Lo spirito di Messalina, le ombre che frequentano le catacombe cristiane, i celebri spettri di Beatrice Cenci e Lucrezia Borgia; altri meno conosciuti come la bella Costanza De Cupis, il fantasma dalle mani mozze o l'infelice Emmeline che abitò la splendida Villa Stuart, e poi i fantasmi di Shelley e Keats fino alle ossessioni di Dario Argento: questo libro ripercorre la storia millenaria della città dei papi e degli imperatori da un punto di vista insolito, attraverso i racconti dei suoi fantasmi e delle sue presenze occulte. Ne emerge una Roma dai tratti magici, legata alle religioni e ai riti misterici del passato, alla tradizione etrusca, ai culti orientali, ai primi riti cristiani. Si parte dai fantasmi che si dice infestino i teatri della città antica e imperiale, per passare a quelli creati dai roghi e dai processi della Santa Inquisizione, e arrivare infine ad alcune presenze più vicine a noi: una finestra su una Roma esoterica misteriosa, inquietante e dal fascino sorprendente. Spettri, spiriti e inquietanti presenze in una storia parallela della città eterna Tra i fantasmi di Roma: Storia infelice di Berenice, l'amante dell'imperatore Tito, e del suo fantasma; Il Pantheon, monumento esoterico per eccellenza, e i suoi abitanti misteriosi; La notte delle streghe e il fantasma di Salomè al Laterano; Le geometrie di Athanasius Kircher e il suo spaventoso museo del Collegio Romano; Il fantasma di Donna Olimpia Maidalchini, la Pimpaccia, la donna più temuta di Roma; Piazza Vittorio e la porta magica degli alchimisti; Il terribile fantasma di Lorenza, moglie del Conte di Cagliostro; I fantasmi del Museo delle Anime del Purgatorio; Beatrice Cenci, il più famoso fantasma di Roma; I Borgia a Roma, una storia di fantasmi Costanza de Cupis, la nobildonna dalle mani mozze; Il fantasma della chiesa dei Cappuccini e il racconto gotico di Hawthorne; Shelley e Keats, fantasmi a Roma; I fantasmi di Emmeline e di Lord Allen e Villa Stuart; Il Quartiere Coppedè, set per Dario Argento.
Come in una caccia al tesoro, questo libro traccia un percorso tra i palazzi e le chiese, nelle vie e sotto il selciato della capitale, alla scoperta di opere d'arte segrete e gemme sconosciute che il turista distratto, prima di oggi, non ha mai avuto modo di apprezzare. Dal centro storico alla periferia, dall'arte antica a quella contemporanea, la più bella città del mondo offre molti altri gioielli, esclusi dagli itinerari tradizionali e spesso sconosciuti anche per i romani. Dalla casa di Augusto all'antica spezieria di Santa Maria della Scala, dall'acquedotto Vergine alla porta lignea di Santa Sabina, dalla galleria Sciarra Colonna, un raro angolo liberty, fino al rifugio antiaereo dell'EUR, Gabriella Serio ci svela i 101 luoghi unici da vedere almeno una volta nella vita.
Roma città sacra di ieri e di oggi: è questa l'immagine che si vuole offrire al lettore attraverso una panoramica completa non solo di tutte le chiese cattoliche esistenti, con le basiliche e gli oratori - facendo riferimento agli annessi conventi, monasteri e catacombe - ma anche di quelle delle religioni cristiane non cattoliche, nonché degli edifici di culto ebraico e musulmano. Sono segnalati anche i templi pagani e gli ambienti profani antichi sulle cui strutture sono sorte le chiese, risalendo alle origini di un costante cambiamento nella destinazione d'uso di luoghi religiosi e civili nella millenaria trasformazione del territorio. Per tutte le chiese, disposte in rigoroso ordine alfabetico, sono riportate notizie storiche, religiose e artistiche, accompagnate da quelle di carattere liturgico e folclorico, con riferimento a feste e cerimonie religiose e profane, nonché a papi, prelati, sacerdoti, suore, santi e personaggi storici. In ultima analisi, si troveranno in queste pagine anche le chiese, le basiliche e gli oratori non più compresi nella diocesi di Roma, perché sconsacrati oppure demoliti per fare spazio a nuovi luoghi di culto, testimonianza di un fermento religioso che contribuisce a plasmare il volto della Città Eterna da migliaia di anni.
Scovare quello che la gente si racconta è impresa difficile perché il romano è allusivo, ermetico, sfuggente e, se preso "di petto", diventa violento come il "greve" d'una volta: è strafottente, carnale, con la battuta facile, la voglia di vivere e di morire addosso. Eppure le leggende ci sono. Cecilia Gatto Trocchi le ha evocate, ha investigato fra la gente e nelle biblioteche, nel labirinto della città e in quello della sua memoria perché è e si sente "romana de Roma".
