Giuseppe Dossetti (1913-1996) è stato un protagonista indiscusso delle origini e del primo consolidamento della democrazia repubblicana italiana. Questo volume, ricorrendo a fonti inedite, racconta come è giunto a svolgere un ruolo di primo piano nella redazione della Costituzione italiana e quali sono stati i caratteri peculiari della sua proposta politica. Viene così ripercorsa la straordinaria vicenda di questo giovane studioso di diritto canonico che, formatosi nell’Università Cattolica di padre Agostino Gemelli, si ritrova prima coinvolto nella Resistenza e quindi proiettato ai vertici della Democrazia cristiana, dove inizia un’intensa attività politica per impegnare il suo partito nella costruzione di una democrazia reale, distante dalle storture della stagione liberale e radicata su una scelta antifascista. Successi e sconfitte, intuizioni e limiti della sua azione politica vengono ricostruiti superando gli schematismi e le semplificazioni con cui si è trattata la figura di Dossetti, restituendole finalmente un profilo organico dove si intrecciano l’esigenza di una riforma sociale e la percezione della necessità di una profonda riforma della Chiesa.
Enrico Galavotti insegna Storia del cristianesimo nell’Università degli Studi «G. d’Annunzio» di Chieti-Pescara ed è membro della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato: «Processo a Papa Giovanni. La causa di canonizzazione di A.G. Roncalli (1965-2000)» (2005) e «Il giovane Dossetti. Gli anni della formazione, 1913-1939» (2006).
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I salirono sulla cattedra di Pietro dopo essere stati patriarchi di Venezia per alcuni anni. L'incontro con la complessa realtà della diocesi lagunare, che si trovava ad affrontare problemi sociali ed ecclesiali di non poco conto, questo condizionò la loro esperienza pastorale. Dell'esperienza fatta a Venezia, cosa portarono a Roma, al centro del cattolicesimo, come pastori universali? Cosa rimase delle scelte, dei progetti e degli incontri veneziani nel nuovo e grande orizzonte della Chiesa? Il volume cerca di rispondere a tali domande, mettendo in luce soprattutto la loro attenzione ai problemi sociali e del mondo del lavoro e dei rapporti con le altre Chiese e confessioni cristiane
Se di Giuseppe Dossetti come canonista, uomo politico e padre della Costituzione, protagonista del Concilio Vaticano II e fondatore di una famiglia religiosa gli storici si sono già occupati producendo numerosi studi ed edizioni di scritti, altrettanto non si può dire per il periodo della sua formazione giovanile. Eppure nei primi decenni di vita Dossetti vive esperienze, stringe relazioni e compie letture che saranno determinanti nel resto della sua ricca esistenza. In queste pagine, grazie a fonti e testimonianze autobiografiche inedite, viene finalmente approfondita questa importante stagione e le tante dimensioni che in essa hanno influito: l'ambiente famigliare; le figure di riferimento nella Chiesa e nella società reggiana così come nella Facoltà di giurisprudenza di Bologna e all'Università Cattolica di Milano. Ne emerge un Dossetti sinora sconosciuto, a tratti inatteso: lo stesso che di lì a pochi anni diventerà un protagonista di primo piano della storia ecclesiastica e civile dell'Italia del Novecento.
Il desiderio di arrivare ad una canonizzazione rapida e straordinaria di un papa nasce ai primi di giugno del 1963, quando l'affetto che circonda Giovanni XXIII nella sua agonia - seguita in tutto il mondo da cristiani e non attraverso la radio e una televisione ancora agli albori della sua storia - innesca petizioni, tentativi e desideri che fluiscono dentro il concilio che questo anziano papa aveva convocato. Paolo VI deciderà però di seguire l'iter ordinario e disporrà l'apertura della causa di canonizzazione sia per Giovanni XXIII che per Pio XII. Processo a Papa Giovanni ripercorre tutte le fasi della causa di Angelo Giuseppe Roncalli: dai dibattiti precedenti alla decisione di papa Montini all'apertura del processo canonico vero e proprio; dall'interrogazione di centinaia di testimoni in tutto il mondo ai dibattimenti che seguirono nella congregazione per le Cause dei santi; dall'intervento decisivo di Giovanni Paolo II alla sorprendente decisione di abbinare la beatificazione del "Papa Buono" a quella di Pio IX. Sulla scorta di un'importante documentazione d'archivio si affrontano tutti i nodi di questa inchiesta canonica, durata trentacinque anni. Si tratta dunque di una delle prime approfondite indagini su uno dei beati della "Fabbrica dei santi" di Karol Wojtyla, nonché su un papa che ha marcato in profondità la storia della chiesa contemporanea.