Il volume propone tre importanti e decisivi saggi apparsi insieme nel 1954: "Simpatia e rispetto" di Ricoeur, "Per una filosofia dell'amore" di Marcel, "L'io e la totalità" di Lévinas. Amore e simpatia, rispetto e giustizia, responsabilità e riconoscimento sono le parole-chiave a cui Lévinas, Marcel e Ricoeur affidano la possibilità, che è anche una difficoltà, di pensare all'altro. Questo impone una duplice presa di coscienza: vi è, da una parte, la miseria delle parole che di solito dicono dell'altro, coniate sul dominio delle cose e imposte da un «io» signore solitario del mondo, e, dall'altra parte, l'ingenuità di ritenere che la conoscenza detenga sempre e comunque un primato sull'etica. La presente edizione è arricchita da un nuovo saggio introduttivo di Franco Riva.
«Homo viator» agrupa una serie de conferencias, estudios y escritos inéditos que fueron pensados y redactados durante la ocupación nazi de Francia. En sus páginas, sin embargo, no existe rastro de desánimo y abatimiento, sino una gozosa esperanza fundada en ese «vivir soñando» que ya comenzaba a anticipar la ansiada liberación.
Gabriel Marcel considera que el ser humano está siempre en camino; por tal motivo la peregrinación se le revela como el único modo de responder a los diferentes interrogantes que se van planteando a lo largo de la existencia: el otro, la familia, la inmortalidad, los valores, la salvación, la experiencia del espíritu. Cada uno de estos temas tiene sentido si no se pierde de vista otra afirmación fundamental: el valor sagrado de la vida. Su reivindicación hace posible la verdadera esperanza.
Il libro
In questo libro l'A. esamina l'uomo nella sua condizione «itinerante», che lo conduce, attraverso un viaggio nel più intimo di se stesso a scoprire i valori fondamentali della sua esistenza.
Pur scritti in periodi diversi questi saggi, secondo G. M. hanno un « filo d'Arianna » che li lega, ed è la frase paradossale posta alla chiusura di «Valore e immortalità»:
« Un ordine terrestre stabile sì può forse instaurare solo se l'uomo conserva una viva coscienza della sua condizione itinerante».
Il filosofo francese non fa un discorso astratto: parte dalla problematica di oggi e, dimostrando l'inconsistenza a i limiti dell'esistenzialismo ateo, e di altre correnti culturali contemporanee, giunge a spiegare il significato profondo delle verità cristiane.
I sei colloqui qui presentati tra Paul Ricoeur e Gabriel Marcel datano al 1968, qualche anno prima della morte di Marcel. L'oggetto di queste riflessioni è duplice. In primo luogo viene fatta luce sugli snodi fondamentali della filosofia di Marcel: la riflessione sul corpo e l'esistenza, la questione dell'interpersonalità, il problema della tecnica, la sua collocazione nel quadro filosofico del primo Novecento. In secondo luogo, la filosofia di Paul Ricoeur e il suo rapporto vivo con il pensiero del maestro e con il fenomeno europeo della filosofia esistenzialista.