«Perché a 50 anni, nel momento in cui una persona può gestire nel modo migliore la propria vita, si sperimentano in modo tanto acuto le ansie del proprio tempo? Perché la sensazione di aver donato il meglio di se stessi a un ideale sembra esigere un sacrificio troppo grande?» (dall'Introduzione). Da esperto formatore, specialista delle problematiche della mezza età, l'autore offre uno strumento dedicato ai consacrati quale aiuto per affrontare questioni psicologiche, esistenziali e spirituali che si agitano dentro di loro e favorire percorsi di soluzione.
JAVIER GARRIDO, religioso francescano, licenziato in filosofia e in teologia all'Università di Friburgo (Svizzera), ha approfondito soprattutto lo studio della spiritualità cristiana, con particolare riferimento ai temi francescani; si dedica alla pastorale degli adulti, con particolare cura all'accompagnamento personale. Tra le sue numerose pubblicazioni sul tema ricordiamo: Adulto y cristiano (1989); Una espiritualidad para hoy (31990) Educación y personalización (1991). Nella stessa collana EDB ha pubblicato La relazione affettiva con Dio (2008), Rileggere la propria storia. Le età della vita e le loro crisi (2009) e Personalizzare. Un modo per formare alla vita religiosa (2010).
Descrizione dell'opera
Con i termini «personalizzare» e «personalizzazione» l'autore propone un modello nuovo di educazione e di evangelizzazione. Per chiarirne il senso, pone i due termini in rapporto dialettico con «assimilare» e «assimilazione», ovvero con lo schema formativo impostato su un processo in cui il soggetto da formare deve 'rendersi simile' a un modello già definito in precedenza e da trasferire nella propria vita. A tale impostazione egli oppone il modello che «personalizza» lo schema formativo, perché è attento allo specifico individuale del soggetto in formazione. Dall'imitazione di un modello alla cura dell'individualità unica, dall'assimilazione di un ideale dato alla costruzione in prima persona dell'ideale.
Garrido ha dedicato vari anni al perfezionamento di questo modello teorico-pratico. Esso nasce dalla preoccupazione di accettare le sfide che si pongono oggi rispetto alla vita religiosa e all'evangelizzazione, come per esempio la necessità di integrare fede, autonomia personale e scienze umane.
Il quaderno alterna l'esposizione dei temi a spunti di riflessione, utilizzabili sia a livello personale che per incontri comunitari.
Sommario
Presentazione. I. Assimilazione e personalizzazione. II. Chiavi di personalizzazione. III. Cornice concettuale. IV. Dinamica di trasformazione. V. Pedagogia simultanea. VI. Il giovane di oggi.
Note sull'autore
Javier Garrido, religioso francescano, licenziato in filosofia e in teologia all'Università di Friburgo (Svizzera), ha approfondito soprattutto lo studio della spiritualità cristiana, con particolare riferimento ai temi francescani; si dedica alla pastorale degli adulti, curando seriamente l'accompagnamento personale. Tra le sue numerose pubblicazioni sul tema ricordiamo: Adulto y cristiano (1989); Una espiritualidad para hoy (31990) Educación y personalización (1991). Nella stessa collana EDB ha pubblicato La relazione affettiva con Dio (2008) e Rileggere la propria storia. Le età della vita e le loro crisi (2009).
Descrizione dell'opera
La vita religiosa tra i venticinque e i quarant'anni è caratterizzata da due distinti momenti: il primo, dai venticinque ai trent'anni, identificabile con la tappa di formazione, abbraccia il tempo dalla prima professione alla professione perpetua o solenne. Il secondo è costituito dal decennio successivo: un tempo molto fecondo e carico di sfide, talora segnato anche da crisi, da studiare con attenzione.
L'autrice affronta il tema stimolando la riflessione attraverso uno stile narrativo. Dopo un'acuta analisi degli spazi nei quali il giovane religioso o la giovane religiosa sono chiamati a dare forma alla propria identità, passa a indagare le fasi che la persona dovrà superare nel proprio cammino verso la maturità.
La stretta connessione tra dimensione psicologica, riferimento alla vita pratica e attenzione al dato istituzionale rende il percorso particolarmente convincente e prezioso.
