La transizione ecologica in atto non è solo una questione etica o morale, è anche un'enorme opportunità di business. E per coglierla, è necessario che emerga una nuova figura professionale: il Circular Economy Manager. In questo libro, gli autori illustrano, attraverso esempi di business e le esperienze dei primi Circular Economy Manager di aziende internazionali, tra cui BMW, Bosch, Cisco, Enel X e Tetra Pak, i 5 modelli alla base dell'economia circolare e provano a definire il perimetro di attività nell'ambito del quale si muovono le risorse manageriali coinvolte, dimostrando che le sole competenze tecniche non sono sufficienti. Apprenderete come ridisegnare prodotti, servizi e processi per abbracciare l'economia circolare, e quali competenze costruire o migliorare affinché l'organizzazione in cui lavorate, nel presente o in futuro, possa realmente cogliere tutte le opportunità di mercato e acquisire un vantaggio competitivo. Preparatevi a scoprire un nuovo modo di concepire il business e il mondo che ci circonda.
Il libro tratta le tecniche di revenue management alberghiero più innovative applicate alle singole strutture e ai distretti territoriali turistici, rendendo in tal modo le strutture alberghiere generatori di economia reale per i territori e per le aziende. Rivolto agli operatori del settore turistico alberghiero e non solo, il volume prospetta una nuova via economica e commerciale basata su una tariffazione dinamica o statica differenziata, in cui qualità del prodotto/servizio e canali di vendita rappresentano la priorità. Attraverso un approccio pratico-operativo, corredato da linee guida sulla nuova filosofia economica e da tanti esempi concreti, l'opera fornisce al lettore gli strumenti per applicare le nuove strategie ottenendo risultati immediati.
Nel 1975 Ray Dalio ha fondato Bridgewater Associates dal suo trilocale di New York. Oggi, quarant'anni dopo, Bridgewater è la quinta private company più importante degli Stati Uniti (Fortune) e ha fatto guadagnare più soldi agli investitori di ogni altro hedge fund nella storia (Bloomberg). Lungo la strada Dalio ha scoperto una serie di principi innovativi, in cui individua le ragioni del suo successo e che ora condivide in questo libro. I principi del successo è ricco di idee rivoluzionarie, con al centro un approccio chiaro e diretto ai processi decisionali, tra cui l'innovativo metodo della 'validità di opinione', ideato da Dalio, che chiunque può applicare per raggiungere qualsiasi obiettivo. Il libro presenta anche un modello per la creazione di 'una meritocrazia delle idee' che miri a conferire significato al lavoro e alle relazioni attraverso la sincerità e la trasparenza: è questo il segreto dei risultati straordinari di Bridgewater. Dall'uomo che la rivista CIO ha definito 'lo Steve Jobs degli investimenti', ecco una serie di consigli di comprovata efficacia, introvabili nell'editoria di business convenzionale.
Che cosa hanno in comune Google e la barriera del suono, gli asini e i calci di rigore, la Cappella Sistina e il regno di Facebook? Apparentemente nulla, ma cambiando prospettiva, e guardando le cose senza preconcetti, se ne può cogliere l'intimo legame, e scoprire che il mondo in cui viviamo non è poi così scontato. In questo viaggio sorprendente per i sentieri tortuosi del progresso umano, sulle tracce dei pionieri che hanno saputo andare oltre il senso comune, Massimo Marchiori ci accompagna lungo l'evoluzione umana, tecnologica ma anche sociale, e le reciproche relazioni, che trovano la propria sintesi nelle pulsioni dell'uomo. Dall'elefante di Internet all'insolita storia della salamandra, dall'algoritmo della carta igienica alla scoperta della vera "mamma di Google", il libro affronta con leggerezza di tono e profondità di argomenti le contraddizioni del mondo reale e di quello virtuale, e le questioni calde della comunicazione del sapere e del futuro del progresso. Un futuro in cui l'uomo, nonostante tutto, è ancora il protagonista.
