Il libro ricostruisce la trasformazione a cui è andata incontro l'idea di identità personale nel corso del pensiero moderno e contemporaneo. Ripercorrendo le riflessioni di filosofi e personalità della ricerca scientifica in psicologia, biologia, etologia, scienza cognitiva e neuroscienze emerge una comune prospettiva naturalistica e secolare che rifiuta la concezione dell'io e del sé come identità forte e perfetta, fondata su una consapevolezza razionale della propria natura sostanziale. La concezione alternativa mette al centro della persona le emozioni e le passioni generate dalle relazioni con gli altri e dal riconoscimento sociale: questa nuova consapevolezza di sé permette di eliminare il mito di un'unica identità originaria che caratterizzerebbe ciascuno di noi. Le questioni della bioetica, delle relazioni sessuali e di genere e delle condotte verso gli animali e l'ambiente presentano una chiara metamorfosi in corso dell'idea di identità personale che offre un significativo contributo alle recenti elaborazioni normative nei campi dell'etica, del diritto e della politica.
Basta un viaggio in un paese lontano, il contatto con persone che vivono in condizioni completamente diverse dalla nostra, l'incontro con una povertà che ci appare insuperabile o con un esempio di vita ascetica in un monastero remoto per mettere in crisi le nostre risposte a tutti quegli interrogativi che accompagnano da sempre la vita dell'uomo. Ma è alla dimensione trascendente che bisogna fatalmente guardare? Non secondo l'autore, che opta per una ricerca di tipo individuale e soggettivo, nella convinzione che ciascuno abbia il diritto di realizzare il proprio modo di dare un senso all'esistenza, ovviamente senza nel fare ciò danneggiare gli altri.
Proclamarsi atei oggi non è più uno scandalo, e sempre più spesso le risposte alle grandi domande della vita sono cercate senza ricorrere a Dio. Questo libro argomenta come e perché una forma di ateismo non dogmatico possa essere la migliore concezione complessiva per condurre una vita sensata ed eticamente apprezzabile. Anche senza Dio si possono dunque trovare criteri per costruire società aperte al pluralismo religioso e culturale, e per immaginare istituzioni o regole pubbliche che facciano leva su una comune tendenza degli esseri umani a venire coinvolti dai piaceri e dalle sofferenze dei loro simili.
La simpatia è un tema che ricorre frequentemente nelle conversazioni quotidiane ed è al centro di molte narrazioni letterarie e cinematografiche. L’autore muove dall’uso comune del termine per delineare il modo in cui la natura della simpatia e il suo ruolo nella vita umana sono stati interpretati dalla riflessione scientifica e filosofica. Dalle differenti caratterizzazioni qui esposte emerge un significato della simpatia sia come principio che consente una partecipazione affettiva immediata tra le persone sia come capacità che rende vive le emozioni altrui in vista di una presa di posizione etica. Le pagine del volume documentano come una ricostruzione di questo genere rappresenti una sorta di filo rosso che, dagli illuministi Hume e Smith e poi attraverso la teoria evoluzionistica di Darwin, arriva alle acquisizioni recenti dell'etologia, della psicologia sociale e delle neuroscienze. La consapevolezza della natura della simpatia permette di spiegare in termini naturalistici dimensioni centrali della condotta umana, come l'etica, il diritto e la politica.
L'autore
Eugenio Lecaldano, professore emerito presso il dipartimento di Filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza", ha insegnato anche all'Università di Siena. Tra le sue pubblicazioni più recenti, Un'etica senza Dio (Roma-Bari 2006) e Prima lezione di filosofia morale (Roma-Bari 2010). Fa parte del comitato direttivo di Bioetica e Rivista di filosofia.
Ogni giorno siamo chiamati a scelte morali nuove e difficili e di certo fondamentali per la nostra vita: dalla bioetica al trattamento degli animali, dalle trasformazioni dell'ambiente alla pluralità delle culture e alla distribuzione delle risorse tra gli esseri umani. Confrontandosi con la filosofia e la ricerca empirica dall'Illuminismo a oggi, Eugenio Lecaldano propone un'introduzione generale alla filosofia morale che, messe da parte impostazioni rigide e schematiche, mostra il ruolo risolutivo delle emozioni e dei sentimenti, vitali per le relazioni tra le persone.
Eutanasia, trapianti, le varie forme di fecondazione assistita, donazione e sperimentazione genetica: una presentazione chiara e leggibile dei più attuali temi della bioetica, che tiene conto sia degli aspetti medici e scientifici, sia delle analisi della filosofia morale e dell'etica teorica contemporanea. La nuova edizione aggiorna, corregge e rende più chiare alcune analisi presenti nel volume precedente. Gli aggiornamenti mettono al passo le analisi e le argomentazioni sviluppate con i casi della bioetica che sono stati al centro dei mutamenti della discussione pubblica dopo il 1999 e rendono conto dei mutamenti del contesto legislativo e giuridico italiano ed europeo.
Questo è un libro filosofico, interessato a influenzare niente altro che le riflessioni. Non ambisce a portare a termine l'impossibile cerimonia di seppellire Dio, né vuole assumere un ruolo diretto sul piano politico o giuridico e neanche presentare dogmi nei quali si possano riconoscere gli arei per costituire la chiesa di coloro che sono senza chiesa. Questo libro muove dalla fiducia che la civiltà del nostro paese permetterà di accogliere le idee di coloro che sostengono esplicitamente che la morale e i valori sono qualcosa che non solo può unire credenti e non credenti, ma esige da tutti noi un surplus di indipendenza e di autonomia, da realizzare vivendo come se Dio non esistesse.
Questo è un libro filosofico, interessato a influenzare niente altro che le riflessioni. Non ambisce a portare a termine l'impossibile cerimonia di seppellire Dio, né vuole assumere un ruolo diretto sul piano politico o giuridico e neanche presentare dogmi nei quali si possano riconoscere gli arei per costituire la chiesa di coloro che sono senza chiesa. Questo libro muove dalla fiducia che la civiltà del nostro paese permetterà di accogliere le idee di coloro che sostengono esplicitamente che la morale e i valori sono qualcosa che non solo può unire credenti e non credenti, ma esige da tutti noi un surplus di indipendenza e di autonomia, da realizzare vivendo come se Dio non esistesse.
Il volume fornisce un quadro complessivo delle diverse concezioni morali che si sono confrontate nei dibattiti su questioni quali l'eutanasia, le varie forme di fecondazione in vitro, la clonazione, la ricerca sulle cellule staminali, le biotecnologie, la sperimentazione sugli animali. Ciascuna voce chiarisce le nozioni chiamate in causa ed espone lo "status" delle conoscenze. Tenendo conto della pluralità delle concezioni morali riconoscibili nel nostro Paese, lo sforzo è quello di offrire non solo uno strumento informativo ma anche spunti di riflessione per proprie scelte consapevoli. Ciascuna voce è corredata da informazioni sul lemma e da una bibliografia sulle principali opere che trattano il tema affrontato.