Sommario
Presentazione. Introduzione. I. Gli spazi. 1. L'importanza narrativa dello spazio come ambito vitale. 2. Dagli spazi dati agli spazi scelti. II. I protagonisti. 1. Dall'affermazione di sé all'affermazione del carisma. III. Le azioni significative. 1. Le azioni significative dai venticinque ai trent'anni. 2. Le azioni significative dai trent'anni ai quaranta. Conclusione. Bibliografia. Ritiro di quaresima. «Riconciliazione, dono di Dio e fonte di vita nuova» (M. José Arana scj). Celebriamo la riconciliazione. Materiali che potranno aiutare durante il ritiro.
Note sull'autrice
Mercedes Navarro, mercedaria della carità, è teologa, esegeta e psicologa. È molto vicina a religiose e religiosi impegnati nell'insegnamento e nell'educazione dei giovani in vari centri universitari, e da questo contesto trae riflessioni ricche d'interesse per una visione interdisciplinare della vita religiosa. Dalla sua vasta bibliografia citiamo solo alcuni titoli inerenti al tema: «La vida religiosa apostólica vivida desde las mujeres: una narración paradójica», in Boletín UISG, 95,1994, 33-44; «Celibado (por el Reino)», in 10 palabras sobre la vida consagrada, Verbo Divino, Estella (Navarra) 1997; Las siete palabras de Mercedes Navarro, PPC, Madrid 1996
Descrizione dell'opera
«Che cosa succede a 20-25 anni, quando ci si scontra con una realtà che non risponde agli ideali dell'adolescenza, quelli che hanno fatto nascere la vocazione? E a 35 anni, quando le molteplici responsabilità e i molti interessi della vita rendono la relazione con Dio assai complicata? Perché a 50 anni, senza sapere come, la fede in Dio e il ringraziamento confortano il cuore? Perché a 70 anni spesso ci si rifugia in un caldo nido e si vuole solo essere lasciati in pace?» (dalla Presentazione).
A tali problematiche, che si succedono lungo l'esistenza di una consacrata o di un consacrato, non è possibile rispondere ricorrendo esclusivamente a classificazioni morali o religiose. Il volume affronta la questione dei cicli della vita a partire da una prospettiva di spiritualità 'interdisciplinare', che tiene conto di problematica psicologica, drammaticità esistenziale e storia della salvezza.
Sommario
Presentazione. Tema I. Rileggere la propria storia. 1. Rileggere la propria storia. 2. Il senso della vita. 3. Immagine reale di sé. 4. Responsabilità. 5. Relazioni. 6. Dio. Tema II. Descrizione. 1. Il modello di Erikson. 2. Il modello di Carl G. Jung. 3. Il modello delle crisi esistenziali. Tema III. Drammaticità. 1. Densità antropologica del tempo. 2. Le fonti e gli ambiti di tensione. 3. Al di là dell'età. Tema IV. Età della vita e processo spirituale. 1. La conversione ha a che fare con la ricerca di identità? 2. Quando avviene l'esperienza fondante? 3. Perché è così difficile l'unificazione spirituale? 4. Perché non si cresce senza soffrire? 5. La sottomissione all'obbedienza ha a che fare con l'obbedienza mistica? Tema V. Rinascere e peregrinare. 1. Vivere pienamente. 2. Nulla è perduto. 3. Il bambino interiore. 4. Peccato e resistenze. 5. Il Dio più grande. 6. La vita procede dall'interno. 7. Tempo ed eternità. Contemplazione. Giornata di ritiro per l'Avvento (M. José Arana).
Note sull'autore
Javier Garrido, religioso francescano, licenziato in filosofia e in teologia all'Università di Friburgo (Svizzera), ha approfondito soprattutto lo studio della spiritualità cristiana, con particolare riferimento ai temi francescani; si dedica alla pastorale degli adulti, curando seriamente l'accompagnamento personale. Tra le sue numerose pubblicazioni: Una espiritualidad para hoy; Ni santo ni mediocre; Proceso humano y gracia de Dios; Para comprender la personalización; El camino de Jesús. Con le EDB ha pubblicato, in questa collana, La relazione affettiva con Dio (2008).
Descrizione dell'opera
La vita cristiana richiede un atteggiamento di continuo discernimento. L’accompagnamento della persona in cammino o in difficoltà non può essere quindi soltanto psicologico, ma deve riguardare anche l’aspetto spirituale.
Il testo offre contenuti di psicologia pastorale, utili per l’accompagnamento nella vita quotidiana. È frutto dell’esperienza sul campo dell’autrice, che ha indagato con successo nuove piste per illuminare la finalità dell’accompagnamento, la prospettiva da cui si accompagna e i criteri che aiutano il come. Fornisce inoltre utilissimi suggerimenti pratici.