Fame nel mondo, cambiamento climatico, infrastrutture che si sgretolano: nell'attuale era di ristrettezze finanziarie e difficoltà politiche non possiamo più rivolgerci ai soli governi per affrontare questi e altri grandissimi problemi sociali. Occorre - ed è già nato - un nuovo sistema economico, più collaborativo e produttivo, in cui amministrazioni pubbliche, aziende, imprese sociali, non profit e cittadini convergono per creare valore, pubblico e privato. È la "Solution Economy" che attraverso il crowdfunding, la condivisione delle risorse, lo sviluppo di app e investimenti mirati sta disegnando nuove soluzioni per problemi apparentemente non risolvibili: dalla congestione del traffico all'assistenza sanitaria low-cost, alla creazione di energie rinnovabili, alla prevenzione dell'obesità e molto altro. Ma che cosa guida questo nuovo approccio all'economia, che mette insieme bene sociale e profitto, chi sono i protagonisti del movimento e come si può farlo crescere e parteciparvi? William D. Eggers e Paul Macmillan di Deloitte rispondono a queste e altre domande, attraverso le storie delle persone e delle organizzazioni che stanno indicando la strada e l'analisi delle modalità innovative che adottano per affrontare la sfida. Una rivoluzione dei vecchi modelli operativi, un'opportunità a cui tutti possono partecipare per aumentare il benessere comune.
Eric Schmidt, Executive Chairman ed ex CEO di Google, e Jonathan Rosenberg, già Senior VP per i Prodotti, entrarono in Google più di dieci anni fa, come manager di esperienza nel settore tecnologico. A quel tempo, la società era già nota per "fare le cose in modo diverso", riflettendo i principi visionari - e spesso in controtendenza - dei fondatori Larry Page e Sergey Brin; così non ci misero molto a capire che per avere successo avrebbero dovuto imparare da capo tutto quello che pensavano di sapere sul management e sul business. Oggi Google è un'icona globale che sposta continuamente in avanti i confini dell'innovazione in molteplici campi e "Come funziona Google" è un testo brillante e coinvolgente con le lezioni che Eric e Jonathan hanno appreso mentre contribuivano a costruire la società. Gli autori spiegano come la tecnologia ha spostato la bilancia del potere dalle imprese ai consumatori e che il solo modo per avere successo in questo ambiente in continuo mutamento è creare prodotti superiori e attirare una nuova razza di collaboratori poliedrici, i "creativi smart". Affrontando temi quali cultura aziendale, strategia, decision making, comunicazione e innovazione, essi illustrano le loro massime di gestione con numerosi aneddoti interni dalla storia di Google. Prefazione di Larry Page.
La crescita personale e la realizzazione di sé non si raggiungono una volta per sempre. La sfida di essere se stessi presuppone uno sforzo continuo, un cammino pieno di deviazioni e regressioni che dobbiamo accettare con consapevolezza, senza perderci d'animo. Aiutare gli altri in questo cammino, illuminandone la strada, così come lui stesso ha avuto bisogno di essere guidato in alcuni tratti del suo percorso, è la missione di vita e professionale di Jorge Bucay, terapeuta e autore di bestseller che torna a occuparsi di come affrontare le sfide dell'esistenza in una fase storica in cui c'è particolare bisogno di strumenti per raggiungere insieme il benessere spirituale e il successo. Per farlo, condivide con il lettore 20 passi che coprono tutti gli aspetti della vita - dalla comprensione di se stessi al rapporto con gli altri, dalla creatività alla gestione dei rischi, dai rapporti affettivi a quelli di lavoro - ciascuno "raccontato" con parole semplici e profonde che incoraggiano consapevolezza, dinamismo e ottimismo per il futuro. Un itinerario per imparare a: pensare prima a se stessi e poi concentrarsi sul resto del mondo; sostituire il "posso" al "voglio", affinché il desiderio non sia condizionato dalle limitazioni del passato; porre fine al tempo in cui il nostro io dipendeva dalle attenzioni che ci erano rivolte o dalle decisioni altrui; condividere con gli altri ciò che abbiamo imparato.
