Perché a scuola si deve formare solo la mente e non il cuore? Può essere autentica l'educazione che trascura la consapevolezza di sé, l'empatia, la solidarietà? No. Non dall'ignoranza sul teorema di Pitagora o sulla legge fondamentale della chimica nascono le guerre ma dalla mancanza di sensibilità, giustizia, relazioni positive. Questo libro lancia una sfida provocatoria rivolta alle famiglie, come luogo di crescita emotiva comunitaria, e alla scuola, come comunità di apprendimento: rovesciare il luogo comune secondo il quale la scuola non si deve interessare ai bisogni del cuore. Una scuola estranea alla dinamica emozionale non serve alla vita. Non serve all'umanità. Semplicemente è inutile.
Perché a scuola si deve formare solo la mente e non il cuore? Può essere autentica l'educazione che trascura la consapevolezza di sé, l'empatia, la solidarietà? No. Non dall'ignoranza sul teorema di Pitagora o sulla legge fondamentale della chimica nascono le guerre ma dalla mancanza di sensibilità, giustizia, relazioni positive. Questo libro lancia una sfida provocatoria rivolta alle famiglie, come luogo di crescita emotiva comunitaria, e alla scuola, come comunità di apprendimento: rovesciare il luogo comune secondo il quale la scuola non si deve interessare ai bisogni del cuore. Una scuola estranea alla dinamica emozionale non serve alla vita. Non serve all'umanità. Semplicemente è inutile.
Per favorire l'apprendimento e la socializzazione è fondamentale creare in classe un ambiente emotivo accogliente. Molti docenti, infatti, sanno quanto sia difficile insegnare quando gli studenti non sanno stare insieme, non sono in grado di collaborare in gruppo, non rispettano le regole della convivenza. Nell'ottica di promuovere il benessere in classe, questo libro si concentra sull'aspetto fondamentale della comunicazione e, allo scopo di renderla efficace e positiva, propone il metodo definito ABCDE, dalle iniziati delle cinque parole chiave che lo definiscono: accoglienza, bisogni (da riconoscere e accogliere), cuore (da aprire per coinvolgersi nella relazione), decisioni (aiutare lo studente a prendere le proprie) ed empowerment.