Michela ha 16 anni ed è una studentessa diligente. Ma un giorno è tentata dall'idea di copiare il compito di italiano, ingannando i genitori e l'insegnante che tanto la stimano. È sabato sera e Riccardo ha appena preso la patente. Gli amici lo invitano a bere: ma lui è consapevole dei rischi che corre mettendosi alla guida dopo aver bevuto. Cosa fare? Sono due esempi di scelte che quotidianamente gli adolescenti affrontano, alle prese tra bisogni e desideri personali da un lato, e principi e norme dall'altro. Come si sviluppa, in quella delicata fase della costruzione della propria identità, la capacità di pensare in termini morali? Qual è il ruolo della famiglia, della scuola, dei coetanei nel favorire o anche ostacolare, lo sviluppo morale degli adolescenti?
Questo volume, qui presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata, fornisce un panorama completo della psicologia sociale, illustrando, e integrando i temi sviluppati di preferenza dalla cosiddetta "scuola americana" (come la cognizione sociale) e quelli privilegiati dalla "scuola europea" (come le rappresentazioni sociali). Nella prospettiva degli autori, infatti, le teorie implicite e le immagini della realtà di cui dispongono gli individui come attori sociali sono un prodotto delle loro strutture cognitive ma appaiono ancorate per la loro origine all'interazione sociale.
Appartenere a gruppi è un'esperienza da tutti condivisa. Compagni di gioco nell'infanzia, compagni di classe a scuola, colleghi nell'ambiente di lavoro: le persone affrontano quotidianamente il complesso gioco delle appartenenze di gruppo, che definiscono l'identità sociale dell'individuo e ne permettono l'integrazione. Questo volume analizza i fenomeni psicosociali che regolano la vita dei piccoli e grandi gruppi, secondo una prospettiva che non si limita al gruppo, ma tiene anche in considerazione l'individuo. Da un lato, infatti, vengono discussi i fenomeni principali della dinamica interna ai gruppi: la gerarchla di status, la differenziazione dei ruoli, la costruzione di norme, la comunicazione, la leadership, i processi di influenza; dall'altro sono approfonditi temi relativi all'individuo: i processi di entrata e di iniziazione ai gruppi, la socializzazione e l'adesione a norme, la costruzione di sentimenti di appartenenza, la partecipazione alla vita del gruppo, l'uscita dal gruppo. Ogni argomento viene trattato alla luce della ricerca più recente e con l'aiuto di esempi tratti dalla narrativa, dalla storia e dalla vita di tutti i giorni.
Sono qui discussi i risultati di una ricerca interdisciplinare sulle caratteristiche emergenti dei processi di socializzazione nella cultura occidentale, che considera ormai superate le logiche autoritarie del tipo "i figli devono obbedire ai padri" o "i giovani devono conformarsi agli adulti", ma non ha ancora definito nuove, affidabili, modalità di trasmissione dei valori significativi alle generazioni successive. Il crinale da percorrere appare stretto: occorre infatti rispettare la capacità di iniziativa e la creatività dei più giovani senza scaricare su di loro ogni responsabilità. Per molti adulti un'attenzione critica ma non svalutativa verso i comportamenti dei giovani risulta problematica e gravosa. Esiste la tendenza a esagerare episodi negativi (violenza, teppismo) di cui gli adolescenti sono protagonisti, che conducono a giudizi generalizzati sul "vuoto morale delle giovani generazioni". Per sottoporre alla prova dei fatti simili luoghi comuni il volume indaga i nuovi modi in cui famiglia, scuola, ambienti di lavoro, rapporti amicali ed esperienze di gruppo influenzano l'assunzione di valori, la formazione dell'identità e gli stili di vita dei giovani.
Tra tutte le età della vita, l’adolescenza è quella più facilmente oggetto di studio e dibattito. Gli adulti continuano a esserne attratti per capire, ma anche per agire, se non addirittura per difendersi. Tuttavia studiosi ed educatori finiscono spesso con l’imboccare strade diverse e accade che teoria e pratica non riescano spesso ad aiutarsi tra loro. Ma è possibile sfruttare le rispettive conoscenze per mettere in dialogo adulti e adolescenti anche quando le difficoltà sembrano insormontabili? Il volume si propone di aprire la strada per l’individuazione di una risposta positiva a tale interrogativo, suggerendo un possibile itinerario che prende le mosse dal capire e può trasformarsi in un agire, riguardante non solo l’adolescente ma anche l’adulto in relazione con lui.
Nella prima parte del lavoro vengono presentate le conoscenze sull’adolescenza accumulate dalla ricerca scientifica in campo pedagogico, psicologico e socio-antropologico. Segue poi un ‘intermezzo’, che constata l’esistenza di una sorta di contraddizione tra la visione sostanzialmente positiva della ricerca, secondo cui anche i conflitti più aspri con gli adolescenti possono essere compresi e superati, e la realtà quotidiana, che vede adolescenti implicati in vicende di inusitata violenza. Nella seconda parte si pone attenzione ai problemi dell’adulto di fronte agli adolescenti, per mettere genitori e insegnanti in condizione di accostare le difficoltà senza trovarsi impreparati.
Nel complesso la trattazione, più che una sistematicità e completezza di temi, segue un filo conduttore che, partendo dai risultati delle ricerche scientifiche, mira ad avvicinare e ad affrontare reali situazioni critiche, a scoprire risorse nascoste, a identificare percorsi inusuali che possano portare a traguardi educativi positivi impensati e insperati.
Sommario
Prefazione. I. Ricerca di identità. 1. Per conoscere gli adolescenti. 2. Compiti di sviluppo in una società pluralista. 3. Intermezzo per riflettere. II. Prove di dialogo. 3. Gli adolescenti in prima pagina. 4. Verso un dialogo possibile. Conclusioni. Esistenze che non fanno notizia. Bibliografia.
Note sugli autori
Ferdinando Montuschi è professore ordinario di pedagogia speciale all’Università degli Studi di Roma Tre. Psicologo e psicoterapeuta, si è occupato di problemi di apprendimento, di dinamica di gruppo e del rapporto fra intelligenza e affettività. In collaborazione con G. Cirignano, ha pubblicato presso le EDB: La personalità di Paolo. Un approccio psicologico alle lettere paoline (21999) e Marco. Un vangelo di paura e di gioia (2000).
Augusto Palmonari è professore ordinario di psicologia sociale all’Università di Bologna. È autore di numerosi studi e ricerche sull’adolescenza.
Il corpo che cambia, la scoperta della sessualità, il distacco dai genitori, la difesa della propria autonomia di giudizio, ma anche il mimetismo del gruppo dei coetani, nessun'altra età della vita va incontro a cambiamenti così radicali e a compiti di sviluppo così impegnativi come l'adolescenza. Sfrontati e fragili, idealisti e cinici, ostili e desiderosi di affetto, gli adolescenti sono una sfida per gli adulti, ma soprattutto per loro stessi, alle prese come sono con la costruzione del proprio io e del proprio ruolo sociale. Ogni generalizzazione, come insegna questo libro, produce soltanto pregiudizi.