Nella vasta gamma delle riviste e dei giornali pubblicati da quella sorta di organizzazione di massa che è stata, fra il Secondo dopoguerra e il Concilio, la Gioventù italiana di Azione cattolica (Giac), spicca la testata "Gioventù", espressione della componente adulta dell'associazione (i Seniores). Negli anni Cinquanta e Sessanta, Giorgio Campanini, allora delegato nazionale Seniores, collabora con "Gioventù" nell'edizione rivolta ai "professionisti" (studenti universitari e giovani all'inizio del loro percorso professionale). Questa lunga collaborazione trova tra le pagine di "La gioventù cattolica" e la "svolta" conciliare la prima raccolta antologica di articoli, strutturata su una base prettamente tematica. Ciò che emerge da questi scritti è la componente di novità introdotta nel dibattito ecclesiale di quegli anni dalla Giac e il contributo dell'associazione alla preparazione del Concilio Vaticano II. Una esigenza, peraltro, già da tempo maturata dai giovani laici dell'Azione cattolica, che auspicavano un profondo e radicale rinnovamento della cultura e della stessa spiritualità del cattolicesimo italiano.
Nessuna società, nessuna comunità, può vivere, o sopravvivere, senza una fondamentale attitudine al perdono. Perdonare e accettare di essere perdonati è forse la via più praticabile per chi voglia incontrarsi con il Dio cristiano, il Dio del perdono.
La famiglia ha ancora un futuro? Oppure il nucleo familiare dovrà cedere il passo ad altre forme di rapporto fra uomo e donna? O dovrà scoprire nuove prospettive della paternità e della maternità? In dialogo con la cultura contemporanea, il volume affronta questi interrogativi attraverso un’attenta analisi della famiglia e della sua evoluzione: dai cambiamenti generazionali alle nuove dimensioni dell’erotismo, dal difficile rapporto fra spontaneità dei sentimenti e istituzione alla relazione tra pubblico e privato.Alla sfida della società tecnologica, dove regnano il dominio e l’efficienza, la famiglia può rispondere solo se recupera la dimensione “conviviale” la capacità di esprimere gioia e serenità, di incarnare nella vita quotidiana lo stile della gratuità, sviluppando la “logica del dono” e del dialogo.
Lunghi anni (1970-1990) vissuti insieme come sposi cristiani, accogliendo l'intuizione del Concilio Vaticano II di forte rivalutazione del laicato e di una nuova visione di famiglia cristiana: gli scritti coniugali di Gianna Agostinucci e Giorgio Campanini fanno emergere un nuovo stile di spiritualità coniugale e familiare, fatto non solo di affetto e interessi comuni ma anche di fecondo scambio intellettuale.Uno scambio che alla fine arricchisce anche la Chiesa universale, che ha bisogno di nutrirsi ogni giorno alla piccola mensa delle tante "chiese domestiche".
La ricerca traccia la storia del movimento di spiritualità familiare in Italia nel secondo '900. Essa mostra come la riflessione teologica sia stata stimolata sia dai mutamenti culturali in atto, sia dalle sollecitazioni provenienti da una lettura sempre più approfondita dei testi conciliari. E per questo doppio riferimento il volume è un ulteriore esempio di ciò che caratterizza la teologia italiana, che nasce dalle domande concrete della comunità credente e dall'ascolto del contesto di vita.
Lo studio è organizzato in tre parti: Percorsi indica gli apporti della teologia al tema; Profili delinea sette figure di protagonisti del movimento; Prospettive è il momento di sintesi e individuazione di approfondimenti futuri.
Sommario
Introduzione. I. PERCORSI. 1. Una spiritualità in situazione. 2. La spiritualità coniugale-familiare - Linee di sviluppo. 3. Gli apporti della teologia: Carlo Colombo, Tullo Goffi, Germano Pattaro. II. PROFILI. 1. Gli avvii del movimento di spiritualità familiare - Il contributo di Enrico Mauri. 2. Carlo Carretto: fermenti pre-conciliari in «Famiglia, piccola Chiesa». 3. Una lettura pastorale della spiritualità familiare: «Famiglia cristiana» dell'Arcivescovo Montini (1960). 4. Per il «primato dello spirituale» nella vita di famiglia: il vescovo Pietro Fiordelli. 5. La casa come «luogo dello Spirito»: Gianfranco Fregni. 6. Pino Scabini e il cammino della spiritualità familiare in Italia. 7. Il recupero della «ferialità» - Una riflessione al femminile (G. Agostinucci Campanini). III. PROSPETTIVE. Nota introduttiva. 1. «Io sono te» - Amore e matrimonio nei «Pensieri a Giulia» di Giuseppe Capograssi. 2. Matrimonio - Una ricerca di senso. 3. Nuovi orizzonti della spiritualità coniugale e familiare - Per una lettura di insieme delle «Settimane» della CEI (1997-2003). CONCLUSIONE. Le parole ultime - Vita familiare e annuncio pasquale. Indice dei nomi.
