La parabola della perla (Mt 13,45-46), pur così breve, è una bella sintesi di quello che è il cuore dell'esperienza cristiana e, in qualche modo, delinea anche una sorta di itinerario spirituale. Si tratta di lasciarsi guidare in questo itinerario nella speranza che ci aiuti a scoprire o a riscoprire qualcosa di prezioso per la nostra vita. È uno dei volumetti della Collana editoriale Perle, concepita per accompagnare il Calendario 2024 di Frate Indovino.
Il divario di cittadinanza tra Nord e Sud del Paese è cresciuto negli anni successivi alla crisi del 2008. Nel silenzio dei media e in assenza di una "voce" da parte delle classi dirigenti nazionali e locali, il tradizionale divario territoriale che ha caratterizzato la storia unitaria italiana ancora prima e ancor più che differenza negli indicatori economici, è disuguaglianza nelle condizioni di vita. I dati ci dicono che per la prima volta nella storia repubblicana si stanno riaprendo le distanze tra Nord e Sud negli indicatori sociali, a partire dell'istruzione e dalla sanità. Un processo che ci ha reso più deboli, in tutto il Paese, nel fronteggiare la pressione dell'epidemia da Covid-19 e che espone, soprattutto le regioni del Sud, a enormi rischi sociali di fronte al fortissimo impatto economico della crisi. Questo volume è un diario di viaggio condotto negli ultimi quattro anni per vedere la vita di questo pezzo del nostro Paese. Un lungo peregrinare che narra di cosa rimane del sogno industriale degli anni Cinquanta in città dimenticate come Gela e che racconta le storie dei primari campani che si vanno a curare al Nord con il cuore in gola ma convinti che solo lì possono avere maggiori speranze di guarigione; dei pendolari alle prese con treni lumaca; delle mamme calabresi e siciliane che non studiano e non lavorano perché devono badare ai loro bambini in città dove non esistono asili nido o servizi per l'infanzia; dei giovani che hanno chiesto il reddito di cittadinanza perché in fondo non possono ambire ad altra forma di sostentamento; delle mafie che dalla povertà e dai bisogni traggono manovalanza per incrementare il loro esercito e fare affari al Nord. Un racconto che smentisce la vulgata di un Sud inondato di risorse ma che al tempo stesso evidenzia i disastri della classe dirigente recente e passata. La Costituzione detta dei principi comuni di cittadinanza in materie come l'istruzione, l'accesso alle cure sanitarie, l'assistenza sociale, le pari opportunità, la possibilità di fare impresa. Principi che oggi non sono rispettati in maniera omogenea nel Paese.
"Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia".
Con queste parole Papa Francesco annunciava l'indizione di un anno santo dedicato alla misericordia (2015 - 2016). In occasione di quel Giubileo, l'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum ha organizzato una serie di incontri con lo scopo di ripercorrere la storia della Chiesa seguendo il filo rosso della misericordia di Dio.
Questo libro è il frutto di quelle conferenze, tenute da studiosi competenti, capaci di affrontare i vari argomenti in modo semplice e insieme profondo, così da formare un testo di alta divulgazione, ridotto nelle dimensioni, ma importante per il contenuto.
Favorire il dialogo tra riflessione scientifica e spirito di comunione, considerare la collaborazione e il dialogo come strumenti privilegiati per ricercare la verità, superare l’individualismo che affligge anche gli ambienti universitari ecclesiali: a questi temi l’Istituto Francescano di Spiritualità ha dedicato la Giornata di studio 2017, organizzata nel quadro del percorso intrapreso nel 2015 per l’unificazione delle istituzioni accademiche francescane di Roma e la nascita di un’Università Francescana. Le due relazioni riportate nel testo – una sulla storia dell’università e l’altra sulla vocazione di un’Università francescana – mostrano la convenienza della vita in comune e del dialogo al fine di coltivare e comunicare le conoscenze. La tavola rotonda conclusiva, riportata alla fine del volume, presenta alcuni modelli di collaborazione accademica in spirito di comunione: le esperienze dell’Istituto Universitario Sophia, dell’Atelier Cardinal Špidlik e del Progetto San Bonaventura.