L'Italia è il 65° paese del mondo per "facilità" di fare impresa e contemporaneamente il quarto per numero di prodotti leader nell'export mondiale, con quasi mille manufatti per i quali siamo ai primi tre posti per saldo commerciale attivo. Qual è la causa di questa palese contraddizione? E che cosa può insegnare alle nostre imprese e a chi ci governa? In un viaggio lungo la penisola alla ricerca delle ragioni e dei punti di forza replicabili delle eccellenze italiane, Giampiero Cito e Antonio Paolo propongono un'analisi del "corpo" del sistema produttivo italiano, in cui molte imprese, nonostante le difficoltà strutturali enormi e la pesante recessione, hanno saputo rispondere ai mutamenti e hanno fatto fronte alle difficoltà interne cercando nuovi mercati, con la forza della creatività, dell'innovazione, della ricerca costante della qualità. Attraverso la metaforica rassegna di questo "corpo" produttivo - testa, occhi, muscoli, ossa, pelle e cuore, fino ai piedi - vengono analizzati tutti i comparti in cui siamo i numeri 1 (dagli occhiali alle scarpe, dal velluto alla gomma, dalle piastrelle alle sedie, e molti altri) e individuati, dalla viva voce dei protagonisti, i valori imprenditoriali che li guidano e che permettono al Made in Italy di funzionare ancora, nonostante tutto. Il messaggio per tutti è questo: chiamatela testa, o "caput", se volete, ma non dimenticatevi mai di farla funzionare... Prefazione di Marco Fortis.
Il risveglio personale di Arianna Huffington è arrivato con uno zigomo rotto e un brutto taglio sull'occhio, risultato di una caduta causata dalla spossatezza e dalla mancanza di sonno. Co-fondatrice e direttore dell'Huffington Post Media Group, celebrata come una delle donne più influenti del mondo e consacrata dalle copertine delle riviste internazionali, Arianna era, in base a tutte le metriche classiche, straordinariamente di successo. Tuttavia, trovandosi a peregrinare da un dottore all'altro, da un esame clinico all'altro, ha cominciato a chiedersi che cosa significa veramente "essere arrivati", se era davvero quella la vita che voleva. E la risposta è stata no: abbiamo bisogno di un nuovo modo per andare avanti e prosperare. La verità è che l'attuale modello di successo, che si identifica con superlavoro, esaurimento da stress, mancanza di sonno, lontananza dalla famiglia, connessione 24 ore su 24, non funziona. Non funziona per le aziende, né per le società in cui è il modello dominante, né per il pianeta. Non funziona per le donne, e neanche per gli uomini. Da questa consapevolezza parte la sfida per "cambiare passo" e ridefinire il concetto stesso di successo: oltre il binomio potere e denaro, includendo nei parametri che lo definiscono una "terza metrica" che tenga conto del benessere, del buonsenso, della nostra capacità di meravigliarci e di fare la differenza nel mondo.
Pubblicato per la prima volta in Germania nel 1867, "Il capitale" è considerato il contributo più importante di Marx al mondo della politica economica e oggi, nelle sue critiche alla vulnerabilità della dottrina capitalistica del libero mercato, alcuni leggono l'inevitabilità della crisi finanziaria. Senza indugiare nel dibattito ideologico, ma conscio dell'attualità di molte delle osservazioni rivolte dal filosofo al sistema, Steve Shipside fornisce una rilettura del testo per il mondo del business attuale, volta a fornire a chi opera nelle aziende consigli pratici per gestire i rapporti con la società, il mercato e i lavoratori con maggiore efficacia ed equilibrio. Facendo tesoro delle osservazioni di Marx, e portandole a nuova vita attraverso esempi del XXI secolo, il libro dimostra che i business di maggior successo sono quelli che sviluppano una coscienza sociale e spiega come organizzare una forza lavoro formata da individui creativi e non "alienati", come tutelare l'ambiente senza rinunciare al profitto e perché, in definitiva, è necessario fare in modo che le persone, dentro e fuori l'azienda, siano a loro agio, in salute e felici.
