Contro l'omologazione industriale di McDonald e del fast food occorre preservare la qualità artigianale dell'alimentazione, nella sua grande biodiversità locale. È questa l'idea centrale di Slow Food, un'associazione fondata nel 1990 da Carlo Petrini e un gruppo di amici dell'Arcigola. Da Bra, piccolo centro piemontese ai margini delle Langhe, l'associazione si sviluppa rapidamente prima in tutte le regioni d'Italia, poi nei principali paesi d'Europa e infine in tutto il mondo, arrivando a contare oggi più di 70.000 soci. In questo libro il leader storico del movimento ne enuncia la filosofia e ne racconta la pratica.
C'è chi ancora pensa ai gastronomi come a una cricca di mangioni egoisti, incuranti di ciò che sta loro attorno. Certo, il cibo può e dovrebbe essere un piacere, ma mangiare, ci fa riflettere Carlo Petrini, è anche "un atto agricolo": selezionando cibi prodotti con criteri che rispettino l'ambiente e le tradizioni, favoriamo la biodiversità e un'agricoltura equa e sostenibile. Di conseguenza, se nutrirsi è un "atto agricolo", produrre dev'essere un "atto gastronomico" conforme ad almeno tre criteri essenziali: buono, pulito e giusto. Attraverso frammenti autobiografici intercalati a meditate riflessioni, cifre e proposte concrete, l'autore ci fa comprendere quanto è ampia oggi la galassia delle discipline che gravitano intorno al cibo.
Slow Food, nato a Bra nel 1986, è diventato un movimento internazionale con il congresso del 1989 a Parigi, il cui manifesto proclamava: "Contro l'appiattimento del Fast Food riscopriamo la ricchezza e gli aromi delle cucine locali". In questo libro il leader carismatico Carlo Petrini, con la collaborazione di Gigi Padovani, racconta le origini e lo sviluppo di una realtà che, da inizi amatoriali e goliardici, ha oggi 80.000 iscritti in 45 Paesi, ha una fiorente casa editrice, ha appena inaugurato l'Università di Scienze gastronomiche con sedi a Pollenzo e a Colorno e organizza eventi di immenso richiamo come il Salone del Gusto di Torino e il convegno Terra.
I problemi etici posti dalle relazioni tra ambiente, salute, rischi, costi, benefici, prevenzione, cautela sono affrontati in capitoli che sono stati oggetto di altrettanti articoli sulla rivista dell'Ordine Nazionale dei Biologi. Il libro si colloca in una prospettiva storica per giungere ad un'analisi di eventi recenti ed è particolarmente attento alla vivace evoluzione in atto, fino alla stesura della nuova edizione. Testimone delle evidenze, delle problematiche aperte, irrisolte o controverse, il libro analizza leggi, norme, dichiarazioni di organismi nazionali ed internazionali e come esse siano recepite o anticipate nella deontologia delle professioni coinvolte.