Sommario
Introduzione (A. Schmucki). Saluto del Magnifico Rettore della Pontificia Università Antonianum (M. Melone). Saluto del Preside della Facoltà Teologica San Bonaventura Seraphicum (D.A. Nhue Nguyen). Saluto del Preside dell’Istituto Francescano di Spiritualità (L. Bianchi). I. Carattere sinfonico della ricerca nell’universitas personarum et scientiarum. Sguardo storico e metodologico (L. Clavell). II. Una università francescana? Riflessioni sull’incontro tra minorità evangelica e sapienza accademica (M. Bartoli). III. L’Istituto universitario Sophia: un laboratorio accademico d’innovazione alla luce del carisma dell’unità (P. Coda). IV. L’Atelier di teologia «Card. Špidlík» del Centro Aletti (M. Campatelli). V. Il gruppo San Bonaventura: genesi, visione, sviluppo e difficoltà (G. Cesareo). VI. La ricerca della verità in un’apertura alla comunione. Spiritualità francescana e vita universitaria (S. Oppes). Conclusioni (W. Henn).
Note sull'autore
Albert Schmucki, frate minore, è professore aggiunto di Psicopedagogia della vita spirituale e vice preside dell’Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum.
Luca Bianchi, frate minore cappuccino, insegna Storia della spiritualità all'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum, di cui è preside.
All'origine del volume stanno alcune conferenze organizzate dall'Istituto Francesscano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum di Roma; l'apprezzamento manifestato dai partecipanti ha convinto a pubblicare i testi, puntualmente preparati da studiosi di comprovata competenza.
Il libro non ha la pretesa di presentare una storia esauriente della vita consacrata: vuole piuttosto esaminare alcuni punti nodali di questa storia, mettendo in luce in particolare le diverse forme che la vita consacrata ha assunto lungo i secoli della storia cristiana.
Il 2009 è stato l’anno della riscoperta del Sud. Numerose pubblicazioni e cronache, i costanti moniti del Presidente della Repubblica, i fatti di Rosarno e, ancora più recentemente, il dramma di Termini Imerese hanno riproposto il Mezzogiorno come questione politica e sociale. Ma la lunga stagione della rimozione fa discutere di Meridione come se questa terra appartenesse ancora a un lontano passato. Al Sud, del resto, è il futuro stesso ad essere in gioco: sequestrato dal sistema di potere meridionale e dall’ignavia di quello nazionale, un’intera generazione guarda al domani come se il cielo – il futuro, insomma – fosse sempre più su, sempre a nord di se stessi. Che fine hanno fatto i giovani al Sud? Negli ultimi dieci anni, mezzo milione è «fuggito» e ben un milione non studia né lavora. Emigrazione e inoccupazione, dunque. Oppure la rassegnazione di sopravvivere appesi al filo del precariato e del lavoro sommerso in un contesto di illegalità diffusa. È in questi termini, oggi, che si propone la questione meridionale. Una realtà che – con dati, analisi e proposte – questo libro affronta puntando i riflettori sulle vittime designate: i giovani e il futuro. Alla ricerca di una possibilità di riscatto in grado di mettere in crisi il sistema dominante per liberare le nuove generazioni dai vincoli imposti da una società pietrificata.
Descrizione dell'opera
«È impossibile comprendere la Chiesa orientale se non si afferra il significato del monachesimo. I monaci non sono una classe sopra la Chiesa, ma lo stato più alto all'interno di essa. [...] I monaci sono considerati come la forza intima della Chiesa: sono i suoi eroi spirituali, gli archetipi della sua pietà, i modelli della castità, i totalmente impegnati» (dalla Prefazione).
Il punto culminante della «teologia del monachesimo» - tramite l'ascesi il monaco, vero atleta di Cristo, lotta contro il potere del demonio sugli uomini - è rappresentato dall'elaborazione del grande monaco del Monte Athos Gregorio Palamas (1296-1359), l'importanza delle cui opere nella tradizione orientale può essere paragonata a quella degli scritti di Tommaso D'Aquino nella riflessione occidentale.
