L'Evangelium vitae è un'enciclica di grande rilievo culturale per la nostra civiltà ormai prossima al terzo millennio. Il volume vuole essere uno strumento di approfondimento del "progetto di evangelizzazione della vita" ideato e lanciato da Giovanni Paolo II con sensibilità pastorale.
Vita e atteggiamenti, aspirazioni e sofferenze dei principali protagonisti dell'affascinante società dell'Antico Egitto: il faraone, il contadino, l'artigiano, lo scriba, il funzionario, i morti, il soldato, lo schiavo, lo straniero, il sacerdote. Sergio Donadoni, uno dei maggiori storici dell'Antico Egitto, ha diretto missioni archeologiche sia in Egitto che in Sudan. Ha insegnato nelle Università di Milano, Pisa e Roma ed è socio dell'Accademia dei Lincei.
Quella che il volume propone è una raccolta di poesie, lettere, pagine di diario, scritti di morale e di riflessione sull'amore, tratte da scrittori d'ogni tempo e letteratura: e sono tanti quanti i giorni dell'anno. 365 autori che vanno da Omero a Montale, da Esiodo a Pound, da Seneca a Brecht, da Montaigne a Machado, da Voltaire a Rilke, passando per i maggiori lirici greci e latini per arrivare a grandi scrittori italiani, francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi e americani. Con molte sorprese: le canzoni del Settecento francese, il tango argentino, la trattatistica erotica estremo-orientale.
Contiene: La costruzione dello Stato e la classe dirigente di F. Cammarano; Il compimento dell'unità e la politica estera di E. Decleva; Le strutture sociali e le condizioni di vita di G. Montroni; Arretratezza e sviluppo di G. Pascosolido; Una cultura per il nuovo Stato di B. Tobia.
“Su tre cose il mondo sta:
sulla Torà,
sul culto
e sulle opere di misericordia”
In questa raccolta, Rabbi Jehudà – vissuto nel secondo secolo e.v. – volle fissare tutta la sapienza dei maestri d’Israele che l’avevano preceduto e offrire alle generazioni a venire il cuore dell’etica ebraica colto dalla bocca dei Padri. Da queste pagine – e dai commenti rabbinici medievali che le accompagnano – emerge il mistero che sta al centro dell’ebraismo: non “chi è” Dio, ma “cosa vuole” Dio. Un mistero a favore dell’uomo perché la volontà di Dio è benedizione per l’uomo. Pagine di grande profondità e freschezza che aprono ancora oggi squarci di luce e di consolazione sull’esistenza quotidiana di ogni uomo.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco della Fraternità di Bose a Gerusalemme e biblista, unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. Oltre ad aver curato Un mondo di grazia. Letture dal Midrash sui Salmi, si è recentemente soffermato sui tesori del Salterio in L’amore di Dio nei Salmi. Sempre per Qiqajon ha curato un commentario all’Evangelo secondo Matteo e ha approfondito il messaggio profetico in La passione dei profeti, attingendo alle ricchezze della tradizione ebraica.