Città metafisica e volgare, Roma inghiotte in sé la parola e lascia che siano gli “altri” a parlare di lei: Goethe, Stendhal, Gregorovius, Shelley…
Il popolo romano, amante del gesto teatrale e della parolaccia, sembra che in prima persona non voglia parlare. Per lui parlano il Berneri, il Belli, Pasquino, Trilussa, Pasolini o il Papa. Tuffata da secoli nella miseria e nella presunzione, la plebe di Roma ha creato per sé e solo per sé una potenza della parola, una genialità di linguaggio che con grandiosa barbarie esplode in sintesi di un realismo volgare e immaginifico del tutto speciale. Scovare quello che la gente si racconta è impresa difficile perché il romano è allusivo, ermetico, sfuggente: è strafottente, carnale, con la battuta facile, la voglia di vivere e di morire addosso. Eppure le leggende ci sono. Cecilia Gatto Trocchi le ha evocate, ha “investigato” tra la gente e nelle biblioteche, nel labirinto della città e in quello della sua memoria. Ha prestato alle tradizioni popolari la sua voce e la sua sensibilità, dipingendo un insolito affresco fiabesco e magico della Città Eterna.
Miti, storie e misteri di una città rivisitati dalla fantasia popolare
Tra le leggende e i racconti:
L’arte della memoria
Leggende religiose popolari
San Giovanni Boccadoro
Prete Olivo, la morte e il diavolo
Storie di fantasmi
Notte di Carnevale. La leggenda di Beatrice Cenci
Donna Olimpia
Racconti leggendari
La Papessa
Un amore di Lucrezia Borgia
Er grevetto de li Monti
Artemisia
Il Marchese del Grillo
Storie del ghetto di Roma
La principessa di Giudea
La leggenda del papa ebreo
La fata Morgana
Il cicoriaro e la regina incantata
Aladino a Roma
La principessa e la tripparola
Bellezza Orsini, fattucchiera in Roma
La sora Berenice
Nato come linguaggio popolare, fondato sulla tradizione orale, il romanesco si consolidò nel tempo assumendo una sua specifica fisionomia. Il dialetto romano, da sempre amato e odiato, si caratterizza per le sue espressioni colorite e schiette, allegre e divertentissime. È un vernacolo soprattutto parlato, ma anche sancito per iscritto da alcuni grandi della letteratura italiana, si pensi a Gioachino Belli o a Trilussa. Questo volume propone una selezione dei proverbi e modi di dire romaneschi raggruppati per argomento: l'amore, le donne, i peccati, i soldi o la fortuna, insieme a un accurato, prezioso, e a questo punto indispensabile, dizionario.
L'itinerario roesleriano della "Roma sparita" è quasi obbligato. Di conseguenza anche il raggruppamento degli acquarelli; l'importanza e la mole delle "riprese" risulta infatti condizionata dai punti nevralgici dell'intervento urbanistico. Perciò si ritrovano in prima fila le moriture sponde del Tevere, un fiume così generoso nell'offerta di soggetti affascinanti tra l'Isola Tiberina, il Porto di Ripetta e i ponti. Seguono i Prati di Castello, una sorta di "bosco viennese" affacciato sul fiume, che la memoria pittorica di Roesler Franz ci ha tramandato con tutto il loro incanto. Tempestivo altresì l'intervento del pittore e fotografo romano nel Ghetto, come lo è nei confronti delle chiese, delle torri e dei palazzi trasteverini, destinati presto a essere trasfigurati e sfigurati dai restauri. Da Borgo, poi, all'epicentro del Campidoglio e a Testaccio, dall'Aventino al Celio per finire nei "quadri variati e solitari". Livio Jannattoni, accompagna a "commento" i 120 acquarelli di Ettore Roesler Franz. Così la scrittura si amalgama all'immagine; il pittore e lo scrittore diventano una sola cosa.
C'è una Roma nascosta, di cui si sono perse le tracce tra le anse del Tevere, i vicoli del centro e dei quartieri popolari. È una città lontana da quella di oggi, dove i segni del suo glorioso passato si sono mimetizzate, e vanno cercate con grande attenzione tra il tessuto urbano moderno. È la Roma dei fasti dell'impero ma anche del cupo Medioevo, passata attraverso il Rinascimento, le inquietudini del Risorgimento, fino alle guerre mondiali e al dopoguerra. Scopriremo così una città insolita, dalle usanze ormai perdute: i giochi da osteria, i rimedi popolari, le ricorrenze più curiose, le origini del romanesco e i personaggi che hanno dato un carattere deciso alla città. Andremo alla ricerca del suo lato oscuro ed esoterico, per conoscere poi la Roma industriale, fiumarola, quella nascosta nelle viscere della terra, quella malavitosa o perduta tra peccati, cortigiane, omicidi e intrighi di palazzo.