Sommario
Introduzione. I. Contesto e quadro dell’accompagnamento. 1. Il punto di partenza: alcune percezioni su come si vive e si pensa l’accompagnamento. 2. Errori frequenti e condizioni di possibilità. II. Quadro teorico. 3. Un modo di intendere l’accompagnamento nella vita quotidiana. Definizione del concetto. 4. Chiavi per l’accompagnamento: la prospettiva integrale dell’accompagnamento nella vita quotidiana. III. Suggerimenti pratici. 5. Lavorare sui contenuti nel colloquio di accompagnamento. 6. Bagaglio necessario all’accompagnatore. Appendice. 7. Frammenti d’esperienza: l’accompagnamento di Antonio. Bibliografia.
Note sull'autrice
Lola Arrieta è religiosa carmelitana. Docente di psicologia alla Pontificia Università di Salamanca, insegna anche all’Istituto teologico di vita religiosa di Vitoria (Spagna). Ha dedicato tutta la vita all’accompagnamento delle persone in prospettiva vocazionale e alla formazione dei formatori. Numerose sono le sue opere di psicologia della vita religiosa; presso le EDB ha pubblicato Convivere con l’affettività (2007).
Le riflessioni dell’autore offrono materiale di discernimento sull’importante tema della relazione affettiva con Dio. Esse si focalizzano sugli aspetti pedagogici, con l’intento di fare sintesi tra spiritualità e psicologia. L’obiettivo è quello di fornire indicazioni utili sia per la formazione di gruppo, sia nell’accompagnamento spirituale.
Il taglio interdisciplinare non va a scapito della spiritualità, che anzi è ben presente nella trattazione, anche con esemplificazioni storiche. Un posto particolare viene riconosciuto alla lettura della Parola come luogo di discernimento.
Ogni capitolo è articolato in due parti: esposizione del tema e schemi di verifica per il lavoro personale e di gruppo.
Sommario
Presentazione. Tema 1: Prospettiva generale.. Tema 2: Presupposti della relazione con Dio. Tema 3: Affettività configurata. Tema 4: Il desiderio religioso. Tema 5: Affettività teologale. Tema 6: La Parola nella relazione affettiva con Dio.
Note sull'autore
Javier Garrido, religioso francescano, licenziato in filosofia e in teologia all’Università di Friburgo (Svizzera), ha approfondito soprattutto lo studio della spiritualità cristiana, con particolare riferimento ai temi francescani; si dedica alla pastorale degli adulti, curando seriamente l’accompagnamento personale. Tra le sue numerose pubblicazioni: Una espiritualidad para hoy; Ni santo ni mediocre; Proceso humano y gracia de Dios; Para comprender la personalización; El camino de Jesús.
Descrizione dell'opera
L’affettività e la sessualità hanno conosciuto una rivoluzione profonda nell’epoca attuale e questo fenomeno tocca anche la vita religiosa. Il testo affronta la non facile questione di come l’affettività debba essere vissuta in tale contesto.
Grazie alla sua vasta esperienza di accompagnamento di persone e comunità, di formazione e di educazione in ambienti complessi, l’autrice offre una visione realistica del vissuto su questo tema, di cosa si pensi e di come sia possibile per religiose e religiosi convivere con l’affettività al giorno d’oggi.
Il suo percorso parte dall’osservazione della realtà e si avvale di utili schemi di riflessione e dialogo per il lavoro di gruppo, miranti ad aiutare le persone ad assumere in modo responsabile il cammino di maturazione verso l’amore.
Sommario
1. Sull’affettività. 2. Familiarizziamo con l’affettività. 3. La dimensione psicologica dell’affettività. 4. La dimensione psico-sociale dell’affettività/sessualità. 5. La dimensione esistenziale/religiosa dell’affettività. Bibliografia.
Note sull'autrice
Lola Arrieta è religiosa carmelitana. Docente di psicologia alla Pontificia Università di Salamanca, insegna anche all’Istituto teologico di vita religiosa di Vitoria (Spagna). Ha dedicato tutta la vita all’accompagnamento delle persone in prospettiva vocazionale e alla formazione dei formatori. Numerose sono le sue pubblicazioni di psicologia della vita religiosa.
