L'omelia da tempo è in crisi. Di certo i Vangelo ha le potenzialità per entrare in sintonia con le attese umane contemporanee, anche quelle più profonde e nascoste. Ma spesso viene ingabbiato da preoccupazioni culturali, dogmatiche e patriarcali, sommerso da tentazioni clericali e incrostazioni di potere, che non sanno farsi carico della storia comune.Questo libro di don Rosario Giuè cerca di prendere sul serio la situazione, come solo una comunità cristiana aperta, che si mette davvero in cammino, può fare: diventare una Chiesa in uscita, come chiede papa Francesco. E ciò nella consapevolezza che,
pur nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, molti che stanno sulla soglia sentono forte il desiderio di incontrare i volto del Dio inedito che Gesù ci ha svelato, il Dio liberante, il Dio della speranza. Le omelie sono state pensate, scritte e pronunciate nella certezza che il Vangelo anche nella post-modernità possa continuare a sorprendere uomini e donne, giovani e adulti, che non si rassegnano e non chiudono il cuore all'impegno per un mondo più umano.
L'evangelista Luca, la cui narrazione accompagna la comunità cristiana nelle liturgie eucaristiche dell’anno C, è definito da Dante «Scriba mansuetudinis Christi» per la sua attenzione nell’esprimere la misericordia del Signore. Il terzo Vangelo illustra la realizzazione del programma iniziale che Gesù aveva annunciato nella sinagoga di Nazaret, quando applicò a sé il profeta Isaia, dicendo che lo Spirito lo aveva inviato a prendersi cura dei poveri, dei prigionieri, dei ciechi e degli oppressi. Un Dio che, nella persona di Gesù, apre il suo cuore al perdono e alla salvezza; un Dio che è capace di organizzare una festa per il ritorno del figlio ribelle pentito, di autoinvitarsi nelle case dei peccatori sfidando i benpensanti, di fissare il proprio sguardo sanante sull'apostolo che lo ha appena rinnegato.
Scritto verso l’80 d.C. attingendo da Marco e da una fonte comune anche a Matteo, Luca è il Vangelo più raffinato dal punto di vista letterario e introspettivo. È il Vangelo che più di tutti mette in luce l’azione dello Spirito in Gesù, a partire dall'Annunciazione fino all’Ascensione.
Il ciclo liturgico dell'anno C segue il racconto di Luca. Prima ancora di rivelarci la sua vera identità, il Gesù del terzo evangelista si mette in cammino con noi, pazientemente apre le nostre menti alla comprensione della Scrittura e ci prepara a riconoscerlo nella celebrazione eucaristica. All'immagine del cuore che arde in presenza del Risorto corrisponde l'enfasi che Luca attribuisce al ruolo della preghiera nella vita cristiana. Come il maestro, il discepolo è invitato a diventare figlio pregando e accogliendo la misericordia del Padre che ci viene incontro per prenderci nelle sue braccia.
Questi commenti alle letture domenicali dell'anno C si propongono di fare risuonare la parola del Vangelo nel nostro tempo. L'intento è cogliere le domande irrequiete dei giovani e degli adulti, laddove vibra il desiderio di nuove strade per una nuova fede e una nuova Chiesa. E di cogliere la spiritualità che pulsa anche dentro la stagnante e stanca religiosità di molti. «Più che carenza di preti, c'è la carenza di profeti», scrive l'autore. «C'è bisogno di persone che non si accontentino di gestire il religioso, ma di "operai" che possano intuire le nuove attese e sappiano guardare lontano».
Il ciclo liturgico domenicale dell'anno B è posto sotto la guida del vangelo più antico, quello di Marco. È un testo scarno, spesso sorprendente. Suggerisce invece di spiegare, lascia spazio all'immaginazione del lettore, lo stimola con una messe di dettagli apparentemente insignificanti, in realtà altamente simbolici. Ci presenta un Gesù di poche parole che si svela solo a chi lo segue e si lascia costantemente interpellare, spesso rimproverare. Marco non edulcora la precarietà della vita di fede; anche quando il vento è contrario e siamo tentati di avere paura, il Gesù di cui narra nel suo vangelo ci educa pazientemente alla difficile arte della fiducia.
Il volume presenta un testo di commento alle letture festive dei cicli A B C. Lo stile è aderente al testo biblico, di cui ben presenta il contesto e il messaggio.
Uno strumento utile e accurato per la preparazione delle omelie domenicali.
