In un libretto in cui si alternano prose, sonetti e canzoni, Dante narra del suo amore spirituale per Beatrice, la "donna angelicata" che contribuirà a ispirargli la Commedia.
In questa parte della "Commedia", Dante offre il senso di una esperienza di felicità e di conoscenza che si compie. Qui ha termine il viaggio, la traversata del tumultuoso teatro dell'umano trova pace e significato. Dove poesia e silenzio si toccano, Dante trova l'arte di esprimere la gioia umana di stare faccia a faccia con il volto buono del mistero. L'esperienza d'amore per Beatrice, da cui è nata la Commedia, qui fiorisce definitivamente, trova la sua destinazione.
La Cantica della penombra e della speranza. Qui si muovono gli uomini che sanno di poter raggiungere la soddisfazione piena e di poter colmare il desiderio di eterno che muove il cuore e la ragione. In questa arte della Commedia, Dante imprime in modo indelebile, come solo la grande arte sa fare, le figure di una umanità in cammino e in tensione verso il vero bene.
La prima parte del viaggio dantesco, in mezzo al dolore dell'umanità che ha perduto il proprio vero bene. Uno straordinario affresco di personaggi e di figure colte nelle situazioni più colorite e commoventi. Comicità, tenerezza e senso tragico si mescolano nella plastica visione di una "perduta gente" ove è possibile riconoscere l'attualità di quanto deturpa il vero volto umano.