Pellegrino Artusi è il guru della cucina italiana. È il capostipite dei moderni food bloggers e dell'esercito di cuochi, ristoratori, food designers che ogni giorno ci dispensa la propria visione dell'arte di mangiar bene. Artusi ha oltre settant'anni quando si lancia nell'avventura: stilare un manuale che raccolga ricette da tutta Italia, per creare un canone del gusto italiano. Lo fa anticipando di un secolo le moderne tecniche di marketing editoriale, inventando un originalissimo modello di produzione letteraria «interattiva»: corrispondenti da tutt'Italia gli inviano le ricette, lui le sperimenta nella sua cucina e solo quando è pienamente soddisfatto le pubblica. Il suo manuale "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" ha un enorme successo tra i lettori e le edizioni si susseguono con grande rapidità. Ma chi era veramente Pellegrino Artusi? Nel 1902 Artusi, fresco di successo editoriale, decide di donarci la storia della sua vita, trascorsa fra Forlimpopoli e Firenze, affastellando ricordi in cui emergono la cifra moderata del suo carattere e tutti i vezzi dell'epoca, si susseguono eventi minimi e massimi, commedie e tragedie. Artusi narra della sua famiglia, dei suoi maestri e della sua formazione a spasso per l'Italia, dell'amore per le donne, di personaggi bizzarri, di successi e attività commerciali con la stessa leggerezza e meticolosità con cui, da anni, racconta le ricette d'Italia. Questa «autobiografia del padre della cucina italiana» è completata da un saggio di Alberto Abruzzese e Andrea Pollarini in cui si ricostruisce il panorama umano e storico che fa da sfondo alle vicende narrate da Artusi, si recuperano carteggi e testi sepolti dalla polvere del tempo e dell'indifferenza, e si rivela la settecentonovantunesima ricetta sfuggita a "La scienza in cucina". Le pagine di "Tutto vi dono" sono il ritratto intimo e preciso dell'uomo che amava «il bene e il bello ovunque si trovino», l'uomo che ha fatto l'Italia passando dalla cucina.
Dalla zuppa alla certosina alla minestra di erbe passate. Dai gnocchi di farina gialla ai maccheroni con le sarde. Dallo sformato di spinaci alle rotelle di palombo. Dal bianco mangiare ai tortelli di ceci. Oltre cinquanta ricette per dare piacere al palato anche senza carne.
Ecco una selezione delle ricette per le feste dalla celeberrima "Scienza in cucina" di Pellegrino Artusi nel centenario della morte. Inventore delle "dosi" e autore del ricettario per eccellenza della cucina italiana, Artusi contribuì a creare un'identità nazionale attraverso l"'unificazione" del gusto. Dal cappone ai dolci natalizi propone numerosi menu per trascorrere non solo un Natale gustoso, ma anche pranzi e cene per capodanno e festa della befana. Una proposta tra le tante? Cappelletti in brodo, crostini di fegatini di pollo, cappone con sformato di riso, panforte di Siena e gelato di mandorle tostate.
"La "Scienza in cucina", oltre ad essere quel delizioso ricettario che tutti, almeno di nome, conoscono, punto fermo della tradizione culinaria italiana, e perfetto manuale di alimentazione saporita e, insieme, equilibrata, svolse anche, in modo discreto, sotterraneo, impalpabile, il civilissimo compito di unire e amalgamare, in cucina prima e poi, a livello d'inconscio collettivo, nelle pieghe insondate della coscienza popolare, l'eterogenea accozzaglia delle genti che solo formalmente si dichiaravano italiane". Cosi scrive nella sua introduzione Piero Camporesi - profondo conoscitore della letteratura e della cultura popolare - offrendo al lettore l'edizione più completa, accurata e precisa di questo monumento alla tradizione gastronomica italiana che è al tempo stesso un vero e proprio classico dell'Ottocento.
Per oltre vent'anni Pellegrino Artusi raccolse le ricette di tutte le cucine italiane, mescolò assieme tutti i riti reciprocamente esotici, la polenta e la pasta con le sarde. Entrò da laico nel corpo misto del mangiare collettivo italiano. Ogni ricetta di questo volume evoca una serie di figure. Ma queste figure non sono destinate a rendere astratto ciò che si dà come concreto, cioè gli elementi naturali e la procedura mediante la quale quegli elementi naturali si sono trasformati dalla cucina in cibo. Si può leggere una di queste ricette, ogni tanto anche per il solo piacere di leggere, considerando lo stile linguistico con cui sono scritte, oppure seguire le vie del gusto e cucinare i piatti proposti.