Il ciclo liturgico dell’anno A segue il racconto dell’evangelista Matteo, testimone privilegiato della volontà del Padre di rivelarsi ai poveri e ai piccoli, di consolare coloro che sono nel pianto e di far splendere la sua misericordia sui giusti e sugli ingiusti.
Le omelie contenute nel volume affondano le radici nella lettura pregata della Parola, la lectio divina, maturata nel silenzio e nel raccoglimento della vita monastica e ancorata al testo biblico assiduamente meditato.
Le riflessioni sono state concepite come accompagnamento mistagogico per chi vuole comprendere la celebrazione liturgica dell’eucaristia sull’onda dell’intelligenza della Parola proclamata.
Nell’ascoltarla, non abbiamo bisogno semplicemente di sapere come sono andate le cose o come si sia costituita la memoria degli eventi codificata negli scritti, ma di ritrovarci implicati personalmente in ciò che viene annunciato per trovare la verità del vivere e il radicamento nell’alleanza con Dio.
La liturgia ha un vantaggio su ogni altro tipo di approccio rispetto alle Scritture: le proclama come un tutto, ne onora l’unità come avviene con un corpo vivente, senza considerare la genesi e la differenza dei testi dal punto di vista della loro formazione e della loro redazione.
Il nucleo essenziale del senso della vita dell'uomo è la scoperta che egli può condividere un "compito di intimità" con il suo signore, una sorgente a cui rimandano agli approfondimenti della scrittura proposti da questo volume di commenti ai testi liturgici festivi.
Questo volume di commento ai Vangeli festivi dell'anno C suggerisce un approccio decisamente pastorale, senza rinunciare a un'analisi del testo attenta alle sfumature della lingua originale in cui è stato composto. Le peculiarità della teologia dell'evangelista Luca sono le direttrici fondamentali che ispirano i commenti, pur nella varietà dei tempi liturgici, e ogni pagina è intenzionalmente calata nella vita delle comunità parrocchiali e delle famiglie. Alle celebrazioni dei matrimoni e dei funerali viene riservato un particolare rilievo. Cinque vangeli tratti dal lezionario nuziale e cinque scelti fra quelli proposti dal rito delle esequie vengono commentari con l'intento di offrire un annuncio della fede appropriato a momenti di intensa gioia per una famiglia che nasce o di profondo dolore quando uno dei suoi membri ritorna alla casa del Padre.
Senza domande, la Scrittura non parla, ma non sempre è facile riuscire a formulare gli interrogativi pertinenti. Raramente davanti a un testo evangelico ci chiediamo: ciò che viene detto, in rapporto a che cosa va compreso? A quale invito risponde il brano? Eppure, individuare la domanda che fa da perno al racconto aiuta a fornire le coordinate giuste per vedere più in profondità. Il volume si propone di suggerire un itinerario di comprensione lasciandosi condurre, nello scandaglio del testo evangelico, dalla liturgia della Chiesa con i suoi continui rimandi alle Scritture. È un dato acquisito dalla tradizione: l'intelligenza della Parola si sviluppa nella convergenza tra l'esperienza di fede della comunità ecclesiale e la domanda più personale dei cuori.
Il volume raccoglie i commenti ai Vangeli festivi nati dall'esperienza pastorale e dalla predicazione di un parroco biblista. L'intento è coniugare l'attenzione al testo originale greco e la struttura narrativa che unisce le sequenze dei brani, in modo che l'omelia di una singola domenica non risulti un discorso a sé stante, ma diventi parte di un più ampio contesto. I commenti non trascurano l'attualizzazione, che viene orientata alla concretezza della realtà ecclesiale, familiare e sociale di una parrocchia. Oltre ai testi domenicali, l'opera prende in esame i Vangeli di particolari ricorrenze liturgiche, come il Triduo pasquale, la messa di Natale della notte e del giorno, Santo Stefano e il lunedì dell'Angelo, oltre alla celebrazione di matrimoni ed esequie.
Le feste del calendario cristiano non sono indipendenti le une dalle altre e, messe in fila, raccontano la storia dell'amore di Dio per le sue creature. Partecipare al tempo sacro significa abbandonare il tempo profano della vita quotidiana per ritrovarsi nella condizione primordiale dove tutto è armonia e pace. Il desiderio di eternità in cui la nozione di tempo scompare e in cui il ciclo della vita e della morte si tempera è un po' la speranza di ogni persona, l'espressione di un desiderio inconscio di eternità.
Il volume si articola in quattro parti - la domenica; l'Avvento e la Quaresima; le feste in onore del Signore; le feste in onore della Vergine Maria e dei santi - e si propone di spiegare il significato di ogni singola ricorrenza e di indicare il messaggio spirituale e il senso per la vita di ogni cristiano.
