"Quando è scoppiata la guerra, eravamo tutti contenti." Jolanda detta Jole, tredici anni nell'estate del 1914, non ci metterà molto a capire e subire le conseguenze di un conflitto che allontana gli uomini da casa e lascia le donne sole. Separate dalla mamma, sconvolte dai bombardamenti, lei e la sorellina viaggeranno per la campagna alla ricerca di una nonna che non sapevano nemmeno di avere. Da Udine a Grado, e poi in fuga dopo Caporetto, vivranno appese al desiderio di ricomporre la famiglia dispersa, salvate sempre dalla forza e dallo spirito indipendente che è il loro tratto distintivo. Narrate dalla voce di Jole, una prima persona vivida e pungente, le loro vicende sono quelle di tutte le donne che restano fuori fuoco, lontano dal fronte, come sfumate, quasi invisibili, mentre la Storia procede impietosa. Tredici immagini raccontate, come foto perdute di un album di famiglia, scandiscono una narrazione basata su diari, testimonianze, cronache e documenti. Per parlare di guerra dal punto di vista di chi non la fa.
È una linea editoriale pensata pensando al bambino nelle sue tappe di crescita per giocare, ridere, conoscere, guardare... per crescere insieme. È progettata da Emanuela Bussolati e Antonella Vincenzi. Età di lettura: da 1 anno.
Una collana di classici pensata espressamente per il target dei più piccoli. Economica, maneggevole, tascabile, di prezzo accessibile e molto accattivante dal punto di vista grafico. I Classicini sono libri leggeri, coloratissimi, scanzonati, che vogliono rendere giustizia a storie emozionanti e bellissime, storie che si possono e si devono poter raccontare come delle fiabe, che si possono voler leggere e rileggere tante volte. Età di lettura: da 7 anni.
Appassionante viaggio nella vita di Johann Sebastian Bach attraverso il racconto diretto di ben quattordici personaggi che hanno avuto la fortuna d’incrociarlo sulla loro strada. Ciascuno, infatti, accompagna il lettore parlando in prima persona, lasciando rivivere le atmosfere del tempo, descrivendo la cura e la dedizione per la musica dell’amato musicista tedesco, dai suoi esordi di giovane compositore fino agli ultimi giorni della sua vita.
C’era una volta Johann Sebastian Bach. Il primo a parlarci di Bach – che in tedesco significa “ruscello”, nome attribuito ai musicanti gitani – è un mugnaio, Veit Bach, padre del padre del padre di suo padre. Forse colui che ha seminato il germe della musica nella sua dinastia, intento a pizzicare le corde della sua piccola cetra, accompagnato dal ritmo armonioso delle pale del suo mulino sull’acqua. Orgoglioso di aver seminato lo stelo su cui ha preso forma la sua spiga. E ancora, Johanna Dorothes Vonhof, moglie del fratello maggiore di Sebastian che lo accolse nella loro casa come fosse un figlio. E il vicino di casa Herr Schmidt che non comprendeva come un ragazzino fosse sveglio di notte, in realtà a copiare di nascosto le note di Pachebel, Kell, Buxtehude dal quaderno di musica di Christoph, suo fratello, e che avrebbe voluto presto suonare.
Perché Sebastian era come un ruscello, anzi, come un fiume che raccoglie tanti ruscelli, nutrito di tutti i maggiori compositori tedeschi e stili musicali di altri paesi, come lo descrive uno dei tanti protagonisti, Hans Stern, il formaggiaio di Dresda, parlando della sfida che lo avrebbe visto duettare con il musicista francese Louis Machand, a contendersi il posto di organista della corte reale. Niente e nessuno è mai riuscito a frenare Bach, questo ruscello impetuoso che, con la sua travolgente passione per la musica e scivolando sulle sue acque, ha trovato il modo d’inseguire il tempo e superarlo per arrivare fino a noi. Per questo Beethoven ha detto che Johann Sebastian non avrebbe dovuto chiamarsi Bach, cioè “ruscello” ma Oceano, perché la forza di quello che ha composto è trascinante e abissale, proprio come un oceano…
Un viaggio descritto dall’inconfondibile stile di Chiara Carminati, conosciuta per la sua abilità di comunicare ai ragazzi con naturalezza ed efficacia, tanto da aver ricevuto lo scorso anno il premio Andersen come migliore autrice (su www.parolematte.it è possibile conoscere da vicino il suo lavoro). L’ultima Fuga di Bach, un libro in grado di far emozionare anche chi di musica non ha grande esperienza, racchiuso in una preziosa edizione che ricorda un antico quaderno da spartiti, finemente illustrato da Pia Valentinis (premiata come miglior illustratrice nella XXI edizione del Premio Andersen) le cui immagini rievocano l’eleganza dell’iconografia del Settecento, esaltate dalla prestigiosa carta materica con la quale è stato stampato il volume. Un’edizione imperdibile, un dono che potrebbe, chissà, continuare a far germogliare il seme della musica. Età di lettura consigliata: 10-13 anni.
Le "Rime chiaroscure" cantano e raccontano il lato chiaro e quello scuro, quello bello e quello brutto di ogni cosa. Le voci degli autori si confondono, si scambiano e stingono una sull'altra. E se gli autori si chiamano Chiara e Bruno, l'invito dei loro nomi, che giocano tra luce e ombra, è irresistibile: così nascono le loro filastrocche, dedicate ai mesi dell'anno, agli animali, agli ambienti naturali, e a tutto ciò che emoziona. Età di lettura: da 6 anni.
Racconta le storie suggerite dalle filastrocche e muoviti con il tuo bambino a ritmo delle canzoni. Età di lettura: da 2 anni.
"Rime per le mani" è un libro ricco di illustrazioni e tante filastrocche adatte ai più piccoli. È una linea editoriale pensata pensando al bambino nelle sue tappe di crescita per giocare, ridere, conoscere, guardare... per crescere insieme. È progettata da Emanuela Bussolati e Antonella Vincenzi. Età di lettura: da 1 anno.
Quante cose succedono a bordo di uno scuolabus? Ci vuole un diario per raccontarle tutte. Anzi, un taccuino: dove annotare giorno per giorno piccoli cambiamenti e grandi scoperte. Perché sullo scuolabus si incontrano amici e nemici. C'è Catena, che sogna a occhi aperti e va pazzo per le bici. C'è il piccolo Francoseianni, con il suo enorme zaino. Ci sono le gemelle, con le loro chiacchiere, e i tre autisti, tra cui il terribile Santana, terrore di tutti i ragazzini. Ma a chi sono riservati i sedili in fondo? Perché ogni sabato si arriva in ritardo? E chi c'è alla Fermata Fantasma? Su uno scuolabus in corsa, ogni viaggio può nascondere un'avventura, piccoli misteri e amicizie inaspettate. Età di lettura: da 9 anni.