Nel 2004 la pubblicazione di "Strategia Oceano Blu" ha sovvertito il mondo del management e della strategia con la sua ricetta semplice e rivoluzionaria: un metodo sistematico e replicabile per crescere in mercati liberi dalla concorrenza - gli Oceani Blu - invece di combattere nel sanguinante oceano rosso della competizione. Da allora professionisti, manager, imprenditori, innovatori hanno adottato il metodo di W. Chan Kim e Renée Mauborgne per spingere il proprio business, creando una comunità in continua espansione di seguaci dei due pensatori. Oggi questo "Piccolo manuale Strategia Oceano Blu", in formato tascabile, presenta a tutti i punti fondamentali della strategia, fornendo una sintesi e schemi dei concetti chiave, per poterli utilizzare in qualsiasi momento e tenere sotto controllo, giorno per giorno, i propri progressi strategici. Prefazione di Alessandro Di Fiore.
Quali sono le mosse migliori quando ci si trova in vantaggio sui concorrenti? E cosa conviene fare per difendersi dagli avversari o in situazioni confuse o disperate? "I 36 stratagemmi" è un antico testo cinese della fine della dinastia Ming, considerato il seguito pratico dell'"Arte della guerra" di Sun Tzu, che raccoglie le tattiche e le manovre per raggiungere i propri obiettivi in politica, in guerra e nelle diverse situazioni della vita. Questa lettura del testo antico - con le spiegazioni dei concetti originali, esempi di attualità e consigli per l'uso - è dedicata a manager e uomini d'impresa impegnati nella battaglia del mercato, che vogliano aumentare il proprio arsenale di strumenti per attaccare, difendersi e intrappolare l'avversario. Senza dimenticare che nell'aggressivo mondo dei 36 stratagemmi si vince o si perde, non si resta amici.
Si è tornato a parlare di loro. La crisi, la ricerca delle cause del terremoto che ha fatto cadere in recessione l'Europa, hanno riportato sotto i riflettori le politiche liberiste di Ronald Reagan e Margaret Thatcher. Dieci anni sono trascorsi dalla scomparsa del Presidente degli Stati Uniti arrivato da Hollywood, un anno da quella del primo premier donna del Regno Unito, che hanno condiviso l'intensa epoca dell'ultimo tratto del secolo scorso, con la caduta del muro di Berlino, la sconfitta del socialismo reale e l'affermazione del capitalismo liberista. "Siamo due anime gemelle", scherzava Reagan. '"Ci paragonano ad Astaire e Rogers", rifletteva lei. Ma al di là di tali battute e delle ricostruzioni un po' retoriche, le differenze sono state più d'una e meritano di essere messe in evidenza per un'analisi storica della loro eredità, tuttora viva e oggetto di contrastanti giudizi: per alcuni i campioni del liberismo da imitare anche oggi, per altri la causa prima alle origini della crisi finanziaria. Per dare a chi legge la possibilità di comprendere meglio i due personaggi e tirare le conclusioni sugli interrogativi ancora aperti sul loro lascito storico, questo libro raccoglie e accosta alcuni dei passi più significativi dei loro interventi discorsi, interviste. Due icone, tra le ligure più rilevanti del XX secolo, in un ritratto vivido e senza filtri, che rifugge da interpretazioni di comodo e falsi moralismi.