Sommario
Introduzione. I. La domenica. 1. Perché andare a messa? 2. Origine del «giorno del Signore». 3. Lo svolgimento della messa. II. I tempi forti di preparazione. 1. Il tempo di Avvento. 2. Il tempo di Quaresima.
III. Le feste in onore del Signore. 1. Natale. 2. La Sacra Famiglia. 3. L'Epifania di nostro Signore. 4. Il Battesimo del Signore. 5. La Candelora, festa della Presentazione. 6. L'Annunciazione del Signore. 7. La Domenica delle palme e della passione del Signore. 8. Il Triduo pasquale. 9. Pasqua. 10. L'Ascensione del Signore. 11. La Pentecoste. 12. La festa della Santissima Trinità. 13. Il Corpus Domini, o festa del Corpo e Sangue di Cristo. 14. La festa del Sacro Cuore. 15. La Trasfigurazione del Signore. 16. L'Esaltazione della croce. 17. Cristo re dell'universo. IV. Feste in onore della Vergine Maria e dei santi. Introduzione: Maria nel disegno di Dio. 1. La natività della beata Vergine Maria. 2. L'Immacolata Concezione. 3. La solennità di Maria, Madre di Dio. 4. La Visitazione. 5. L'Assunzione e l'Incoronazione della Vergine Maria. 6. S. Giuseppe. 7. La Natività di s. Giovanni Battista. 8. Gli apostoli Pietro e Paolo. 9. Ognissanti. 10. La Commemorazione dei fedeli defunti. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Édith Momméja è consulente in risorse umane. Dopo una lunga attività nel mondo delle imprese, si è specializzata nell'accompagnamento psicologico personale e professionale per aiutare gli altri nella ricerca di senso.
Descrizione dell'opera
Con un linguaggio semplice e profondo, il vescovo conduce il lettore al punto centrale della sua riflessione: non siamo esseri in balìa del fato, un grumo di cellule senza forma, ma creature volute dall'amore di un Padre. Questo amore - filo rosso che percorre tutto il testo - è fuoco che riscalda e vivifica, luce che rischiara le tenebre, rivelazione luminosa della gloria di Dio.
Nello stesso tempo è un umanissimo Gesù che si manifesta, colui che rompe gli schemi sociali, che può parlare con la Samaritana a Sicar, accanto al pozzo, e che fa alla Cananea il complimento «più lusinghiero di tutto il Vangelo».
Questo consente di percepire il rabbi Gesù come colui che risveglia nel cuore la nostalgia dell'infinito e si pone accanto agli uomini per camminare con loro e aiutarlo a non cadere nell'ovvio del quotidiano.
Sommario
Prefazione (L. Rossi). I. TEMPO DI AVVENTO E DI NATALE. Tenetevi pronti: il Signore verrà. Cambiate strada: viene il re della pace. Rallegratevi: Dio viene a salvarci. Non temete: Dio è con noi. Dio parla umano agli uomini. A scuola dalla santa Famiglia. Maria: come noi, più di noi, tutta per noi. Dio si è fatto uomo: perché? Vedere il Bambino nei bambini. Gesù, il Figlio amato del Padre. II. TEMPO DI QUARESIMA E DI PASQUA. Messi alla prova come lui. Abbagliati dal suo volto. Dissetati dalla sua Parola. Illuminati dalla sua luce. Risuscitati dal suo pianto. Guardare la croce con il cuore del Padre. Il Risorto ci fa risorgere. Dalla paura alla fede. Dove possiamo incontrare il Risorto? Il Pastore perfetto. Il Padre ci basta. Il Paraclito: difensore e consolatore. Non un addio ma un invio. Lo Spirito anima la Chiesa. Dio: comunità d'amore. La sua mensa, la nostra messa. III. TEMPO ORDINARIO. La Chiesa dell'Agnello e della Colomba. Chiamati alla luce della vita nuova. Le otto vie della felicità. Cristiani: sale e luce. Legge nuova, nuovo cuore. Amare: disarmare il male. Perché vi affannate? Il Padre vi ama! Quando la fede è vera. Tutti chiamati, perfino i peccatori. Ricevere e donare misericordia. Non abbiate paura! Croce e morte o croce e amore? Ti rendo lode, Padre. Il regno di Dio è come un seme. Ora è l'ora della pazienza. Il regno di Dio: che tesoro! La fame del mondo. Quando la fede sfida la paura. Il vangelo è pane per tutti. Credere è non poter fare a meno di Cristo. La sconfessione di Pietro. L'unica legge: l'amore. Perdono: una misura smisurata. Dio è altro ed è sempre oltre. Fatti di vangelo, frutti d'amore. Il Regno è un dono, non un monopolio. Un invito a nozze. Pellegrini dell'Assoluto. Amore, nostra unica legge. Il discepolo: al dritto e alla rovescia. Degni di partecipare al banchetto nuziale. Il rischio della responsabilità. Saremo giudicati sull'amore.
