e assistenti sociali.
Lo sviluppo cognitivo è quel campo della psicologia dello sviluppo che si occupa dei particolari cambiamenti che avvengono nel periodo che va dalla nascita sino all'adolescenza nell'ambito della percezione, del pensiero, del ragionamento, del linguaggio della memoria e della teoria della mente. L'autrice presenta una aggiornata e chiara rassegna dello stato dell'arte della psicologia dello sviluppo a partire dalle teorie tradizionali fino agli attuali approcci in questo campo di studio con particolare attenzione alle scienze cognitive.
Appartenere a gruppi è un'esperienza da tutti condivisa. Compagni di gioco nell'infanzia, compagni di classe a scuola, colleghi nell'ambiente di lavoro: le persone affrontano quotidianamente il complesso gioco delle appartenenze di gruppo, che definiscono l'identità sociale dell'individuo e ne permettono l'integrazione. Questo volume analizza i fenomeni psicosociali che regolano la vita dei piccoli e grandi gruppi, secondo una prospettiva che non si limita al gruppo, ma tiene anche in considerazione l'individuo. Da un lato, infatti, vengono discussi i fenomeni principali della dinamica interna ai gruppi: la gerarchla di status, la differenziazione dei ruoli, la costruzione di norme, la comunicazione, la leadership, i processi di influenza; dall'altro sono approfonditi temi relativi all'individuo: i processi di entrata e di iniziazione ai gruppi, la socializzazione e l'adesione a norme, la costruzione di sentimenti di appartenenza, la partecipazione alla vita del gruppo, l'uscita dal gruppo. Ogni argomento viene trattato alla luce della ricerca più recente e con l'aiuto di esempi tratti dalla narrativa, dalla storia e dalla vita di tutti i giorni.
Chi conta nello sviluppo di un bambino? Chi, o che cosa, è responsabile dei suoi percorsi di vita e contribuisce a renderlo l'adulto che sarà? L'autrice ritiene che se ci si vuole addentrare nella comprensione dello sviluppo sociale è necessario partire dalla considerazione che i bambini vedono il mondo con occhi diversi da quelli degli adulti. È in questa prospettiva che occorre studiare un intreccio di fattori, soggetti e situazioni molto complesso: le caratteristiche individuali, le relazioni con i genitori, con i compagni di scuola, con gli amici e gli insegnanti e infine la cultura che conferisce significato alle pratiche quotidiane dei bambini nei contesti di vita.
Molte persone, ogni giorno e a vari livelli, si pongono domande che hanno a che fare con il funzionamento delle organizzazioni. È possibile migliorare il funzionamento di un ufficio, di un reparto ospedaliero, di una squadra di montaggio? Può una determinata procedura burocratica essere più efficace? Come si ottengono migliori prestazioni da una unità di lavoro? Questa introduzione alla psicologia delle organizzazioni fornisce una risposta a tali quesiti, a partire dall'assunto che non si deve tanto studiare la singola organizzazione come entità, quanto analizzare i comportamenti che al suo interno hanno luogo. Individui e gruppi hanno infatti un'esistenza reale, fatta di interessi, preferenze, valori, scopi: dai loro rapporti si costruiscono i processi organizzativi concreti e quegli strani artefatti umani e tecnologici che chiamiamo appunto "organizzazioni".
La capacità di comprendere le azione umane a partire dalle credenze, dalle intenzioni, dai desideri e dalle emozioni, nonché la tendenza a connotare il mondo in senso mentalistico sono gli elementi che caratterizzano la teoria della mente. È grazie al possesso di una teoria della mente che un bambino riesce a comprendere perché un suo compagno di scuola che ha perso un giocattolo piange ed è triste. Negli ultimi anni questo concetto è risultato sempre più importante per indagare lo sviluppo sociale del bambino e i dati di ricerca sulle modalità di formazione di una teoria della mente nell'essere umano mettono al centro l'utilizzo dei concetti psicologici nel linguaggio della vita di tutti i giorni. In questo volume gli autori espongono per la prima volta in modo articolato e chiaro le basi teoriche, i dati di ricerca e le origini dello sviluppo della teoria della mente nei bambini. Un testo originale e al tempo stesso informativo e didattico, utile alla comprensione di un aspetto fondamentale dello sviluppo cognitivo ed emotivo nell'infanzia e nell'età adulta.
Integrando concetti classici della neurolinguistica con le più recenti nozioni derivanti dalle moderne tecniche per lo studio del cervello, il manuale fornisce un quadro completo dei processi e delle basi nervose sottostanti il farsi, disfarsi e rifarsi del linguaggio, sia in età adulta sia in età evolutiva, e tratta non solo i temi fondamentali della disciplina, ma anche gli aspetti relativi alla riabilitazione del linguaggio.
Questo volume, nel fornire un approfondito resoconto sia teorico sia applicativo dei problemi relativi all'aggressività, analizza le diverse strategie per controllare, ridurre e prevenire fenomeni aggressivi a livello individuale così come a livello sociale. In un primo momento l'autrice descrive i diversi approcci teorici volti alla definizione e alla spiegazione dell'aggressività come particolare forma di comportamento sociale. Rivolge quindi la propria attenzione alle manifestazioni violente nei diversi ambiti della vita di tutti i giorni e alle conseguenze che esse hanno su individui, gruppi e società.
Questo volume analizza l'apprendimento multimediale nelle sue componenti cognitive, metacognitive e emotivo-motivazionali, proponendo un modello teorico comprensivo delle diverse variabili e delle loro relazioni. Qual è il ruolo svolto da attenzione, memoria, motivazione ed emozioni nell'apprendimento multimediale e fino a che punto queste variabili possono facilitarlo o impedirlo? A tali interrogativi gli autori forniscono una chiave di lettura dell'apprendimento multimediale centrata sulle conoscenze, competenze e atteggiamenti del soggetto che apprende. Il volume può offrire utili spunti operativi e di riflessione a insegnanti, psicologi e professionisti che operano nell'ambito dell'educazione e della comunicazione.
L'esperienza di questi anni e la recente riforma universitaria hanno spinto le autrici di "Statistica per la ricerca in psicologia", ora affiancate da un terzo coautore, a predisporre uno strumento più consono ai nuovi programmi. In questa prospettiva si è ritenuta più utile un'organizzazione che consenta un'utilizzazione per moduli. Viene dunque proposto un testo in due volumi: il primo dedicato ai concetti e alle applicazioni della statistica descrittiva alla psicologia, il secondo alla probabilità e alla verifica delle ipotesi. Caratteristica distintiva di entrambi è la preferenza accordata all'applicazione degli strumenti statistici nel contesto psicologico, con ampio spazio alla parte più strettamente psicometrica della disciplina.