Un consiglio al giorno, per un anno, su tutti i temi caldi dell'impresa: l'innovazione, le persone, il cambiamento, la gerarchia, le decisioni e molto altro. A quasi dieci anni dalla scomparsa, le idee di Peter Drucker sono ancora attuali ed efficaci. Comprese le sfide della Rete e del mondo digitale che Drucker è stato in grado di cogliere sin dall'inizio. Il libro raccoglie in 366 letture - una per ogni giorno dell'anno - i temi chiave del suo pensiero e li completa con indicazioni per passare dalla teoria alla pratica.
Cena, riunione, discorso, conferenza, convegno, riunione di condominio, corso di formazione: qualsiasi intervento davanti a 3 o 3.000 persone significa parlare in pubblico e la stragrande maggioranza di noi, in una di queste situazioni, si nasconde evitando di trasmettere le proprie idee poiché ha paura e comunque non sa come farlo in maniera efficace. Il manuale pratico di Max Formisano presenta la ricetta semplice ed efficace per superare il blocco e diventare uno speaker di successo. Un libro pratico che affronta tutti i passaggi della performance - dalla preparazione all'azione, dalla gestione dello stress a quella del dissenso, fino all'"atterraggio" finale - con l'ausilio di esempi ed esercizi alla portata di tutti. Con la prefazione di Alex Bellini, sportivo estremo e speaker motivazionale.
Mai come in questo preciso momento storico, l'innovazione dovrebbe essere posta ai vertici delle strategie aziendali. Tuttavia, ancora oggi, nonostante le imprese italiane si contraddistinguano per la creatività e l'originalità della proposizione di offerta, la loro competitività non ne trae sempre particolare beneficio. A fronte, infatti, dell'effervescenza creativa e della proliferazione dei nuovi prodotti e servizi, esse subiscono il "lato oscuro" dell'innovazione, ossia le inefficienze nei sistemi produttivi e logistici e la complessità gestionale che ne deriva, anche sul mercato. La nuova edizione di "Dall'idea al valore", ampliata con una sezione dedicata al tema dell'innovazione nei servizi e aggiornata delle principali novità nella gestione dei processi di innovazione, si propone in particolare di ribadire l'essenzialità di progettare, ancor prima dell'innovazione come risultato (il nuovo prodotto o il nuovo servizio), l'innovazione come processo. Nel libro sono così evidenziati gli aspetti fondamentali della gestione e dell'organizzazione del processo di sviluppo dei nuovi prodotti e le prassi e metodologie che contribuiscono maggiormente all'accrescimento del capitale economico dell'impresa attraverso l'attività di innovazione. Alla base, l'assunto che l'innovatività, ossia la buona produttività nell'innovazione, rappresenti la vera leva determinante della competitività dell'impresa.
Nel 1986 il giovane svizzero Andreas Widmer si arruolò nel corpo di guardia di Giovanni Paolo II, allora al suo ottavo anno di pontificato, e per due anni visse a contatto con il grande Papa, assorbendone gli insegnamenti spirituali e umani che lo hanno reso una delle figure più influenti dei nostri tempi. Dopo molti anni, e diverse esperienze da imprenditore, Widmer offre oggi come testimone diretto e credente uno sguardo dietro le quinte alla persona di questo grande Pontefice, "la più autentica che abbia mai incontrato", e rivela come i ricordi di lui abbiano forgiato la sua attività di manager e amministratore di imprese. Dall'importanza della vocazione al potere della preghiera, dall'etica dell'essere umano al libero arbitrio, dal valore della testimonianza all'importanza del team, fino alla visione della propria attività come servizio, il libro offre un'inedita applicazione degli insegnamenti di Papa Wojtyla al mondo del business, per richiamare i credenti, attraverso il suo esempio, a principi di fede e di missione in tutti gli aspetti della vita. Prefazione di George Weigel.
