Il volume manifesta e segna una scelta prospettica rispetto all'odierna pastorale ed è coraggioso già nell'individuazione del suo target: è infatti un invito alla fede rivolto alle generazioni sempre nuove, ma forte di un'esperienza giovanile vocazionale degli anni '70 nello storico Seminario "Card. Marco A. Barbarigo- di Montefiascone (VT). Quell'esperienza, denominata C.O.R. (Centro Orientamento Ragazzi), viene riletta alla luce della complessità culturale e del disagio del nostro tempo. La condizione dei ragazzi e degli adolescenti è oggi caratterizzata dalla rinuncia a porsi in dialogo con la società, che li consegna al contatto esclusivo tra coetanei o alla reclusione negli schermi digitali, compromettendo così una loro piena progettualità. La narrazione valorizza un'esperienza biografica non riproposta acriticamente all'oggi, ma consapevole di quanto il passato è in grado di seminare il presente, costituendo un ponte per il futuro. Proprio ciò deve fare una Chiesa in uscita per recuperare un rapporto autentico con i giovani. I contributi degli Autori propongono un nuovo impegno di pensiero e di intervento. Il richiamo alle radici e alla coscienza storica dell'identità contemporanea è l'obiettivo di queste pagine, sulla scia di quanto Papa Francesco instancabilmente ricorda ai nostri contemporanei.
Un possibile criterio teorico-metodologico, per tentare di comprendere l'attualità socio-individuale, può essere quello di considerare come plausibile la coniugazione di aspetti propri del vecchio patrimonio culturale con altri più connotativi della "nuova" costellazione di significati ed interessi post-moderni. E riflettere anche sulla possibilità che in questo momento i sentieri della religiosità e quelli dell'immaginario potrebbero essere una buona chiave di lettura sociologica del fermento dell'attuale fase storico-sociale o, comunque, utile al pari di una modalità quantitativa di analisi.
Molti fenomeni sociali, apparentemente dissimili e distanti, dipendono dalla stessa trama della complessità. Esaminare unitamente delle problematiche quali le sette sataniche e il volontariato, consente l'applicazione di un approccio interdisciplinare, ormai richiesto da numerosi sociologi. Gli attori sociali si muovono nel medesimo contesto, in un rapporto di circolarità e interdipendenza. È la complessità a dettare le norme del panorama socio-culturale, soprattutto nel XXI secolo, periodo privo di una cornice istituzionale unitaria e di uno spazio sociale definito nei suoi confini.
Questo saggio è nato sulla scorta delle riflessioni provocate dalla lettura del saggio di William James "le varie forme della coscienza". Le pagine di questo saggio, pertanto, riflettono un'analisi parziale e circoscritta rispetto alla vasta produzione Jamesiana. Questo studio su un presupposto generale: la centralità strategica che la tematica religiosa riveste all'interno dell'intero impianto scientifico di James e la conseguente influenza che la speculazione, nonché la tensione personale, per il dato religioso hanno esercitato nella sua esperienza umana