Con questa lettera aperta l'autore propone un Giubileo possibile. Un invito a restare nei propri paesi, a non programmare manifestazioni spettacolari a Roma, a prestare attenzione al prossimo e a solidarizzare con i poveri.
La ricorrenza dei centocinquanta anni dall'unità d'Italia deve essere intesa come una forte sollecitazione ad una critica ponderata del Risorgimento che possa coglierne per intero l'essenza storica. Ci si deve sentire indotti a produrre un'analisi non essenzialmente storiografica, ma piuttosto culturale tesa a porre in chiaro il tratto cruciale delle fattualità storiche risorgimentali. Se così non si facesse, si rischierebbe seriamente di perdere un'occasione propizia e ridurre di molto la rilevanza della contingenza celebrativa. Si tratta di osservare il rilievo morale di un processo ideale ed insieme politico che aveva saldato le istanze di giustizia e di libertà in un solido nodo, reso ancor più consistente dalla ferrea volontà, intellettuale e pratica, di intuire e definire il senso dell'accordo tra emancipazione e liberazione. In questo fascio sublime di idee e di azioni si connota il profilo etico-politico del Risorgimento e tutta la sua prospettiva rivoluzionaria
La lucida interpretazione di un autorevole testimone del nostro tempo: l'Arcivescovo di Genova e presidente della CEI, Cardinale Angelo Bagnasco. L'emergenza educativa dei nostri tempi è un imperativo morale, a seguito della proliferazione dei non-luoghi - come afferma Bagnasco - e della diffusione dei modelli individualistici che allontanano le persone le une dalle altre. Ne deriva la necessità di porre al centro della nostra vita sociale la questione educativa e il percorso della crescita della persona e della sua istruzione.
"È dawero bella e viva", commenta Oscar Luigi Scalfaro nell'introduzione al volume, questa lettera sulla Costituzione che Mattia Stella, presidente dell'associazione "Giovani per la Costituzione" scrive con amore al nonno. "Viene - prosegue Scalfaro - questa grande Carta, proprio dalla generazione del nonno che soffrì la dittatura, si ribellò e proclamò la libertà e la democrazia. I padri scrissero la Carta, sta alle generazioni di oggi viverla e aiutare altri a conoscerla e viverla". Mattia Stella, con una prosa scorrevole che si legge tutta d'un fiato, in un colloquio serrato con il nonno, ci fa conoscere la Costituzione italiana, con le sue affermazioni illuminanti e rassicuranti, e propone un confronto con la realtà attuale che disattende molti dei dettati costituzionali. Svolgendo un tema dopo l'altro con rapidità e con un linguaggio semplice e chiaro "Lettera al nonno sulla Costituzione" è un invito ad acquisire la consapevolezza dei propri diritti e doveri di cittadino e a lavorare tutti perché la democrazia sia viva e vera.
Salvatore Natoli è da sempre attento agli interrogativi più urgenti del presente. La felicità, per dirla con le sue stesse parole, è un "tema d'esistenza, anzi, per usare una formula cara agli antichi, è il fine stesso della vita". "L'attimo fuggente e la stabilità del bene" è una riflessione sulla dinamica di fondo che caratterizza la felicità e i suoi molti modi di manifestarsi: la beatitudine, la serenità, la gioia. La felicità, dunque, non sta solo nell'attimo, nell'acme cui perveniamo, ma nell'appartenere a essa. La felicità è piacere d'esistere, fecondità. È espressione della vita che vuole se stessa e che trova compimento nella sua stessa realizzazione: nelle vite riuscite. Per questo la felicità, come dice Nietzsche, non risiede tanto nella sazietà, ma nella gloria della vittoria, per questo ha la forza di rinvenire perfino sopra e oltre il dolore. In questo senso essa è frutto di virtù. Non è perciò solo un mero transitare, un sentimento labile, ma è un bene stabile. Coincide, infatti, con la capacità di trasformare gli ostacoli in sfide, di generare a ogni momento il bene e di fruirne. La felicità è il sì incondizionato alla vita. Il volume contiene la "Lettera a Meneceo sulla felicità" di Epicuro.
A dieci anni dall'Enciclica "Mulieris dignitatem", prima enciclica interamente dedicata da un Papa alla questione femminile, questo volume, una coedizione con l'Editrice Esperienze, intende evidenziare il filo conduttore che lega i diversi interventi del Pontefice sulla donna. E' la donna la principale artefice di quella "civiltà dell'amore" che l'attuale Papa sogna per il terzo millennio, sollecitando tutti i paesi ad adoperarsi perché un così ambizioso obiettivo non resti pura utopia.