"Facebook non è stato originariamente creato per essere una società. È stato costruito per compiere una missione sociale: rendere il mondo più aperto e interconnesso", ha detto Mark Zuckerberg agli investitori in occasione del debutto in Borsa, nel febbraio 2012. Oggi sappiamo che l'operazione non è stata un successo, ma l'opinione del fondatore non appare cambiata. In questo ritratto di Facebook e del "billionaire boy" che l'ha creato, attraverso le parole dello stesso Zuckerberg e le opinioni di un selezionato numero di "commentatori" (amici, colleghi, critici, insider, ammiratori ma anche detrattori), George Beahm fornisce diverse prospettive su di lui e il social network più usato al mondo, con particolari dall'interno, strategie di business e "lezioni apprese". Dagli inizi ad Harvard ai rapporti, a volte turbolenti, con i soci; dai modelli ispiratori primo tra tutti Steve Jobs alle contraddizioni sulla privacy, fino allo "stile hacker" che ispira l'innovazione continua in azienda, il libro è una lettura per comprendere l'anti-conformista con la felpa al quale tutti abbiamo affidato le informazioni più personali (e qualcuno anche il proprio denaro).
Ammirato in tutto il mondo per il genio imprenditoriale e dipinto da alcuni come un despota aziendale, Bill Gates ha avuto un impatto indiscusso sull'ascesa dell'economia digitale negli ultimi 30 anni. Anche i suoi critici più severi devono riconoscerne il ruolo essenziale: ha contribuito a dare inizio a una delle più grandi rivoluzioni dell'industria moderna afferrando l'importanza del software nell'ascesa del personal computer e trasformando una tecnologia arcana e specialistica in uno strumento comune in ufficio e a casa. Considerato per molto tempo l'anti-Jobs, non solo per la competizione delle reciproche aziende ma soprattutto per le differenze caratteriali spesso ingigantite dai media (l'uno attaccato alla realtà, l'altro visionario, l'uno "industriale", l'altro con il genio del design), oggi che è rimasto "solo" può essere apprezzato senza pregiudizi nella sua grandezza. Grandezza che gli ha permesso di mettere almeno uno dei suoi prodotti in tutte le nostre case, ma anche di riconoscere i meriti dell'avversario, se per esempio nel 2012 ha dichiarato: "Il Macintosh - di tutte le macchine che ho visto - è l'unica che ha creato un nuovo standard". In questa raccolta di riflessioni, battute e intuizioni, il creatore di Microsoft è ritratto "in presa diretta", senza filtri, per evidenziarne la complessa personalità e trarre ispirazione dai pensieri che ne hanno fatto uno degli imprenditori e filantropi di maggior successo del nostro tempo.
Negli Stati Uniti, patria del management, è celebrato come un innovatore alla maniera di Steve Jobs. In Italia, da cui è partito adolescente per tornare a capo dell'industria più rappresentativa del Paese, è un personaggio discusso al centro di alcune delle questioni politiche ed economiche più calde: un mito per alcuni, un provocatore per altri. Tra queste posizioni opposte - e probabilmente estreme - il libro presenta la visione del mondo di Sergio Marchionne attraverso la sua viva voce, senza interpretazioni ma con una ricerca attenta degli aspetti più caratteristici della sua storia, del suo modo di pensare e di agire in azienda e della sua leadership, affinché ciascuno possa valutare "in presa diretta" lo stile manageriale che lo contraddistingue: spesso inconsueto, a volte ingombrante, ma sempre schietto. Il testo è costruito attorno ai nuclei concettuali sui quali si sviluppa il "Marchionne-pensiero": le connessioni tra meritocrazia, leadership, competitività; l'eccellenza e l'innovazione; la creatività e il reengineering organizzativo, la globalizzazione e la nazionalità. E ancora: la cultura e l'identità aziendale; la rappresentanza dei lavoratori e degli imprenditori; le politiche nazionali ed europee, fino al rapporto tra economia finanziaria ed economia reale e gli effetti attuali della crisi. Un ritratto vivido e inconsueto. Un "alfabeto" utile per tutti coloro - ammiratori o critici - che vogliono farsi un'opinione personale sul manager italiano più internazionale.