A partire dai fondamenti teorici e dalle ragioni pedagogiche del metodo di studio, il libro presenta le strategie didattiche inclusive più efficaci per "imparare a imparare", dirette in particolare agli allievi con disturbi specifici di apprendimento (DSA). Il metodo di studio costituisce, infatti, la prima misura compensativa che, mediante azioni mirate degli insegnanti, rende possibile il pieno sviluppo delle potenzialità individuali. A tale scopo, viene proposto di attribuire la massima rilevanza alle strategie cognitive e di apprendimento, all'organizzazione e pianificazione dello spazio e del tempo, nonché alla gestione delle emozioni correlate. Nella prima parte del testo si illustra il metodo di studio nella ricerca educativa e nella didattica a scuola e, nella seconda parte, la progettazione didattica che ne consegue e le soluzioni operative più efficaci per la sua acquisizione da parte degli allievi con DSA.
Nella scuola italiana, caratterizzata dalla scelta della full inclusion, il rapporto tra la musica e la Special Education si inserisce nel quadro complesso e dinamico dei principi fondamentali dell'inclusione scolastica e sociale. In relazione a tali principi, il volume offre un contributo al dibattito educativo-musicale, in atto in ambito nazionale, relativo in particolare alla dialettica tra musica e inclusione nel curricolo di istituto e di classe. Per fornire agli insegnanti e agli operatori esempi di pratiche progettuali e di strumenti di lavoro, sono presentate alcune modalità di organizzazione didattica del laboratorio musicale per l'inclusione e viene proposto un ampio repertorio di giochi che, opportunamente programmato nel curricolo di classe, ha anche l'obiettivo di orientare alla realizzazione di attività che promuovono la motivazione necessaria a sviluppare potenzialità e competenze.
Il volume affronta il rapporto tra didattica e valutazione di qualità, orientamento formativo e certificazione delle competenze nei processi inclusivi, con l'intento di evidenziare il grande potenziale della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, nella versione per bambini e adolescenti (ICF-CY), anche nella dialettica disabilità-certificazione delle competenze. Infatti, la Classificazione dell'Organizzazione mondiale della sanità e la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite "debbono essere usati come i due strumenti guida nel campo della disabilità", come affermato dal Piano d'Azione sulla disabilità della Cooperazione italiana, che sottolinea una volta di più di considerare entrambe punti di riferimento basilari. Nelle more dell'adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze che, a partire dall'anno scolastico 2015-2016 verrà avviata nelle scuole del primo ciclo di istruzione, le Linee guida emanate dal MIUR a supporto della sperimentazione precisano che il modello nazionale per gli alunni con disabilità viene compilato per i soli ambiti di competenza.
Questo volume sviluppa l'idea che l'obiettivo di costruire una società inclusiva non possa non partire dalla costruzione di una scuola inclusiva i cui principi ispiratori, radicati nella lotta alla discriminazione, alla disuguaglianza e all'esclusione dall'istruzione, sono tesi alla rimozione delle barriere che ostacolano l'apprendimento e la partecipazione di tutti gli alunni alla vita scolastica.