"Immaginate un tavolo pieno di libri aperti, di fotocopie, di appunti, e poi ancora tazze di caffè e bicchieri d'acqua. Immaginate una montagna di libri in disordine e poi moltiplicate per tre e avrete un barlume d'idea del lavorio e del disordine che c'è dietro a questo libro". È con queste parole che Elena Granata, architetto e docente del Politecnico di Milano, Chiara Granata, musicista e dottore in filosofia, Anna Granata, ricercatrice in pedagogia interculturale all'Università di Torino, aprono il racconto del loro approccio felice al sapere. Un originalissimo libro che nasce dall'insofferenza verso un'idea convenzionale di sapere che ignora le relazioni e le comunanze e si trincera dietro codici e discipline, una ricerca che fa vibrare la bellezza e l'emozione della scoperta culturale partendo da un'intuizione feconda: tutte le idee sono sorelle, non ha senso recintare il sapere in orticelli chiusi.
La ricerca dell'altro è lo scopo ultimo della pedagogia interculturale. A sessant'anni dai suoi esordi, la disciplina è stata sottoposta a numerose critiche e rivisitazioni. Il volume ripercorre le diverse fasi del vivace dibattito internazionale che ha animato questo campo del sapere e propone in particolare tre vie, complementari e sinergiche, per rinnovare la ricerca in pedagogia interculturale: interrogare i classici della pedagogia con nuove domande inerenti le sfide del tempo presente; confrontarsi con ricercatori di discipline diverse, incrociando metodi e linguaggi attorno a temi complessi; allestire una relazione dialogica con le persone nei contesti di pluralismo quotidiano, quali la scuola, gli ambienti educativi e di socializzazione, ambiti sempre fecondi di esplorazione e scoperta.
Scopo del libro è contribuire a diffondere l'idea che la pluralità è oggi la norma entro la nostra società. In questo ambito, l'approccio interculturale può costituire una straordinaria risorsa in campo educativo per la crescita e lo sviluppo della persona.
Continuiamo a chiamarli figli di immigrati... eppure alcuni sono nati e hanno sempre vissuto in questo paese, altri sono giunti qui bambini al seguito dei genitori. Quasi tutti immaginano qui il proprio futuro. Questo libro raccoglie voci, idee ed esperienze di giovani di origine straniera: una lezione per il mondo della scuola, dove si sono formati, per le loro famiglie e comunità, nelle quali sono cresciuti, e per la società tutta, della quale si sentono parte integrante e attiva.