Note sull'autore
GIORGIO CAMPANINI, già professore di storia delle dottrine politiche all'Università di Parma, ha successivamente svolto una serie di corsi presso la Pontificia università lateranense e la Facoltà teologica di Lugano. È considerato fra i più qualificati studiosi del pensiero politico cattolico dell'Ottocento e del Novecento. Ha approfondito in particolare le tematiche etiche e il rapporto fra pensiero cristiano e modernità. È socio, dalla fondazione, dell'Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) e collabora a varie riviste, tra cui la Rivista di teologia morale del Centro editoriale dehoniano. Delle sue pubblicazioni ricordiamo A. Rosmini e il problema dello Stato (1983) e, fra le più recenti, Politica e società in A. Rosmini (1997), La convivialità familiare (1999), Il pensiero politico di L. Sturzo (2001) e La fatica del cammello. Il cristiano fra ricchezza e povertà (2002). Presso le EDB ha pubblicato: Il cristiano fedele alla terra. Contributi ad una «teologia del mondo» (1984), Personalismo e democrazia (1987), Don Primo Mazzolari fra religione e politica (1989), Il sacramento antico. Matrimonio e famiglia come "luogo teologico" (22000), Il laico nella Chiesa e nel mondo (1999, II ed. aggiornata e ampliata 2004), Le parole dell'etica. Il senso della vita quotidiana (2002), Dossetti politico (2004), Antonio Rosmini fra politica ed ecclesiologia (2006) e La dottrina sociale della Chiesa: le acquisizioni e le nuove sfide (22009); e ha curato: G. Fregni, L'amore di Dio nella casa degli uomini. Scritti di spiritualità familiare (2009) e Benedetto XVI, Caritas in veritate. Linee guida per la lettura (2009).
È una sensazione condivisa, di questi tempi, nelle nostre comunità cristiane: un senso di oppressione, quasi mancasse il respiro. Come per una Chiesa piuttosto in affanno, fino ad avere il “fiato corto”. Si attribuisce spesso l’inizio di tutti i mali presenti alla svolta segnata dal concilio Vaticano II, ma è una tesi non giustificata. Se ci fu un momento in cui il respiro della Chiesa si fece ampio, fu proprio quello: ricuperando le dimenticate profondità della Scrittura e della Tradizione, riattivando i legami con le altre Chiese cristiane, aprendo le finestre verso un mondo in fermento. Si era tornati, insomma, a respirare a pieni polmoni, utilizzando le molteplici risorse che lo Spirito mette a disposizione del Corpo di Cristo. Poi, per una serie di motivi che qui, almeno in parte, si cerca di individuare e documentare, si ebbe forse timore di osare troppo, impauriti, come l’apostolo Pietro, per un vento che soffiava forte. E ci si è rassegnati ad un piccolo cabotaggio, in un rassicurante andirivieni tra una sponda e l’altra. Eppure il vento soffia ancora.
La figura di don Primo Mazzolari (1890-1959) sta sempre più emergendo come una delle voci più significative del cattolicesimo italiano della prima metà del Novecento: i suoi scritti e le annate di "Adesso" (la rivista da lui fondata e in gran parte redatta) rappresentano ancora oggi un essenziale punto di riferimento per un'adeguata conoscenza del cammino della Chiesa italiana attraverso il nazionalismo, il fascismo, la Resistenza, la ricostruzione. Le pagine qui raccolte fanno il punto sull'insieme dell'opera mazzolariana, dalle passioni nazionalistiche degli anni giovanili alle intense e sofferte pagine di Tu non uccidere (1955), quasi suo testamento spirituale. Un'ampia ricognizione sull'ormai cospicua mole di studi mazzolariani consente di fare il punto sulla sua personalità e sull'eco che ha avuto in Italia l'opera, e soprattutto la testimonianza di vita, del parroco di Bozzolo.