Descrizione dell'opera
«Nella nostra cultura religiosa, siamo stati educati al moralismo. [...] Sentirsi colpevoli o colpevolizzare gli altri costituisce un grande impedimento per la comunicazione. Dobbiamo abbandonare questa prospettiva moralistica per imparare ad analizzare i meccanismi psicologici e sociali che intervengono nella creazione dei conflitti umani» (dall’Introduzione).
L’autore, che aveva precedentemente affrontato il tema della maturazione del soggetto nel volume La crescita personale nella comunità. Schemi per un dialogo comunitario, accosta ora la spinosa problematica del conflitto. Indagare che cosa accade quando ci si sente vittime dell’incomprensione e dell’egoismo dei propri confratelli è importante per relativizzare i sentimenti negativi, superarli in fretta, recuperare la pace interiore e imparare a vivere meglio le situazioni conflittuali future.
Il volume aiuta ad analizzare la situazione di conflitto (prima parte), ponendosi specificatamente nella prospettiva dei singoli (seconda parte) e del gruppo (terza parte), per concludere esaminando anche le dinamiche che intercorrono tra gruppi diversi (quarta parte). Lungo l’intero percorso, l’autore si avvale di utili test ed esercitazioni.
Sommario
Introduzione. I. La diagnosi della situazione. II. Prospettiva interpersonale nell’analisi dei conflitti. III. Prospettiva di gruppo nell’analisi e nella risoluzione dei conflitti. IV. I conflitti tra i gruppi. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Sabino Ayestarán, francescano, è laureato in psicologia all’Università di Lovanio (1965) e ha conseguito il dottorato in psicologia alla Pontificia Università di Salamanca (1980). È docente di psicologia nella Scuola di lavoro sociale di San Sebastián (1972-1975), alla Pontificia Università di Salamanca (1976-1980) e all’Università dei Paesi Baschi (dal 1981). Psicologo di professione, la sua ricerca è incentrata sulle dinamiche dei gruppi umani. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: El grupo como construcción social, Barcelona 1995; Manual de Psicoterapia de grupo, Salamanca 1980 e, presso le EDB, La crescita personale nella comunità. Schemi per un dialogo comunitario (2006) che costituisce la premessa al volume qui presentato.
Non diversamente dagli altri gruppi umani, le comunità religiose rispondono alle leggi che regolano i rapporti tra individui e comunità. Nel descrivere tali rapporti gli studi più recenti hanno superato l’opposizione tra il polo individuale e quello collettivo, per affermarne il carattere psicosociale: i rapporti vengono costruiti dalla comunità nell’interazione sociale; la responsabilità personale non viene esclusa, ma occorre collocarla in un contesto sociale.
Il volume aiuta a integrare la maturazione personale (prima parte) nella costruzione della comunità religiosa (seconda parte), per giungere a definire il funzionamento della comunità (terza parte), avvalendosi di utili test ed esercitazioni.
Sommario
Introduzione. 1. Il processo di maturazione personale. 2. La costruzione della comunità religiosa. 3. Analisi del funzionamento delle comunità. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Sabino Ayestarán, francescano, è laureato in psicologia all’Università di Lovanio (1965), dottorato in psicologia alla Pontificia Università di Salamanca (1980). Docente di psicologia nella Scuola di lavoro sociale di San Sebastián (1972-1975), alla Pontificia Università di Salamanca (1976-1980) e all’Università dei Paesi Baschi (dal 1981). Psicologo di professione, la sua ricerca è incentrata sulle dinamiche dei gruppi umani. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: El grupo como construcción social, Barcelona 1995; Manual de Psicoterapia de grupo, Salamanca 1980.
«L’amore non può esistere senza la comunicazione. Migliorare la qualità della nostra comunicazione significa migliorare la natura e la qualità del nostro amore» (dall’Introduzione).
Le pagine offerte dall’autrice, esperta in comunicazione, si concentrano sul binomio comunicazione-amore, con l’obiettivo di accrescere la capacità di dialogo all’interno delle comunità religiose. E questo non soltanto per rendere più soddisfacente la vita dei soggetti coinvolti, ma anche per la testimonianza che essi sono chiamati a portare per esplicita indicazione di Gesù: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35).
Se nelle comunità viene meno la comunicazione, queste non saranno altro che gruppi di uomini o donne residenti sotto lo stesso tetto e che forse condividono il lavoro e le spese, mentre la loro prospettiva deve essere quella di divenire un’unità fisica, spirituale e psicologica, con specifiche caratteristiche di fratellanza, amicizia e accoglienza, acquisite attraverso la continua cura della comunicazione tra i propri membri.
