Il testo raccoglie le riflessioni sul tema della cura e della responsabilità delle donne nella Chiesa e nella società tenute nel corso del XLII Convegno Bachelet (Roma, 11-12 febbraio 2022), a partire da Armida Barelli, fondatrice della Gioventù femminile di Azione cattolica.
Numero speciale
Nel cuore dell'epoca post-pandemia che sta cominciando, 40 sfide che decideranno il futuro della fede e dell'umanesimo.
Il contagio epidemico di questi mesi che è anche tempo di altri “contagi”: di relazioni e connessioni ritrovate nel distanziamento forzato e accompagnate da una speranza che affiora. Una sfida che ci interpella, spingendoci a guardare avanti, a pensare a un futuro in cui ripartire dalle priorità che abbiamo scoperto e a non smarrire il senso di comunità che abbiamo maturato. In questo Quaderno di «Dialoghi» una riflessione a più voci che restituisce la situazione che stiamo vivendo, vista con occhi e mente pensosi ma carichi di prospettive.
Due webinar sono stati realizzati in queste settimane, dando vita un confronto stimolante. Se li hai persi o vuoi riascoltarli li trovi qui
“Dialoghi sulla fede” https://youtu.be/4wanOA_OTy0
“Dialoghi sulla città” https://youtu.be/d3HUhaEU1Xw
Nel libro si ritrovano i fili di un percorso intellettuale che, nell'arco di non poco tempo, ha contribuito a disegnare per i lettori di «Dialoghi» una mappa utile ad orientarsi in mezzo alle grandi questioni. L'Autore propone un attenta lettura degli eventi contemporanei alla ricerca del bandolo della matassa, senza mai la pretesa di chiudere il discorso intorno ad esso; anzi, cerca ulteriori strade di approfondimento, confronto, dialogo, sporgendosi verso altre culture, altri modi di pensare l'uomo e la storia. Così, la rivista diretta da Grassi per alcuni anni non fa accademia attorno agli eventi ma cerca di capire, con il contributo di altri, come starvi dentro assumendosi la responsabilità di abitarli in maniera significativa.
Il Quaderno vorrebbe aiutare a superare alcune resistenze; si pensa infatti di offrire alla riflessione civile ed ecclesiale uno stimolo alla consapevolezza che, quando si tratta della vita ecclesiale e civile, sempre res nostra agitur. Per questo si dovrebbe riprendere l'antico brocardo, la massima giuridica, che anche il papa richiama: "quello che riguarda tutti da tutti deve essere trattato", senza deleghe che gradualmente possono preparare forme autoritarie dell'esercizio del potere, fuori e dentro la Chiesa. Libertà di parola per tutti, ma in vista della costruzione di una società e di una Chiesa in cui ci sia posto per tutti.
Il testo raccoglie numerosi ed importanti contributi, che inquadrano problemi, risorse e nuove prospettive dei mondi scolastico e universitario, entrambi fortemente sollecitati dai processi di trasformazione indotti dai fenomeni connessi alla globalizzazione, allo sviluppo scientifico e tecnologico, alla convivenza in una società sempre più "plurale". Scuola e università, tuttavia, ciascuna secondo le proprie specificità, devono saper promuovere progetti formativi capaci d'integrare patrimonio storico-culturale e istanze dell'oggi, in una prospettiva volta a maturare nelle giovani generazioni conoscenze, competenze e senso di responsabilità.
I testi che compongono questo Quaderno si propongono di analizzare il rapporto tra democrazia, partecipazione e comunicazione politica ai tempi di internet e dei social media. Il loro scopo è fare il punto sullo stato della democrazia in Italia sub specie communicationis, nella consapevolezza che i modelli democratici che la scienza politica elabora si realizzano non solo nelle istituzioni e nei loro regolamenti, ma anche nell'agone pubblico fatto di linguaggi, retoriche, narrazioni e immagini: fatto, cioè, di simboli mediati all'interno di processi e relazioni sociali tra i diversi attori coinvolti e attraverso specifiche tecnologie dell'informazione e della ocmunicaiozne più o meno in grado di abilitarli.
Nel 2001, raccogliendo l'eredità di due testate storiche dell'Azione cattolica - «Orientamenti sociali» e «Presenza pastorale» - è nata la rivista «Dialoghi». Espressione del nuovo Progetto culturale promosso dalla Chiesa italiana a partire dalla metà degli anni Novanta, in questi dieci anni la rivista si è presentata come uno strumento importante per la comprensione e l'analisi delle profonde trasformazioni del panorama politico, sociale, culturale ed ecclesiale, segnalando e approfondendo la rilevanza cruciale della questione antropologica.
La selezione di testi proposta in questo volume - che mette insieme molte firme eccellenti della cultura italiana ed europea - suggerisce un percorso di lettura che è anche un esercizio di discernimento e di progettualità per il nostro tempo.
Seguendo una logica di approfondimento, tesa a sviluppare quanto emerso e offerto con il primo volume della collana Quaderni di Dialoghi, si è inteso declinare il tema del "Bene comune" in direzione teologico-pastorale, ricollegandolo all'impegno per il "discernimento comunitario" ribadito in occasione del Convegno Ecclesiale di Verona.
Si tratta di un primo tentativo di connettere in uno sguardo d'insieme la dimensione civile e la dimensione ecclesiale, soffermandosi sulla necessità di un'attenta lettura sapienziale comunitaria della realtà; è questo il solco tracciato dai 140 anni di storia dell'Azione Cattolica Italiana, una storia intessuta della capacità di analizzare in profondità il proprio tempo, per poter offrire di stagione in stagione percorsi di partecipazione civile "degni del Vangelo".
Con il terzo volume della collana Quaderni di Dialoghi, l'Azione Cattolica Italiana, attraverso il Centro Studi nazionale, propone un'ulteriore occasione di approfondimento sulla "questione antropologica", a partire dai materiali e dalle riflessioni emersi dal seminario nazionale «Vocazione umana: un cammino comune?» tenutosi a Roma il 18 ottobre 2008, con la partecipazione dei Consigli scientifici degli Istituti «Vittorio Bachelet», «Paolo VI», «Giuseppe Toniolo» e della rivista «Dialoghi». Il terzo Quaderno ospita gli interventi tematici del seminario, presentati dal professor Luigi Alici e dal professor Luigi Alfieri; a questi si affiancano una serie di studi coordinati, che tengono conto sia del contributo dei relatori del seminario, sia dei diversi temi e delle sollecitazioni emerse nel corso del dibattito.
Voci autorevoli mettono insieme le loro riflessioni sulla costruzione del bene comune e i valori non negoziabili in una società post-secolare. Cosa sono i valori "non negoziabili"? Cos'è il bene comune? Non certo la somma di beni individuali. Sono i valori non negoziabili, infatti, che definiscono il bene comune come un "bene integrale", che riguarda tutto l'uomo e tutti gli uomini, senza possibilità di compromesso o scambio. Chiesa e Organismi Internazionali devono rimettere al centro della loro riflessione proprio il bene comune, cioè "l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente" (GS, 26).