Presentando una raccolta di oltre 11.000 voci, 18.000 citazioni di autori di ogni tempo, più di 7000 locuzioni e forme tipiche, frutto di un ventennio di studi, osservazioni, ricerche, questo dizionario vuole contribuire alla conservazione e alla divulgazione di uno dei più negletti e trascurati aspetti della cultura e delle tradizioni popolari romane, sebbene costantemente presente nella nostra vita di ogni giorno. Solo sporadicamente, infatti, e in modo frammentario, il dialetto romanesco è stato oggetto di studio. Questo di Fernando Ravaro si presenta molto probabilmente come il tentativo più completo di dare una veste organica e una adeguata valorizzazione a un insostituibile patrimonio popolare. Scorrono da "abbacchia" a "zurugnone" i vocaboli noti, ma anche quelli a noi meno familiari del linguaggio di Roma: una autentica miniera per il lettore curioso e per tutti gli amanti della Città Eterna. Introduzione di Marcello Teodonio.
Venticinque casi esemplari e significativi della criminalità romana, dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. Storie vere di vittime e carnefici che rivelano un unico filo rosso di misfatti lungo le strade della Città Eterna, dalle borgate al centro. Protagonisti, spesso inconsapevoli, che si muovono dentro una metropoli sempre più caotica e "maledetta". Con le sue perversioni, le sue debolezze, i suoi sogni e le sue inquietanti vicende, come quella del brigante Gasparone - terrore di mezza Italia, che assaliva diligenze e carovane - fino agli ultimi episodi criminosi. Storie di violentatori, di giovani scomparse e donne decapitate, di omicidi eccellenti, di morti balorde. Come dimenticare la tragica storia di Cesare Serviatti che uccideva e tagliava a pezzi le sue vittime? E poi l'uxoricida seriale, il Barbablù di Centocelle, fino ad arrivare allo stupratore dei garage Luca Bianchini? Storie di vite spezzate per uno sguardo di troppo, di sodalizi politici e organizzazioni criminali, da quella dei Casaroli, alla Marranella, fino alle nuove realtà nate dalle ceneri della famigerata banda della Magliana.
Il Tevere è all'origine di Roma. Sulle sue rive è nata la città. Ma il suo corso si sviluppa dall'ultima striscia territoriale della Romagna, tocca la Toscana, attraversa le valli umbre e termina nel Lazio. Numerosi affluenti collegano il fiume ad altre regioni, come Marche e Abruzzo. In questo suo lungo percorso, il Tevere accarezza una varietà paesaggistica unica: colline, valli, pianure, vitigni, pinete e querceti, paludi, laghi, cascate... Ripercorrendo tale tragitto, dalle sorgenti alla foce, Claudio Rendina descrive le importanti vie che s'intrecciano tra caratteristiche naturali e archeologiche, artistiche e folcloriche, con riferimento alla flora e alla fauna, nonché ai personaggi che hanno animato e animano il territorio fluviale, fino all'Agro Romano, ovviamente, con uno sguardo particolare sulla Capitale, le sue strutture urbanistiche e la sua storia: da ponte a ponte, tra muraglioni e lungotevere, monumenti e ambienti che hanno fatto e fanno la storia del fiume e della città.
La saga delle famiglie nobili romane rivive dal Medioevo a oggi in queste pagine attraverso i loro più famosi rappresentanti. È il grande romanzo di Roma raccontato attraverso gli alberi genealogici di circa mille dinastie, in parte estinte, che hanno fatto la storia della città. Dalla classe aristocratica sorta dopo la caduta dell’impero romano fino al patriziato tardo-medievale, urbanizzato in epoca comunale e affermatosi nella Roma pontificia nel contesto delle mitiche lotte baronali, millecinquecento anni di eventi narrati seguendo le vicende di papi, cardinali, condottieri, senatori, sindaci e conservatori del Comune. In questa saga della nobiltà sono state considerate anche quelle grandi famiglie che, pur non ascritte al patriziato romano, hanno vissuto nella città lasciando una testimonianza della loro presenza. Completano l’opera un accurato corredo iconografico che documenta lo stemma di ogni famiglia, diverse stampe che illustrano le splendide dimore e i capolavori artistici, e un’appendice araldica in forma di glossario nella quale sono spiegati i titoli nobiliari, i significati degli stemmi, gli ordini aristocratici, le onorificenze, il cerimoniale e i circoli aristocratici di Roma.