Al fine di tradurre in esperienza il percorso proposto dal volume, ogni capitolo è corredato di un’esercitazione, da svolgere dapprima individualmente e poi in gruppo.
Sommario
Introduzione. 1. Una prima definizione. 2. Il dialogo con me stesso. 3. La comunicazione nella vita comunitaria. 4. Solitudine. Comunità. Solidarietà. 5. Chiudersi alla comunicazione: scegliere il non essere. 6. Vivere il sacramento dell’amicizia. Conclusione. Bibliografia. Segni per l’animazione comunitaria.
Note sull'autrice
Maite Melendo, nata a Madrid e formata negli Stati Uniti, è psicoterapeuta. Tiene numerosi corsi sulla comunicazione interpersonale e le tecniche di ascolto. Tra le sue opere ricordiamo: Comunicación e integración personal (1985); En tu centro: el Eneagrama (1995); Soledad acompañada (1995); Vivir de verdad (1996); La escucha (2001).
Descrizione dell’opera
Il volume inaugura la collana «Quaderni di formazione permanente», di carattere interdisciplinare, che propone strumenti volti a fornire un aiuto teorico-pratico per la riflessione e il discernimento comunitario sulle problematiche della vita religiosa.
Con l’espressione “progetto personale” non si intende qui il tracciare un sistema di comportamento, tuttavia una persona senza progetto è un’esistenza alla deriva. Il progetto personale, da un punto di vista antropologico, è volontà di autenticità con sé stessi: è autoconoscenza e discernimento per potersi aprire a ciò che uno sceglie di essere: è un invito a prendere con fermezza il timone della propria libertà e a spiegare il cuore al vento dello Spirito che attrae verso la sua pienezza.
Le riflessioni del quaderno offrono un aiuto per costruire un itinerario che porti a definire un progetto personale. Concretamente il quaderno presenta: un’idea interdisciplinare del progetto personale; una descrizione delle diverse dimensioni della persona che devono essere contemplate nel progetto personale; alcuni questionari per orientare il discernimento; una semplice tecnica per dar forma definitiva al progetto.
Note sull’autore
JUAN MARI ILARDUIA è professore di antropologia e di filosofia della religione alla Facoltà di teologia di Vitoria-Gasteiz (Paesi Baschi) e di teologia della vita consacrata all’Istituto di vita religiosa di Vitoria. Da alcuni anni accompagna le comunità religiose nell’elaborazione dei progetti personale e comunitario. Frutto di questo lavoro è la collana «Quaderni di formazione permanente», che in Spagna ha riscosso notevole successo per l’impostazione concreta e il linguaggio diretto. Il progetto personale è tradotto sulla 4a edizione spagnola (titolo originale: El proyecto personal. Como voluntad de autenticidad).
Il volume è il secondo della collana «Quaderni di formazione permanente», di carattere interdisciplinare, che propone strumenti volti a fornire un aiuto teorico-pratico per la riflessione e il discernimento comunitario sulle problematiche della vita religiosa.
Una fraternità è in grado di migliorare i rapporti al proprio interno solo se riesce a suscitare dinamiche di crescita e di appartenenza, a partire da un progetto condiviso. Il progetto comunitario diviene uno strumento per aiutare a costruire la fraternità e giungere all’incontro di comunione, in cui i fratelli si accolgono l’un l’altro ai livelli più profondi. Ma, nella pratica, cosa accade? I progetti non si riducono spesso a semplici programmazioni dei compiti e degli orari comunitari? Il volume invita a una revisione dei progetti, svela le deviazioni più frequenti osservate nell’elaborazione di essi, offre criteri e tracce metodologiche pratiche per renderli strumenti efficienti di animazione comunitaria.
Note sull'autore
Juan Mari Ilarduia è professore di antropologia e di filosofia della religione alla Facoltà di teologia di Vitoria-Gasteiz (Paesi Baschi) e di teologia della vita consacrata all’Istituto di vita religiosa di Vitoria. Da alcuni anni accompagna le comunità religiose nell’elaborazione dei progetti personali e comunitari. Frutto di questo lavoro è la collana «Quaderni di formazione permanente», che in Spagna ha riscosso notevole successo per l’impostazione concreta e il linguaggio diretto. Il progetto comunitario è tradotto sulla 2a edizione spagnola. Le EDB hanno già pubblicato Il progetto personale. Ricerca di autenticità (2003).