Note sull'autore
FRANCESCO LAMBIASI,vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell'Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Presso le EDB ha pubblicato: L'autenticità storica dei Vangeli. Studio di criteriologia (21986); Lo Spirito Santo: mistero e presenza. Per una sintesi di pneumatologia,con Dario Vitali (2005); Vorrei pregare con la Bibbia. Lettera a Cristiana sulla lectio divina(32009); Mi presenti Gesù? Intervista a Marco primo narratore del Vangelo (22011); ABC della fede (22008), Figli nel Figlio. Novena di Natale (22007), Fare i cristiani. Alcuni aspetti della formazione alla vita cristiana (2011) e Sorpresi dalla gioia. I vangeli delle domeniche e delle feste. Anno C (2012).
Il volume raccoglie i commenti ai Vangeli festivi nati dall'esperienza pastorale e dalla predicazione di un biblista, parroco di un paese di diecimila abitanti. I commenti cercano di coniugare l'attenzione al testo originale greco dei Vangeli con i legami narrativi che uniscono le sequenze dei brani proposti nelle successive domeniche, in modo che l'omelia di una singola domenica non risulti un discorso a se stante, ma diventi parte di un più ampio contesto. I commenti non trascurano l'attualizzazione, che viene orientata alla concretezza della realtà ecclesiale, familiare e sociale di una parrocchia.
Oltre ai testi della domenica, il piano integrale dell'opera prevede il commento a Vangeli di ricorrenze liturgiche, in cui i parroci sono comunque chiamati a curare la predicazione, come l'intero Triduo pasquale, la messa di Natale della notte e del giorno, santo Stefano e il lunedì dell'Angelo, oltre alla celebrazione di matrimoni ed esequie.
Sommario
Tempo e liturgia. TEMPO DI AVVENTO. Introduzione liturgico-pastorale al tempo di Avvento. Tempo di Avvento. TEMPO DI NATALE. Introduzione al Tempo di Natale. Tempo di Natale. TEMPO DI QUARESIMA. Introduzione al tempo di Quaresima. Tempo di Quaresima. TRIDUO E CINQUANTINA PASQUALE. Introduzione al Triduo e Cinquantina pasquale. Triduo e Cinquantina pasquale. TEMPO ORDINARIO. Introduzione liturgico-pastorale al Tempo ordinario. Tempo ordinario. FESTE E SOLENNITÀ DURANTE L'ANNO LITURGICO.
Note sull'autore
CLAUDIO ARLETTI (1971), prete dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola, ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Docente di Introduzione alla Bibbia e Pentateuco all'ISSR Contardo Ferrini di Modena, collabora con le riviste Vita pastorale e Parola, Spirito e Vita. Ha pubblicato studi e ricerche bibliche in volumi con più autori.
"Dopo 'Alla ricerca del Volto (Anno A)' e 'In ascolto della Voce (Anno B)', concludo il trittico presentando 'Sulla via dell'Incontro (Anno C)'. Ho voluto chiudere con il motivo della via, non solo perché è un importante tema lucano (il Vangelo dell'anno) e, più in generale, storico-salvifico (dal viaggio di Abramo a quello di Israele nel deserto), ma soprattutto perché evoca la condizione umana, la via che l'uomo percorre dall'uscita del ventre materno fino al compimento. Questi commenti sono stati scritti nella consapevolezza che Dio si trova, e ci trova, proprio su quelle vie dove noi 'giusti' non oseremmo mai pensarlo" (dalla Prefazione). Con linguaggio semplice e di grande scorrevolezza, i commenti festivi di don Grilli accompagnano il lettore passo passo dentro il messaggio che la Parola di Dio di quella giornata propone. Si tratta di una lettura sapienziale e spirituale dei testi, che utilizza l'esegesi per avvicinare i fedeli ai contenuti. Ogni commento prende avvio da una sintesi iniziale che enuncia i principali temi successivamente sviluppati, offrendo piste anche per ulteriori approfondimenti.