La Sardegna: un luogo animato da figure e storie avvolte ancora da un’aura di mistero. Vicende del passato senza risposte certe ed episodi tuttora impenetrabili si succedono, offrendo interrogativi che non sempre trovano soluzione. Dalla vita quasi sconosciuta del popolo nuragico alle molteplici ipotesi sulla costruzione dei loro “castelli” di nuda pietra, che il tempo riesce appena a scalfire, fino alle ipotesi sulla presenza di Dante sull’isola. Le storie di affascinanti donne mitiche come l’ultima femina agabbadóri, il misterioso e irrisolto caso di sangue di Donna Francesca Zatrillas e il destino incerto della “giudicessa” Eleonora d’Arborea. La serie degli enigmi si chiude con la “Mano di Marini”, vicenda narrata ma anche studiata alla luce delle più avanzate tecnologie e che consegna al lettore una domanda: può un corpo umano mantenersi integro attraverso i secoli? Con una penna dal tocco delicato che sa far convivere con eleganza l’elemento storico e quello favolistico, Franco Fresi ci guida alla scoperta di una terra e dei suoi protagonisti dal sapore antico e dal fascino inesauribile.
Affrontare una visita di Roma cercando di coglierne tutti gli aspetti, quelli più visibili e tradizionali e quelli più segreti e particolari, non è facile. La città offre così tante “chiavi di lettura” e tanti volti da scoprire che inevitabilmente si impongono delle scelte, delle limitazioni. Questa guida, concepita come una sorta di manuale enciclopedico articolato alfabeticamente, è uno strumento di consultazione efficace e completo che vuol soddisfare tutte le curiosità del lettore dalla A alla Z. Le voci sono centinaia: monumenti, templi, chiese, fori, obelischi, mura, porte, ponti, palazzi, fontane, musei, gallerie, biblioteche, istituti culturali, tradizioni, feste, gastronomia. Non c’è tessera di questo straordinario mosaico che non venga presa in considerazione: l’attenzione è rivolta all’arte quanto al mito, alla storia quanto alla leggenda e all’aneddotica, al sacro quanto al profano. Si va dalla Roma archeologica a quella medievale, rinascimentale, barocca, fino alla moderna e contemporanea; un viaggio appassionante tra le meraviglie della città di ieri e di oggi, che attraversa vie e piazze, colli e ville, e coinvolge tutti i grandi protagonisti di un tempo: papi e imperatori, scrittori e personaggi mitici, santi e artisti.
Roma, i capolavori e i segreti
- Dagli splendori dell’impero ai fasti della capitale
- La Roma ammirata da milioni di turisti e quella sconosciuta
- I grandi luoghi di culto e le piccole chiese
- Monumenti immortali e piccole gemme
- Mille identità diverse in una sola città
- I luoghi dove mito e leggenda si incontrano
- La città del popolo: le tradizioni e la cultura dei romani
- Gli artisti immortali
- Papi, imperatori, poeti e santi: i personaggi che hanno scritto la storia
… e tante altre notizie e curiosità
Tutte le strade portano a Roma, anche quelle del crimine. Dalle scene dei delitti alle aule dei tribunali, un viaggio tra i fatti di sangue che hanno segnato la storia della capitale: il rapimento e l'omicidio di Matteotti, la strage delle Fosse Ardeatine, il caso Bebawi, l'orrore del massacro del Circeo, il controverso assassinio di Pier Paolo Pasolini, l'epopea della Banda della Magliana, i fattacci del Vaticano e, ai giorni nostri, gli stupri del Quartaccio e della Caffarella insieme all'assalto alle caserme dei carabinieri e della polizia il giorno della morte di Gabriele Sandri. Il libro, aggiornato al 2009, ripercorre gli episodi di cronaca giudiziaria più clamorosi tra quelli che negli ultimi centocinquanta anni hanno avuto Roma come protagonista, alla ricerca delle forme nuove che il crimine ha assunto e assume nella capitale. Uno scenario in cui delitti apparentemente inspiegabili si intrecciano a sodalizi criminali partoriti dal ventre malvagio della capitale. Armati e Selvetella raccontano queste vicende intrecciando successione cronologica a suggestioni tematiche, e mantenendo tuttavia un punto di vista costante: l'attenzione a Roma e al suo popolo, interprete o spettatore, vittima o complice di una storia in cui il mistero è l'attore principale.