Si ripropone il tema dell'eucaristia che opera la trasformazione del mondo, il rinnovamento della storia dell'umanità e promuove quattro convegni su alcuni punti nodali: il volto dell'uomo nel nuovo millennio, la sapienza cristiana di fronte alle sfide della complessità, evento cristiano e società italiana, i giovani tra speranza cristiana e cambiamenti generazionali. In questo contesto dell'Eucaristia, sacramento di ogni salvezza nel concreto tessuto del nostro vivere, è di grandissima attualità la lezione magistrale di Giuseppe Dossetti, avvenuta a Bologna su invito dell'Arcivescovo, il cardinale Giacomo Biffi. Il testo affronta il tema del messaggio cristiano che non deve assolutamente negare il confronto, ma cercarlo con passione e fondandolo nelle proprie radici più autentiche ed essenziali. Così si conquistano spazi di maggiore libertà per quelle convergenze etiche da molti auspicate per la salvezza storica della società e della civiltà.
«Viviamo in un mondo saturo di parole, di immagini, di informazioni». Ma come poter comprendere questa realtà? Quali strumenti possiamo utilizzare per interpretarla? Come possiamo prenderci cura di noi stessi e degli altri in un contesto che ha cambiato così radicalmente le relazioni e la comunicazione umana? Sono alcune delle domande che attraversano le pagine del libro. Le modalità di comunicazione nel mondo contemporaneo ci costringono a ripensare alla radice problemi e categorie interpretative della società umana. Lo sviluppo delle tecnologie e la rivoluzione digitale hanno posto nuove e più complesse sfide. Lo spazio della rete (internet) è diventato un "settimo continente", un ulteriore luogo di relazione. Ciò che viene qui offerto è un viaggio nel mondo della comunicazione contemporanea, uno sguardo sulla realtà ispirato al motto di don Milani: I care.
Come ragione e fede debbono convivere nell'esperienza religiosa del cristiano? Come possono cooperare in quell'essenziale compito che consiste nell'incarnazione della Parola entro la vicenda storica, che è costituita non solo dai grandi eventi, ma anche dalla quotidianità, dai gesti, dalle decisioni, dalla testimonianza di ogni giorno? Come può attuarsi oggi la fatica della mediazione tra fede e storia di fronte alle questioni scottanti della crisi della democrazia, della globalizzazione, della convivenza di culture e fedi diverse nell'ambito di una società che è stata definita "multiculturale"? Quali lo spazio e quali i limiti della tolleranza, quale il rapporto tra Stato e mercato in una dinamica dell'economia che non può più essere contenuta nell'ambito dei confini nazionali? Quale significato è attualmente possibile conferire a termini come "vocazione", "responsabilità", "testimonianza"?
Sono questi alcuni degli interrogativi che questo libro affronta, invitando alla riflessione e al confronto tra quanti sono intenzionati a ricercare una forma giusta di coabitazione, sia nel nostro Paese, sia in quel
complesso e pluralistico luogo che è diventato il mondo.
In un approccio rigorosamente laico, agile, senza pregiudizi, il libro si rivolge a laici e cattolici, creando le premesse per un nuovo dialogo, capace di produrre movimento politico. I "portici" sono un "luogo" dove fiutare il futuro e sospingono in campo aperto, dove è possibile misurarsi e appassionarsi. Indicano un gesto di speranza, una chiamata a fare, ma sono anche un segnale di allarme lanciato ad una comunità che non riesce a comunicare quanto sarebbe necessario. Oltre alle riflessioni personali dell'Autore sulla situazione attuale della politica, il testo rappresenta la sua lunga esperienza ai margini della politica militante, dove essa si mescola con l'attività sociale, con l'impegno nel volontariato, con lo sforzo di cambiare le cose attraverso un'azione diretta e concreta. Un libro che afferra e vuole essere letto tutto d'un fiato, ma, nel contempo, può essere ripreso e approfondito per i densi spunti di riflessione che contiene.
Il Novecento raccontato attraverso i volti di chi ha cercato di resistere alla violenza affermando il proprio diritto alla pace e alla libertà: Anna Achmatova, la poetessa che diede voce al dramma di quanti in Russia furono ingiustamente incarcerati dal potere comunista; i tredici docenti universitari che nel 1931, in diverse città italiane, si rifiutarono di scendere a compromessi con il fascismo; Josef Mayr-Nusser, il giovane altoatesino che pagò con la vita la scelta coraggiosa di non giurare fedeltà a Hitler; Etty Hillesum, la donna ebrea che nell'inferno della Shoah seppe riscoprire Dio e affermare la bellezza della vita. Un libro che fa memoria del bene, per togliere dall'oblio o dalla dimenticanza quei personaggi che hanno avuto la forza di non arrendersi al male e che hanno mantenuto acceso un piccolo lume nel buio della notte.
La speranza cristiana trasfigura l'attesa e promette un Regno alla comunità dei testimoni. Ci sono molti modi di incontrarsi sulla via della speranza. Il libro ne suggerisce alcuni, sulla base di tre approcci, dentro i quali affiorano tracce di un futuro diverso: l'analisi culturale, l'impegno pastorale, il racconto di esperienze di vita quotidiana. Sperare è riconoscere che il cielo e la terra si toccano; e il cielo è credibile quando illumina, promuove e riscatta la terra, non quando la demonizza, la dimentica o l'abbandona a se stessa.
L'opera ha vinto il Premio Capri San Michele 2006 per la sezione Giovani. Cosa lega Socrate a Franz Jägerstädter, umile e anonimo contadino austriaco giustiziato perché rifiutò di prestare servizio militare nell'esercito di Hitler? Cosa hanno in comune Tommaso Moro e gli studenti della 'Rosa Bianca', che pagarono con la vita la ferrea opposizione al regime nazista? Perché Antigone, personaggio tragico nato dal genio di Sofocle, può essere paragonata a San Massimiliano, un obiettore di coscienza nella Roma antica? Che importanza può avere infine Pavel Florenskij, teologo ortodosso che nella prigionia del gulag scoprì la pienezza della prospettiva cattolica?L'Autore ci accompagna in un viaggio coinvolgente attraverso documenti, notizie, pagine di letteratura, alla scoperta di 12 figure esemplari, accomunate dalla fedeltà alle ragioni della coscienza, non negoziabili e più importanti di quelle della sopravvivenza.
L'Autore colloca l'unità europea nella più ampia prospettiva di una speranza per la storia del mondo e dei popoli.
Il problema della scelta cristiana, il più importante che l'uomo affronta nella propria vita, è analizzato secondo diversi possibili atteggiamenti.