Può apparire sorprendente, ma assai rara è la riflessione propriamente spirituale sulla politica, nonostante l’immensa mole di studi dedicati a questo aspetto della vita sociale. In queste pagine – partendo da una rapida ricostruzione del non sempre facile rapporto fra Cristianesimo e potere – si propone una rilettura del travagliato rapporto fra il cristiano e la politica, muovendo dalla ripresa della categoria evangelica del “servizio” e tentando di esplorare la difficile conciliazione, per il cristiano impegnato in politica, fra “etica del successo” ed “etica della testimonianza”.
Il costante riferimento al dibattito svoltosi su questi temi nella stagione postconciliare pone in evidenza la necessità di una rinnovata attenzione ad un problema, quello del rapporto fra etica e politica, troppo spesso rimosso. La “profezia” della Gaudium et Spes è l’ideale linea-guida del discorso qui condotto.
Giorgio Campanini, per lunghi anni professore di Storia delle dottrine politiche (Università di Parma), di Etica sociale (Università di Lugano) e di Teologia del laicato (Pontificia Università Lateranense), riprende e sviluppa in prospettiva spirituale la sua prolungata attenzione al pensiero politico cattolico fra Ottocento e Novecento, da Rosmini a Sturzo, da Maritain a Mounier, da La Pira a Dossetti. Tra i suoi ultimi lavori Il laico nella Chiesa e nel mondo (Bologna 2004); Democrazia e valori (Roma 2007); La dottrina sociale della Chiesa. Le acquisizioni e le nuove sfide (Bologna 2009).
Descrizione dell'opera
L'enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate - la più ampia in assoluto tra le encicliche sociali - certamente rappresenterà a lungo un punto di riferimento essenziale sia per gli studiosi di dottrina sociale sia per quanti si assumeranno il compito di tradurla, svilupparla, riprenderla in vista dell'auspicato «nuovo corso» della civiltà nella stagione della globalizzazione, dell'impetuoso sviluppo della tecnica, della difficile ricerca della pace e della giustizia fra i popoli.
A motivo della complessità dei temi affrontati, il documento può risultare non a tutti di facile lettura. Vi si intrecciano riflessioni propriamente teologiche, analisi economiche, implicazioni di ordine politico, soprattutto di politica internazionale e non mancano cenni a questioni scottanti come la promozione della pace e la salvaguardia del creato. Le riflessioni di Campanini, che precedono il testo dell'enciclica, rappresentano una «guida», in vista della comprensione dei punti nodali del documento e una sollecitazione a una lettura personale e approfondita.
Sommario
Introduzione. 1. Caritas in veritate: la conclusione di un «trittico». 2. Un «nuovo statuto» della dottrina sociale della Chiesa? 3. La «questione antropologica». 4. Potenzialità e rischi della globalizzazione. 5. Le nuove frontiere dell'economia. 6. Il problema ecologico. 7. Aiuti allo sviluppo e giustizia internazionale. Conclusione: la «riabilitazione» della politica. Caritas in veritate.
Note sul curatore
Giorgio Campanini, già professore di storia delle dottrine politiche all'Università di Parma, ha successivamente svolto una serie di corsi presso la Pontificia università lateranense e la Facoltà teologica di Lugano. È considerato fra i più qualificati studiosi del pensiero politico cattolico dell'Ottocento e del Novecento. Ha approfondito in particolare le tematiche etiche e il rapporto fra pensiero cristiano e modernità. È socio, dalla fondazione, dell'Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) e collabora a varie riviste, tra cui la Rivista di teologia morale del Centro editoriale dehoniano. Delle sue pubblicazioni ricordiamo A. Rosmini e il problema dello Stato (1983) e, fra le più recenti, Politica e società in A. Rosmini (1997), La convivialità familiare (1999), Il pensiero politico di L. Sturzo (2001) e La fatica del cammello. Il cristiano fra ricchezza e povertà (2002). Per le EDB ha pubblicato: Il cristiano fedele alla terra. Contributi ad una «teologia del mondo» (1984), Personalismo e democrazia (1987), Don Primo Mazzolari fra religione e politica (1989), Il sacramento antico. Matrimonio e famiglia come "luogo teologico" (22000), Il laico nella Chiesa e nel mondo (1999, II ed. aggiornata e ampliata 2004), Le parole dell'etica. Il senso della vita quotidiana (2002), Dossetti politico (2004), Antonio Rosmini fra politica ed ecclesiologia (2006) e La dottrina sociale della Chiesa: le acquisizioni e le nuove sfide (22009); e ha curato: G. Fregni, L'amore di Dio nella casa degli uomini. Scritti di spiritualità familiare (2009).