A settant'anni dalla nascita dello Stato ebraico questo romanzo ne ricorda la genesi tormentata. Nel maggio '48, mentre gli ebrei festeggiavano la nascita di Israele, gli arabi già si preparavano alla lotta. «Gerusalemme, Gerusalemme!» racconta gli uomini, i drammi, i fatti di quella tragica stagione terminata con la nascita del nuovo Stato.
Deluso e amareggiato sotto il profilo professionale, un giovane medico statunitense lascia il suo paese e va in India, alla ricerca di qualcosa che gli restituisca il senso dell'esistenza, intraprendendo un lungo viaggio dalla ricca America alle bidonville di Calcutta. La realtà che lo aspetta è però sconvolgente, un vero e proprio inferno di miseria e degradazione, nel quale gli uomini cercano di sopravvivere tra topi e scarafaggi, nella più assoluta mancanza di mezzi. Ma proprio qui, nelle allucinanti colonie di lebbrosi della "Città della gioia", in mezzo a inondazioni, fame e malattie, il protagonista riuscirà a ritrovare la forza di riscattarsi. Un romanzo sconvolgente, una straordinaria lezione di coraggio.
Bruciare la città-mondo, la capitale del ventesimo secolo. La città della Senna, dei boulevard e di Notre-Dame, del Louvre e della torre Eiffel. Bruciare Parigi. "Bruciate Parigi!" ordina Hitler nella fase conclusiva della Seconda guerra mondiale. Ma l'ordine non venne eseguito e Parigi fu salva. Chi la salvò dalla distruzione? De Gaulle? 0 il generale Von Choltitz? Il comunista Rol o il console svedese Nordling? Come si arrivò al 25 agosto 1944, giorno in cui la città venne liberata dagli Alleati? Attraverso carte segrete ritrovate negli archivi tedeschi, documenti dell'epoca, ordinanze, verbali e ricordi dei testimoni, Dominique Lapierre e Larry Collins scrivono un drammatico romanzo-cronaca - da cui verrà tratto l'omonimo film di René Clement - mettendo in scena eroi e traditori, giovani e vecchi, spie e ostaggi. Sono i protagonisti dell'epopea della città, dall'incubo della distruzione totale alle battaglie per le strade, fino alla liberazione.
Dall'autore della Città della gioia, un'intensa riflessione sulla miseria dell'Occidente. Una toccante lezione di fede e di speranza.
Bruciare la città-mondo, la capitale del ventesimo secolo. La città della Senna, dei boulevard e di Notre-Dame, del Louvre e della torre Eiffel. Bruciare Parigi. "Bruciate Parigi!" ordina Hitler nella fase conclusiva della Seconda guerra mondiale. Ma l'ordine non venne eseguito e Parigi fu salva. Chi la salvò dalla distruzione? De Gaulle? 0 il generale von Choltitz? Il comunista Rol o il console svedese Nordling? Come si arrivò al 25 agosto 1944, giorno in cui la città venne liberata dagli Alleati? Attraverso carte segrete ritrovate negli archivi tedeschi, documenti dell'epoca, ordinanze, verbali e ricordi dei testimoni, Dominique Lapierre e Larry Collins scrivono un drammatico romanzo-cronaca - da cui verrà tratto l'omonimo film di René Clement - mettendo in scena eroi e traditori, giovani e vecchi, spie e ostaggi. Sono i protagonisti dell'epopea della città, dall'incubo della distruzione totale alle battaglie per le strade, fino alla liberazione.
All'inizio degli anni settanta Dominique Lapierre e Larry Collins attraversano il continente indiano per raccogliere interviste con testimoni, registrare vicende strabilianti, comporre la trama di un potente racconto corale: quello del popolo indiano in cammino verso la propria indipendenza. Dalla nomina di Lord Mountbatten a viceré delle Indie, il 1° gennaio 1947, all'assassinio di Gandhi, il 30 gennaio 1948, "Stanotte la libertà" ripercorre i tredici mesi che cambiarono per sempre il volto dell'Impero britannico e il destino di quattrocento milioni di indiani. Un viaggio serrato e appassionante tra i segreti di una terra incantevole, le miserie e gli splendori del suo popolo, il coraggio e la fede degli uomini che aprirono la via alla libertà. Su tutti, s'irradia la figura del Mahatma Gandhi, la Grande anima, il profeta dal fascino tuttora inesauribile. Quel viaggio segnerà la vita di Dominique Lapierre, che da allora, preso d'amore per la sua India, vi ritornerà per infiniti viaggi, memorabili incontri, nobili slanci umanitari.
En 1652 un barco holandés desembarca en el extremo meridional de África con el objetivo de cultivar ensaladas para la tripulación de la poderosa Compañía de las Indias Occidentales de Ámsterdam, diezmada por el escorbuto. Aunque esta aventura agrícola empieza sin sombra de ambición colonial, pronto estos hombres quedan atrapados en el corazón de un continente de contrastes, lleno de oro, bestias salvajes, diamantes y moscas tsé-tsé. Una aventura apasionante que desembocó en el nacimiento de una nación.
