Il libro
Come ogni vera opera di saggezza, Dio alla ricerca dell’uomo, è nello stesso tempo un saggio di teologia, un’opera di filosofia aperta alla comprensione di qualsiasi uomo attento alla verità, un trattato di morale e di spiritualità, una meditazione severa e un’opera letteraria la cui raffinatezza si nasconde sotto l’apparente semplicità dello stile.
“La lingua di Heschel”, ha scritto Elémire Zolla nella sua prefazione, “non ridesta se non chi si pone in ascolto con cura: le sue bellezze possono passare facilmente inosservate”.
Il libro
La stretta di mano o dexiosis o dexterarum coniunctio è un gesto tipico con cui i fedeli della religione di Mitra assumevano l'impegno di lottare per il bene contro il male, con la fiaccola della virtù e la forza della fedeltà. L'etica mitraica riassunta dalla stretta di mano si attua sotto lo sguardo dell'eroe-modello che assicura la vittoria.
In questo studio, attraverso i reperti archeologici tratti dalle rovine dei mitrei, si vuole porre in evidenza l'eccezionale portata etica del mitraismo del periodo romano, ponendola a confronto con le etiche religiose e filosofiche del tempo, in particolare con "etica cristiana.
Il libro
Con quest'opera, scrive Alfredo Marranzini nell'introduzione, Rahner ha contribuito non senza difficoltà allo sviluppo del pensiero teologico contemporaneo. Sviluppa in essa una antropologia teologica fondamentale, che può aiutare non poco l'uomo di oggi a orientare la propria vita a Colui che si è degnato di rivolgergli la sua "Parola" nella più autentica con cretezza storica.
In questa prospettiva Rahner esamina i rapporti tra rivelazione e grazia, tra filosofia della religione, metafisica e teologia. La filosofia per lui è autenticamente cristiana quando, come antropologia teologica fonda sua costituzione dev'essere sempre in ascolto di una possibile rivela forma l'uomo come possibile uditore del messaggio di Dio, nei limiti in cui tale capacità di ascolto deriva dalla natura stessa della creatura umana. Questo libro è considerato il testo più profondo e valido di filosofia della religione.
L'autore
Giacomo Grasso (Genova 1938), domenicano, docente di teologia a Roma, ha già pubblicato presso Boria il saggio Tra teologia e architettura. Ha fatto parte per 12 anni della Sezione Arte della Commissione Liturgica Diocesana di Torino. Fa parte del Comitato Scientifico della rivista Chiesa, oggi. Architettura e comunicazione. Tiene un corso alla Facoltà di Architettura dell'Università di Genova, città ove risiede.
Il libro
Un libro, questo, che offre al lettore la possibilità di addentrarsi nell'argomento "costruire chiese", aprendo continuamente nuove prospettive. Vi si riuniscono studi prodotti nell'arco di venticinque anni. Molti di essi, anche se già pubblicati, sono ormai introvabili. Vengono qui riproposti nella convinzione che sia la costruzione del nuovo che l'adattamento dell'antico chieda una continua riflessione. Quella che in parte soggiace al recente documento C.E.I. sulla costruzione di nuove chiese e in parte va suscitata non solo nei progettisti (architetti), ma anche nella committenza. Questa si allarga sempre di più, estendendosi alla comunità ecclesiale che vuole una nuova chiesa o l'adattamento di quelle già in uso. Un libro, allora, pubblicato per tanti.
Qui e là lo stile usato è quello del paradosso. Uno stile che, usato e compreso dal lettore, aumenta lo stimolo alla riflessione e favorisce il desiderio di intendere quel che mai, oggi, in una società che deve rispondere alla sfida, voglia dire progettare una chiesa o leggere un progetto.
Il libro
Riflessioni per chi non punta solo al successo e al tornaconto; per chi è prodigo di calore e di sudore e per chi si stupisce ancora dei mattini, delle sere e si meraviglia della notte:
ma anche per i negatoti del cielo e della speranza, i devastatori della natura, gli avvelenatori del mare e dell'aria, i cacciatori, i fumatori, dispregiatori della propria vita e di quella degli altri. Per mantenere puliti i fiori e lucide le stelle. Perché non si urli, ma si sussurri e s'impari di nuovo a sorridere e a sognare. Per un rimpianto, senza pianto.
Antonio Fascianelli
Il libro
Qual è l’essenza del cristianesimo?
Mai nella storia della Chiesa il rimando a una pluralità di misteri da credere ha soddisfatto come risposta ultima: si è sempre mirato a un punto unitario in cui trovasse giustificazione la richiesta che viene fatta all’uomo di credere. E questo punto può trovarsi solo nella rivelazione stessa di Dio che ha in sé il proprio centro assoluto di riferimento.
Un Dio che si rivela come amore che è al di sopra di noi, ma che per questo non perde il diritto, la forza, la parola di rivelarsi a noi come l’amore eterno, di rendersi a noi comprensibile nella sua incomprensibilità, e di farci dono di sé. Dio, alterità assoluta da noi, si manifesta nell’altro, nel “sacramento del fratello”. Solo in quanto è al di sopra Dio è entro l’uomo.
Uno dei migliori lavori i Von Balthasar, libro classico che ha dato un insostituibile apporto a riproporre il centro essenziale del cristianesimo.