Eclipsado en parte por la personalidad fulgurante de su sucesor san Juan Pablo II, la figura de Pablo VI puede haber quedado injustamente encasillada entre los dos papas a los que sirvió de puente, y esta es una de las razones por las que el presente volumen de Ediciones Cristiandad adquiere una relevancia significativa. Lejos de abrir un debate sobre supuestos protagonismos personales, los textos seleccionados por Giovanni Maria Vian muestran a un hombre desnudo, de una sencillez y una sinceridad encomiables, que tuvo que lidiar con un tiempo histórico en el que la Iglesia sentía la necesidad apremiante de dialogar con el mundo, un mundo que había comenzado a fraguarse un horizonte al margen del Evangelio. En los 32 textos recogidos en este libro, que abarcan los momentos más importantes de su vida desde su juventud, Montini dialoga con el mundo y consigo mismo, habla de Dios y del Maligno, de la Iglesia y del pecado, de la alegría y de la tristeza, habla con la curia y con los artistas, de la riqueza y de la pobreza, y nos deja también una reflexión serena de su propia conciencia de la muerte, a la que sin duda supo esperar.
Dalle origini a oggi, l'annuncio di Gesù ha influito su scelte di vita, linguaggi e culture, leggi e consuetudini. Nel corso del tempo le Chiese cristiane sono cambiate anche attraverso drammatici conflitti e rotture, si sono misurate in controversie e dialoghi con altre credenze e comunità religiose, sono entrate nei campi dell'etica, della politica, del diritto. Questo volume ripercorre l'intera storia del cristianesimo con uno sguardo rivolto sia allo sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche sia alle forme di fede vissuta. Dalla prima diffusione del messaggio evangelico intorno al bacino del Mediterraneo fino al "cristianesimo globale" del terzo millennio, un affresco avvincente e completo.
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I salirono sulla cattedra di Pietro dopo essere stati patriarchi di Venezia per alcuni anni. L'incontro con la complessa realtà della diocesi lagunare, che si trovava ad affrontare problemi sociali ed ecclesiali di non poco conto, questo condizionò la loro esperienza pastorale. Dell'esperienza fatta a Venezia, cosa portarono a Roma, al centro del cattolicesimo, come pastori universali? Cosa rimase delle scelte, dei progetti e degli incontri veneziani nel nuovo e grande orizzonte della Chiesa? Il volume cerca di rispondere a tali domande, mettendo in luce soprattutto la loro attenzione ai problemi sociali e del mondo del lavoro e dei rapporti con le altre Chiese e confessioni cristiane
La crisi modernista fece vacillare la Chiesa cattolica all'inizio del Novecento. La dura repressione del tentativo di accogliere nel cattolicesimo alcune istanze contemporanee costituì l'acme del secolare conflitto della Chiesa con la modernità. Il volume ripercorre la storia della crisi modernista, presenta le principali proposte di rinnovamento e i maggiori protagonisti del riformismo religioso cattolico, indugia sulla condanna del modernismo come "sintesi di tutte le eresie" da parte di Pio X (1907) e sulla reazione antimodernista, si sofferma brevemente sui "neomodernismi" denunciati dal papato nel secolo seguito alla crisi e accenna ai fenomeni "modernistici" nelle altre tradizioni religiose
"Vian offre di questo famoso falso un'esemplare analisi che va ben oltre il testo in sé" (Gianfranco Ravasi)
"Un bellissimo libro" (Silvia Ronchey)
La donazione di Costantino è uno dei falsi più famosi della storia occidentale. Il testo fu composto a metà dell'VIII secolo, proprio mentre nel cuore dell'Italia nasceva lo Stato della Chiesa. Presentato come l'atto con cui l'imperatore avrebbe concesso a papa Silvestro e ai suoi successori Roma, l'Italia e l'Occidente, il documento servì più tardi a sostenere l'espansione territoriale della Chiesa romana. Questione italiana per eccellenza, la storia della donazione di Costantino non solo implica e chiarisce aspetti centrali dell'identità culturale del paese dove risiede il "romano pontefice", ma costituisce anche una chiave d'accesso assai efficace per meglio comprendere il rapporto tra religione e politica.
Giovanni Maria Vian è docente di Filologia patristica nella Sapienza-Università di Roma. Ha tra l'altro pubblicato "Bibliotheca divina. Filologia e storia dei testi cristiani" (Carocci, 2001, tradotto in spagnolo nel 2005). Dal 2007 è direttore dell'"Osservatore romano".
