"Cammino perché la Chiesa vada avanti" è la dichiarazione contenuta nei Diari del Concilio di un lavoratore e un riformatore infaticabile e appassionato, Yves Congar, domenicano, invitato come esperto al Concilio Vaticano II. Nonostante la fatica, la malattia e la grandissima stanchezza, Congar trova la forza di scrivere nel Diario le note giornaliere dopo ogni seduta. Il Diario documenta il contributo eccezionale di Congar alla stesura dei documenti conciliari attraverso la partecipazione alle numerose commissioni. Quando inizia a scrivere il diario, Congar non si è ancora del tutto ripreso dagli anni che lo hanno visto scrittore e teologo fortemente osteggiato; è un uomo ancora abbattuto ma con le capacità intellettuali intatte.
La storia del Concilio Vaticano II della sua lunga preparazione fra le due guerre e nel primo dopoguerra, non può fare a meno di soffermarsi sulla figura di P. Congar. Autore di centinaia di libri, impressiona l'insistenza con cui ritorna, a livelli diversi, sul tema dell'unità della Chiesa. L'ecclesiologia di Congar non è perciò frutto di uno studio accademico, a freddo; nasce e si approfondisce in ragione di sollecitazioni che gli vengono dal momento storico in cui la Chiesa vive e dalla vita nella Chiesa trae metodo e contenuto. "Vera e falsa riforma nella Chiesa" è un esempio chiarissimo di questa teologia pastorale, là dove l'aggettivo "pastorale" non vuole qualificare un settore della teologia rispetto ad altri, ma un modo di fare teologia.
Este libro se ha convertido por derecho propio en un clásico de la eclesiología. Los clásicos nacen en una época y en un lugar, pero cada generación es capaz de encontrar respuesta en ellos a sus propias preguntas y a sus ansias eternas.
En el origen de esta obra se aprecian las preocupaciones más entrañables del autor: el intento de comprender la Iglesia desde dentro y no primordialmente desde su referencia a la sociedad civil y política; la profundización en su origen trinitario, en su dimensión sacramental, en su condición de fraternidad y comunión por encima de la sola perspectiva jerárquica; el esfuerzo por superar la postura puramente apologética frente a los otros cristianos y a los no creyentes, la necesidad del diálogo y de la colaboración, la radical voluntad de verdad ante los hechos y la fidelidad a la experiencia cristiana originaria tal como se ha sedimentado en la Biblia, en la Liturgia y en los Padres de la Iglesia.
El libro habla de reforma en la Iglesia, no de reforma de la Iglesia, pues esta peculiar comunidad de creyentes no es una invención humana, sino una creación de Dios en la historia de los hombres. Por tanto, resulta obligado partir de una mirada atenta y sentiente de la realidad para discernir desde ahí los criterios teológicos e históricos que permitan llevar a cabo una reforma verdadera de la Iglesia desde su interior.
Yves Congar (1904-1995) está considerado como uno de los grandes teólogos del siglo XX. Perteneció a la Orden de Predicadores.
En 1980 Yves Congar publicó en tres volúmenes su estudio sobre el Espíritu Santo. Se trataba de una extensa y profunda investigación histórica, teológica y espiritual. Algunos amigos le pidieron un texto más breve que pudiera ser leído por todo tipo de personas.
La obra que el lector tiene entre sus manos es el regalo sencillo y sintético que al final de su vida intelectual escribió el renombrado teólogo francés. Se trata de un verdadero testamento espiritual que presenta de manera sencilla y sin artificiosidad tres de los elementos que caracterizan al Espíritu Santo: es el «visitante» que anhelan todos los hombres en el fondo de su corazón; es la «fuerza» que dinamiza y llena de dones la existencia de las personas; es el «huésped» que viene y entra en cada uno para quedarse definitivamente.
Il saggio qui presentato è la traduzione italiana della voce Théologie, scritta da Congar tra il 1938 e il 1939. In essa, il teologo domenicano, si propone di elaborare la nozione di teologia raccogliendo le diverse definizioni che di essa sono state date nel corso delle diverse epoche cristiane.
Yves Congar ofrece un análisis histórico de la teología del Espíritu Santo desde la revelación en los escritos bíblicos hasta el Concilio Vaticano II, pasando por los dos milenios de cristianismo. Todo ello con un estudio serio y sólidamente fundamentado de este gran teólogo del Vaticano II que analiza la función del Espíritu en los sacramentos cristianos con especial énfasis en la confirmación y la comunión eucarística.
Congar se detiene para explicar la dualidad de tradición existente entre Oriente y Occidente. Es, de una parte, el problema de la procesión del Espíritu Santo del Padre y del Hijo y, de otra, la función del Espíritu en los sacramentos, de manera especial en la Eucaristía. Dos tradiciones diferentes, cada una con sus razones, pero en el fondo una misma fe y una experiencia espiritual homogénea.
«Cammino perché la Chiesa vada avanti». è la dichiarazione contenuta nei Diari del Concilio di un lavoratore e un riformatore infaticabile e appassionato, Yves Congar, domenicano, invitato come esperto al Concilio Vaticano II.
Nonostante la fatica, la malattia e la grandissima stanchezza, Congar trova la forza di scrivere nel Diario le note giornaliere dopo ogni seduta. Il Diario documenta il contributo eccezionale di Congar alla stesura dei documenti conciliari attraverso la partecipazione alle numerose commissioni.
Quando inizia a scrivere il diario, Congar non si è ancora del tutto ripreso dagli anni che lo hanno visto scrittore e teologo fortemente osteggiato; è un uomo ancora abbattuto ma con le capacità intellettuali intatte.
Con questi due volumi si completa la pubblicazione dei tre principali diari di Congar (Diario della guerra; Il diario di un teologo). Congar aveva espressamente chiesto che il suo diario fosse pubblicato dopo il 2000.
«Per rispetto dell’Autore non vi sono stati apportati né tagli né omissioni» (scrive il nipote Dominique Congar nella presentazione).
Yves Congar(1904-1995) è stato uno dei più noti teologi del 1900. Decisivo fu il suo apporto al dialogo ecumenico e alla teologia del laicato. Invitato al Vaticano II come esperto ne divenne uno dei protagonisti. Venne nominato cardinale da Giovanni Paolo II.
Una discussione a caldo" delle posizioni di mons. Lefebvre, fondatore del seminario tradizionalista di Econe, avversario delle innovazioni del Vaticano II. "
Breve trattato sullo Spirito Santo; un testo sintetico, accessibile, ma di grande spessore teologico.