A diciotto anni dalla prima pubblicazione e a poco più di vent'anni dalla morte di don Giovanni Buzzoni, vengono riproposte le omelie da lui tenute come canonico teologo durante la messa di mezzogiorno nel duomo di Ravenna. Si tratta di testi di ispirazione patristica che l'autore propone alla comunità cristiana, seguendo il percorso dei quattro Vangeli e secondo le letture che scandiscono l'anno liturgico. Riflessioni rivolte all'uomo di oggi, formulate con taglio sapienziale. "In ogni pagina che don Buzzoni scrive emerge il coinvolgimento tra il messaggio evangelico e la coscienza che responsabilizza ogni uomo nell'amore verso Dio e il prossimo. Questa è saggezza, ciò che nell'antica tradizione dei Padri viene chiamata 'sapienza'" (dall'Introduzione di p. Benedetto Calati)
Seguendo la scansione del calendario liturgico, dal tempo di Avvento al Natale, dalla Quaresima alla Pasqua e alle feste che da essa scaturiscono, fino al tempo Ordinario, l'autore propone delle riflessioni sui Vangeli festivi dell'anno liturgico C, per orientare quanti desiderano fare della Parola la guida del proprio cammino. "Non posso non riconoscere che quelle che il vescovo Francesco ci consegna sono pagine di rara bellezza e di intrigante originalità. Con non comune bravura, mons. Lambiasi è riuscito a metterci in mano un testo, il cui taglio espositivo è una combinazione armoniosa di acume teologico, sensibilità pastorale, attenzione alle res novae di questo nostro tempo. L'autore riesce a gettare ponti tra la Parola dei brani domenicali del Vangelo e le vicende che quotidianamente toccano, e talvolta scombussolano, la nostra condizione umana" (dalla Prefazione). La lettura dei commenti è uno strumento per lasciarsi sorprendere dalla gioia, che scaturisce dall'incontro personale con Cristo. Prefazione di Stefano Zamagni.
Nell'attesa di vedere Dio faccia a faccia, il compito del credente è quello di ascolate la sua Voce. L'esperienza di Israele sul monte Horeb fu un'esperienza di ascolto: "il Signore vi parlò dal fuoco; voi udivate il suono delle parole, ma non vedevate alcuna figura; vi era soltanto una voce" (Dt 4,12). Soltanto una Voce è data al popolo che cerca il suo Dio. E anche quando Gesù fu trasfigurato sul monte, davanti ai suoi tre discepoli, "dalla nube venne una Voce: "Questi è il mio Figlio, il diletto, ascoltatelo" (Mc 9,7). Dal contesto risulta chiaro che i discepoli avevano difficoltà ad ascoltare, perché nelle loro orecchie risuonava l'annuncio della croce, ripetuto tre volte: un messaggio difficile da assimilare.
Ascoltare è arduo: quasi sempre ascoltiamo distrattamente, impazientemente, a mezz'orecchio…senza pensare che "ascoltare può essere un servizio ben più grande che parlare" (Bonhoeffer). L'autore si augura che questi commenti alla Parola possano aiutare i lettori a entrare nell'imperscrutabile mistero di Colui che "ci guida con la sua voce e ci educa col suo silenzio! (S. Kierkegaard).
Rifuggendo da due pericoli insiti nella predicazione in occasione delle esequie - un commento asettico o al contrario l'elogio funebre -, l'autore mostra come la parola di Dio sia ricca di spunti che offrono un annuncio di fede attento al dolore. Il volume si apre con una breve riflessione sul dramma umano della morte alla luce dell'esperienza di alcuni scrittori moderni e del magistero della Chiesa, in particolare di Benedetto XVI. Viene poi illustrato il significato pasquale dei segni propri del rito esequiale: l'acqua benedetta, l'incenso, il cero pasquale, il colore viola dei paramenti liturgici. Il cuore del testo è costituito da alcune proposte di omelie in relazione alle diverse circostanze in cui si può verificare l'evento della morte. Esse costituiscono un tentativo di proclamare, anche nella predicazione, il mistero della risurrezione di Cristo, fonte della nostra risurrezione. Seguono una riflessione esegetico-spirituale su L'eterno riposo, preghiera squisitamente pasquale, e un piccolo Glossario che spiega i termini relativi alla morte cristiana e alla liturgia esequiale. In chiusura è proposta la testimonianza di una giovane donna, la beata Elisabetta della Trinità, la quale di fronte allo strazio di una malattia devastante è riuscita a fondere, con sorprendente armonia, un'eccezionale esperienza mistica e una piena sensibilità umana.