Per quanto invocato come ‘soluzione’ e antidoto ai preoccupanti effetti della globalizzazione sulle società occidentali, il processo di costruzione e integrazione europea è a lungo rimasto ai margini della riflessione sociologica. Si è così riprodotto, sul piano scientifico, l’atteggiamento di indifferenza manifestato dai mezzi di comunicazione, ancora legati all’idea di una sfera pubblica eminentemente nazionale. Nonostante la cortina di silenzio che ne avviluppa l’operato, le istituzioni comunitarie dell’UE e la società civile transnazionale stanno, seppur faticosamente, tessendo una trama sempre più fitta di alleanze e di relazioni volte a dare maggior concretezza a un progetto sociale, culturale e politico necessario non solo sullo scacchiere dei rapporti globali di potere, ma anche per la tutela e il miglioramento della qualità della vita dei singoli cittadini. Questo ‘progetto per l’Europa’, così come il ‘metodo’ della sua realizzazione, costituiscono inoltre, al di là dei loro effetti, un laboratorio sociale senza precedenti nella storia e per questo di per sé imprescindibile per lo sguardo sociologico. Attraverso l’analisi approfondita e puntuale del dialogo tra le istituzioni comunitarie e la società civile, questo volume offre, anche per i non addetti ai lavori, l’occasione di comprendere a che punto è veramente l’Europa, fornendo una lettura multidimensionale – sociale, politica, ma anche culturale e storica – dei processi che attraversano e hanno attraversato il Vecchio Continente.
Vincenzo Cesareo, professore ordinario di Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano, è autore di numerosi lavori sul mutamento socio-culturale, la socializzazione, il sistema formativo, i processi di globalizzazione, il multiculturalismo e la società civile. Tra le sue pubblicazioni più recenti possiamo ricordare: Sociologia. Teorie e problemi (Vita e Pensiero, 1993), Società multietniche e multiculturalismi (Vita e Pensiero, 2000), La libertà responsabile. Soggettività e mutamento sociale (con I. Vaccarini, Vita e Pensiero, 2006). Tra i volumi da lui curati: L’Altro. Identità, dialogo e conflitto nella società plurale (Vita e Pensiero, 2004), I protagonisti della società civile (2003) e Ricomporre la vita. Gli adulti giovani in Italia (2005).
Fabio Introini è assegnista di ricerca in Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano. Collabora alle attività di ricerca promosse dal Dipartimento di Sociologia e dall’Osservatorio sulla comunicazione dello stesso ateneo. È coautore del volume Compless-età. Dentro le storie degli adulti-giovani (2005) e autore di Comunicazione come partecipazione. Tecnologia, rete e mutamento socio-politico (Vita e Pensiero, 2007).
Dopo un lungo periodo di oblio, causato dal diffondersi del moderno ‘culto della società’ che ne aveva sminuito senso e importanza, il binomio soggetto-soggettività ha riguadagnato una nuova centralità sia nella cultura diffusa sia nelle scienze umane e sociali. Tuttavia questo ‘ritorno del soggetto’ coincide con l’imporsi di un’immagine volta ad accentuare gli aspetti estetizzanti e narcisistici della nostra soggettività.
Questa antropologia postmoderna e debole celebra un’idea di soggetto ben lontana da quella che si era consolidata alla sua stessa origine, avvenuta all’interno del pensiero teologico e filosofico cristiano occidentale e che trova oggi espressione in un’altra declinazione della soggettività, in cui prevale una positiva tensione all’impegno e alla responsabilità.
Nella convinzione che solo un profondo recupero delle radici e della genesi della soggettività sia in grado di fare chiarezza sul suo senso più autentico, gli autori ripercorrono le principali tappe della storia del pensiero e della società occidentali, elaborando categorie idonee alla sua analisi e delineando un modello di soggetto in grado di farsi portatore di una libertà responsabile, all’interno della quale le irrinunciabili spinte autorealizzative del sé non possono essere pensate al di fuori dell’impegno verso l’altro e la collettività in senso ampio.
Vincenzo Cesareo, professore ordinario di Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano, è autore di numerosi lavori sul mutamento socio-culturale, la socializzazione, il sistema formativo, i processi di globalizzazione, il multiculturalismo e la società civile. Tra le sue pubblicazioni più recenti possiamo ricordare Sociologia. Teorie e problemi (Vita e Pensiero, 1993), Società multietniche e multiculturalismi (Vita e Pensiero, 2000), oltre che, tra i volumi da lui curati, Globalizzazione e contesti locali. Una ricerca sulla realtà italiana (2000), L’Altro. Identità, dialogo e conflitto nella società plurale (Vita e Pensiero, 2004), I protagonisti della società civile (2003) e Ricomporre la vita. Gli adulti giovani in Italia (2005).
Italo Vaccarini collabora con il Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano. È impegnato nello studio dei processi culturali, del pensiero sociologico e del rapporto tra sociologia e letteratura. Tra le sue pubblicazioni in materia possiamo ricordare Società chiusa e società aperta (Vita e Pensiero, 1994) e Gli assoluti morali nell’epoca del pluralismo (con F. Marzano e F. Botturi, 2001). È altresì autore di numerosi saggi e articoli per le riviste «Studi di sociologia», «Testo. Studi di storia della letteratura e della critica» e «Aggiornamenti sociali», di cui è collaboratore trentennale.