Introduzioni
Giorgio Cracco, Dal Veneto al mondo: davvero (p. 11-20)
Giovanni Vian, Albino Luciani: dalla memoria alla storia (p. 21-31)
I. Attraverso una vita
Loris Serafini, Preti e modelli di prete nel Bellunese negli «anni di Luciani» (p. 35-52)
Patrizia Luciani, II primo ministero (p. 53-66)
Valentina Ciciliot, L’episcopato di Albino Luciani a Vittorio Veneto (1959-1970) (p. 67-91)
Marcello Malpensa, Il ministero a Vittorio Veneto nelle lettere pastorali (p. 93-119)
Giovanni Vian, L’episcopato veneziano di Albino Luciani (p. 121-167)
Gianni Bernardi, II patriarca Luciani e la formazione, ad sacerdoti (p. 169-182)
Enrico Galavotti, «Solo una specie di famiglia». Albino Luciani e la Conferenza Episcopale Italiana (p. 183-224)
Giorgio Fedalto, Un ecclesiastico veneto tra concilio e post-concilio. Dalle montagne alla laguna (p. 225-239)
II. Temi e problemi aperti
Cosimo Damiano Fonseca, Albino Luciani e la «Chiesa parrocchiale» (p. 243-256)
Fulvio De Giorgi, Le prospettive della catechesi nell’Italia della prima metà del Novecento e l’opera di Albino Luciani (p. 257-295)
Giancarlo Zizola, Luciani e i media (p. 297-310)
Annibale Zambarbieri, Albino Luciani tra «vecchia» e «nuova» teologia. Appunti su una difficile transizione (p. 311-354)
Massimo Faggioli, Per un «centrismo conciliare». Albino Luciani e il conci lio Vaticano II (p. 355-383)
Roberto Morozzo della Rocca, L’orizzonte missionario di Albino Luciani (p. 385-395)
Gianni La Bella, Luciani e la povertà (p. 397-409)
Maurizio Pegrari, La finanza bianca e il vescovo Luciani (p. 411-440)
III. Trentatré giorni
Giorgio Cracco, Modelli di papi e idee sul papato negli scritti di Albino Luciani (p. 443-472)
Philippe Chenaux, Luciani e Montini (p. 473-481)
Alberto Melloni, Luciani e il 1978 (p. 483-490)
Nicla Buonasorte, L’enigma Luciani e il conclave (p. 491-503)
Cesare Alzati, Giovanni Paolo I. Una svolta dedsiva per il pontificato romano di fine Novecento (p. 505-508)
Federico Ruozzi, «Un papa più mostrato che dato?». Albino Luciani e le fonti televisive (p. 509-560)
Testimonianza
Card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia (p. 563-570)
Strumenti
Scheda biografica di Albino Luciani (p. 573)
Notizie sugli autori (p. 575-579)
Tavola delle abbreviazioni (p. 581-582)
Indice dei nomi, a cura di Franco Scarmoncin (p. 583-599)
La donazione di Costantino è uno dei falsi più famosi della storia occidentale. Il testo, composto tra l'VIII e il IX secolo d.C., si presenta come l'atto con cui l'imperatore avrebbe concesso al papa Silvestro e ai suoi successori poteri e beni in Oriente, ma soprattutto in Occidente, un atto che avrebbe poi consentito la nascita di quello che per secoli sarebbe stato lo Stato della Chiesa. Invocata dai papi e avversata da molti fin dall'XI secolo, la donazione fu dimostrata definitivamente falsa nel XV secolo da Lorenzo Valla. Una questione che ha nei secoli successivi innescato il dibattito sul potere temporale dei papi, sui rapporti fra religione e politica, chiarendo molti aspetti dell'identità del paese che ospita il romano pontefice.
Questo libro delinea per la prima volta una storia complessiva dei testi cristiani e del loro significato nella storia della cultura, dalle origini della Bibbia fino al Novecento, attraverso il confronto con il giudaismo e l’ellenismo, la nascita della filologia cristiana con Origene, Eusebio e Girolamo, il medioevo tra Oriente bizantino e Occidente latino, la grande stagione umanistica, l’erudizione tra Cinque e Settecento, il rapporto problematico della tradizione culturale cristiana con la modernità.