La spiritualità di san Paolo diventa un paradigma, un modello di dedizione totale e di affidamento al disegno di Dio sulla storia, una modalità espressiva nel parlare di Dio e nel parlare a Dio, che entra nel ritmo stesso della scrittura del santo di Pietrelcina, cosicché possiamo parlare di echi paolini nel suo Epistolario.
Padre Pio, infatti, subisce il fascino degli scritti di Paolo al punto da entrare in profonda sintonia con l’apostolo delle genti, e quasi da assimilarne il pensiero e il modo di scrivere. Ne risultano spesso pagine di eccezionale intensità umana e spirituale.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino.
Un pensiero per ogni giorno dell’anno in compagnia di Padre Pio.
I testi che compongono il volume sono tratti dagli scritti del Santo di Pietrelcina, dalle sue lettere ad amici e confratelli o a semplici fedeli che chiedevano a lui una parola di conforto e di incoraggiamento. Scegliendo i testi più diretti ed incisivi e disponendoli lungo tutti i giorni dell’anno, si è voluto mettere a disposizione dei lettori la potenza della spiritualità e della personalità di Padre Pio, un vero padre nella fede e nella vita.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino.
«Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò, per cagione delle anime da me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo». (Lettera 3)
Così diceva Gesù a Padre Pio in una visione, esortandolo a soffrire e lottare per la santificazione del clero. La visione non è nuova né per il contenuto né per la forza dell’espressione. In fondo il tema è già enunciato nelle lettere del Veggente dell’Apocalisse alle sette Chiese d’Asia ed è ripreso da sante di sicura ortodossia come santa Brigida e santa Caterina. Questo per dire che siamo nel cuore della spiritualità cristiana.
Prosegue con questo volume la pubblicazione delle lettere inedite di Padre Pio, che in questo volume si rivelano incisive e per certi aspetti sconvolgenti.
Gianluigi Pasquale , dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottorando di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è preside a Venezia dello Studio Teologico «Laurentianum» dei Cappuccini Veneti, affiliato alla Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo «Antonianum» di Roma. Svolge la sua attività di docenza come professore stabile nel medesimo Studio Teologico e come professore incaricato presso la Facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia. Socio della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT) e dell’Associazione Teologica Italiana (ATI), oltre a vari articoli in italiano, tedesco, inglese e francese firmati su diverse riviste specializzate, ha pubblicato: La teologia della storia della salvezza nel secolo XX, Dehoniane, Bologna 2002; La storia della salvezza. Dio Signore del tempo e della storia, Paoline, Milano 2002; Padre Pio. Sperare oltre il soffrire, Jaca Book, Milano 2003; Oltre la fine della storia. La coscienza cristiana dell’Occidente, Bruno Mondadori, Milano 2004; Aristotle and the Principle of Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 2005. Ha inoltre curato, per la San Paolo, i quattro volumi: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio. Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004), già tradotti in lingua ceca e inglese. È responsabile nazionale del Servizio Cultura dei Cappuccini Italiani e Direttore della Collana «I Mistici Francescani» (Edizioni Francescane di Padova).
Il volume ruota intorno al rapporto tra dolore, sofferenza fisica e psichica ed esperienza religiosa illuminato dalla figura di Padre Pio. Attraverso la lettura dell'Epistolario si cercherà di spiegare come e perché Padre Pio era una risposta per la gente ai propri disagi fisici e psichici, ossia come essa avesse scorto nel frate di Pietrelcina la pienezza del mandato di Cristo di 'predicare il Vangelo e guarire i malati'.
Che cosa si intende con storia di salvezza? Che rapporto c'è tra storia sacra e profana? Come può la storia mediare la salvezza? Quando e perché la storia è entrata a far parte della riflessione teologica come categoria fondamentale? A queste domande cerca di rispondere G. Pasquale, autore di questo testo, presentando la visione credente della storia della salvezza. L'espressione "storia di salvezza", creata dal Concilio Vaticano II per ridare alla storia un ruolo fondamentale nella riflessione teologica, è densa di contenuto. La storia non è per la teologia un tema tra gli altri, ma l'orizzonte universale e comunicabile nel quale l'uomo può stabilire il suo rapporto con Dio e con il mondo, con se stesso e con gli altri.
La teologia sistematica odierna certamente si caratterizza per un dichiarato orizzonte di tipo storico. Si tratta tuttavia di una prospettiva piuttosto recente. È infatti nel secolo XX che la teologia viene obbligata a uno sforzo di riflessione completamente nuovo, in grado di fissare i confini esatti di ciò che si intende oggi con l’espressione "teologia della storia". Con tale termine non si fa direttamente riferimento soltanto a una "teologia situata" in quanto coscienza credente dei diversi momenti storici e culturali, né a una ermeneutica storico-salvifica in quanto componente di una certa lettura della rivelazione cristiana, ma si guarda alla storia nell’orizzonte di un principio che le viene dato: la salvezza che si realizza nella storicità di Gesù Cristo, eterno Figlio del Padre, incarnatosi nella pienezza dei tempi.
L’idea stessa di "storia della salvezza", così com’è da noi posseduta e utilizzata, annida la sua ragione d’essere proprio a cavallo degli anni cinquanta, a tal punto che essa può anche definirsi il migliore risultato della teologia della storia di un secolo, quello XX, che "pensava" storicamente.
La ricerca – separata per autori: G. Thils, H.U. von Balthasar, J. Daniélou, J. Ratzinger, K. Rahner, J. Mouroux, M. Seckler, M. Bordoni, H.-I. Marrou, W. Kasper e altri – si muove tra i modelli cattolici rintracciati negli anni tra il 1950 e il 1970, mette in evidenza i tratti della riflessione teologica immediatamente precedente al Vaticano II, rileva le linee emergenti della teologia postconciliare e fissa alcune prospettive per una proposta speculativa e dottrinale volta alla teologia della storia della salvezza nel futuro.
Note sull’autore
Gianluigi Pasquale (Vicenza, 1967) è religioso sacerdote Cappuccino della Provincia Veneta di "Sant’Antonio". Ha studiato Lettere e Filosofia all’Università "La Sapienza" di Roma e ottenuto il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove è stato Assistente Scientifico nella Facoltà di Teologia dal 1999 al 2001. Ha trascorso soggiorni di studio in Germania, U.S.A. e, nel Regno Unito, al Greyfriars Hall di Oxford. Attualmente è Vice-Preside a Venezia dello Studio Teologico "Laurentianum" dei Cappuccini Veneti, affiliato al P.A.A. di Roma, dove insegna teologia sistematica come professore stabile. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche di teologia e filosofia, di molte delle quali è collaboratore redazionale.