Dominique Lapierre es coautor, junto con Larry Collins, de ¿Arde parís?, O llevarás luto por mí, Oh, Jerusalén, Esta noche la libertad, El quinto jinete y ¿Arde Nueva York?. En solitario ha escrito La ciudad de la alegría, Más grandes que el amor, Mil soles y Érase una vez la URSS y con Javier Moro, Era medianoche en Bhopal. Sus bestsellers han inspirado diversas superproducciones cinematográficas. Han sido leídos por más de cien millones de lectores en todo el mundo.
Nei primi anni settanta Dominique Lapierre,con Larry Collins, arriva a Nuova Delhi per scrivere la straordinaria storia dell’indipendenza dell’India dall’Impero britannico.
Sarà l’inizio di una prodigiosa storia d’amore. Al volante di una vecchia Rolls-Royce Silver Cloud, la “macchina dei maharaja”, percorre in sei mesi più di ventimila chilometri. Raccoglie testimonianze e documenti unici, vive avventure rocambolesche, conosce e riesce persino a intervistare gli assassini del Mahatma Gandhi. Ne nascerà Stanotte la libertà, racconto epico sulla lotta per l’indipendenza indiana. Ma nascerà anche un rapporto forte, intenso e sincero tra gli ultimi della terra e lo scrittore affermato, che da allora all’India e all’aiuto umanitario dedicherà tutto se stesso.
Dopo il primo viaggio, Lapierre infatti ritornerà in India incessantemente, impegnandosi in programmi concreti contro le condizioni di estrema povertà.
Dormirà nelle bidonville fianco a fianco con gli emarginati della società e con i tanti eroi senza nome che si danno da fare per migliorare le condizioni dei più poveri, incontrerà Madre Teresa di Calcutta; collaborerà con James Stevens, fondatore del centro Udayan, grazie al quale migliaia di figli di lebbrosi vengono strappati dalla miseria e dalla malattia.
L’intervento di Lapierre si rivelerà decisivo per la sopravvivenza e il rilancio di questa istituzione, che garantisce un futuro per tanti bambini malati o con genitori lebbrosi. Seguiranno gli anni vissuti tra i diseredati delle bidonville di Pilkhana, a fianco dell’infermiere svizzero Gaston Grandjean. Anni di grande slancio e di immersione nella sofferenza e nella privazione da cui vedranno la luce un libro e un film celeberrimi: La Città della gioia, di cui in India mon amour Lapierre ci regala inediti dietro le quinte.
La penna di Lapierre accompagna il lettore in ripetuti viaggi nei misteri del paese-continente, immergendolo nella vitalità e il fascino dell’umanità incontrata. Foto, ricordi e riflessioni si mescolano creando una testimonianza unica: India Mon amour.
Un indimenticabile inno alla vita e alla speranza, unito da un fil rouge che deriva da un proverbio indiano: “Tutto ciò che non è donato, è perduto”.
En la nueva Biblioteca Dominique Lapierre recuperamos las obras que marcaron una época y empezamos con una edición conmemorativa por el 25 aniversario de su novela más emblemática. En La Ciudad de la Alegría se narran las vivencias de varios personajes en un slum (barrio de chabolas) de Calcuta. Paul Lambert es un cura católico francés cuya misión personal es ayudar a los más necesitados. Max Loeb un médico americano que llega a Calcuta cautivado por el trabajo de Lambert. Su historia se va mezclando con la de la familia Pal, con el cabeza de familia Hasari, que deben de migrar a Calcuta para ganarse la vida....
La ciudad de la Alegría es un canto a la esperanza y al amor dentro del sufrimiento y la miseria que se da en los barrios pobres de la India. Una increíble e inolvidable novela que ha cautivado a millones de lectores en todo el mundo.
Sei aprile 1652. Un manipolo di coloni olandesi sbarca sull'estremità più meridionale del continente africano. Questi uomini hanno una missione delicata e precisa: coltivare pianticelle di insalata per rifornire di vitamine gli equipaggi delle navi della Compagnia olandese delle Indie orientali in transito, decimati dallo scorbuto. Nessuna grande ambizione di conquista coloniale, ma passerà poco tempo prima che gruppi di avventurieri voltino le spalle al mare per addentrarsi nelle foreste infestate di animali feroci e mosche tse tse, alla conquista della "Terra promessa". La macchina inesorabile della Storia si è ormai avviata, e il primo capitolo di un'epopea di infamia e redenzione è stato scritto. Convinti dalla fede calvinista di essere il nuovo popolo eletto, i coloni presto rinnegheranno la madrepatria, affronteranno le tribù nere, i cercatori d'oro e di diamanti, e le temibili tuniche rosse della regina Vittoria, fino a macchiarsi di una delle più grandi tragedie del Novecento: l'instaurazione dell'apartheid. Una piccola comunità di quattro milioni di bianchi sottometterà con la forza una popolazione sei volte maggiore di neri, dando vita a un regime razzista che causerà centinaia di migliaia di vittime. A questo orrore riusciranno a porre fine la volontà e il coraggio di veri e propri eroi come Chris Barnard, Helen Lieberman e soprattutto, dopo ventisette anni passati in carcere, un gigante del nostro tempo, Nelson Mandela.