Descrizione
María Novo propone in questo libro una serie di idee e strategie per riappropriarsi del proprio tempo e liberarsi dalla schiavitù della produttività. Scorrendo senza fretta le pagine, rifletterete sulle cause dell’accelerazione responsabile dello stress che affligge la società moderna. Scoprirete strade alternative per continuare a produrre, pur conducendo una vita più serena e soddisfacente. L’autrice ci racconta le sue personali vicissitudini nel «caos organizzato» di Roma; ci parla di progetti innovativi collegati a una nuova cultura del tempo, come quelli avviati a Ferrara, la Città delle biciclette, o a Fano, la Città dei bambini; ci descrive le esperienze concrete di individui singoli, gruppi, città o organizzazioni (come Slow Food, Città Slow e le Banche del Tempo) che hanno cominciato a cambiare, rallentando i ritmi e riducendo la velocità. Una riflessione sul tema dello sperpero di tempo, che rientra in una problematica più ampia: la ricerca di un benessere collettivo, fondato sull’equilibrio ecologico e l’uguaglianza sociale.
Destinatari
Chi ha cominciato a preoccuparsi dell’impatto dei comportamenti quotidiani sull’ambiente naturale. Chi vuole sottrarsi alla folle corsa a produrre e consumare senza limiti imposta dal mercato. Chi è stanco di lasciarsi dominare da irraggiungibili traguardi di produttività e competitività, perdendo di vista la capacità di gioire di ciascun istante e di assecondare i ritmi personali.
Quando una madre e un padre aspettano l'arrivo di un bambino si pongono molti interrogativi. Le dieci lettere che formano questo libro aiutano a trovare risposte ad alcune delle domande più importanti di chi si prepara a essere padre, madre e anche educatore. La loro originalità sta nel fatto che non sono i soliti consigli per futuri genitori, asettiche raccomandazioni e istruzioni per l'uso calate dall'alto della saggezza di qualche esperto. Irene, voce narrante del libro, vive l'attesa del suo primo bambino lasciandosi andare al pieno coinvolgimento di cuore e sentimenti. Così le lettere che scrive mese dopo mese al figlio che nascerà parlano ai tanti mamma e papà 'in divenire' che, come lei, devono imparare poco per volta a guidare e farsi guidare dall'amore e dall'esperienza.