Mentre gli studi sulle opere polemiche di Palamas si sono moltiplicati negli ultimi anni, ancora mancava una ricerca che ne esaminasse il pensiero sul monachesimo, la sua natura, la via che il monaco deve percorrere per raggiungere la beatitudine. Tale lacuna è colmata dall'indagine dell'autore, utile anche per comprendere la grande tradizione della spiritualità cristiano-orientale.
Sommario
Prefazione (I. Spiteris). Introduzione. I. La spiritualità del monachesimo bizantino e in particolare dell'esicasmo. 1. Alcune caratteristiche del monachesimo in Oriente. 2. La corrente esicasta nel monachesimo bizantino. II. Gregorio Palamas. 1. Il contesto storico. 2. I dati biografici. III. Le fonti del pensiero spirituale di Palamas. 1. Palamas e la tradizione. 2. Le fonti a cui Palamas attinge. 3. Gli autori più vicini. 4. Niceforo l'Esicasta. 5. Teolepto di Filadelfia. 6. Gregorio il Sinaita. 7. Un'unica scuola di spiritualità? IV. Le opere analizzate. 1. Le opere ascetiche. 2. L'Omelia 53. V. La spiritualità monastica nelle opere ascetiche di Palamas. 1. Il monaco esicasta, «spettatore delle realtà sovramondane». 2. Il cammino del monaco esicasta. 3. Il culmine dell'esperienza monastica. 4. Maria, modello del monaco esicasta. VI. L'originalità del pensiero spirituale di Palamas. 1. A confronto con gli autori spirituali suoi contemporanei. 2. L'assenza del tema della distinzione essenza-energie. 3. La vita monastica: cammino di unità, via maestra alla divinizzazione. 4. La dimensione ecclesiale. 5. Spiritualità liturgica o terapeutica? 6. Palamas e Cabasilas. Conclusione. Abbreviazioni. Bibliografia. Fonti. Libri e articoli.
Note sull'autore
Luca Bianchi (Busto Arsizio [VA] 1961), è entrato nei Frati Minori Cappuccini (Provincia Lombarda) nel 1988 ed è presbitero dal 1997. Ha conseguito la licenza e il dottorato in scienze ecclesiastiche orientali al Pontificio istituto orientale di Roma. Insegna spiritualità patristica come professore invitato all'Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Presso le EDB ha pubblicato Eucaristia ed ecumenismo (2007).
Descrizione dell'opera
Nel secolo appena concluso, le varie confessioni cristiane si sono confrontate a lungo e seriamente sul tema dell’eucaristia, giungendo a convergenze sorprendenti.
Il volume ha lo scopo di raccontare sinteticamente il cammino percorso negli ultimi decenni, mostrando come la teologia eucaristica sia uscita notevolmente arricchita da questo dialogo ecumenico.
Nella prima parte l’autore analizza la riflessione teologica sull’eucaristia nel dialogo ufficiale tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa; nella seconda, come lo stesso tema è stato affrontato dal Consiglio ecumenico delle Chiese; nella terza, tenta un confronto tra le due riflessioni.
Sommario
Introduzione. I. L’eucaristia nel dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. 1. Il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. 2. L’eucaristia nei documenti della Commissione mista internazionale. II. L’Eucaristia nella riflessione del Consiglio ecumenico delle Chiese. 1. Il documento di Lima (BEM). 2. La dottrina eucaristica nel documento di Lima. III. Confronto. 1. Punti di convergenza. 2. Differenze. Conclusione: una teologia eucaristica più ricca. Bibliografia essenziale.
Note sull'autore
Luca Bianchi (Busto Arsizio - VA, 1961) è entrato nei frati minori cappuccini (provincia lombarda) nel 1988 ed è presbitero dal 1997. Ha conseguito la licenza in scienze ecclesiastiche orientali al Pontificio Istituto Orientale di Roma e insegna spiritualità come professore invitato alla Pontificia Università Antonianum.