I saperi sulla malattia e sul corpo variano, di luogo in luogo e tra le culture del mondo. “Come” star male e “perché” sono oggetto di interpretazione, sono costrutti dell’immaginazione sociale e personale. L’esistenza è un fenomeno culturale e il corpo del malato ne parla il dialetto. Muovendo da questa constatazione, il volume prospetta l’urgente necessità e gli strumenti operativi di una medicina interculturale in grado di tradurre tra loro culture e malattie, luoghi e persone. Chi sta male, chi soffre, non è mai fuori luogo e non dovrebbe sentircisi, almeno fino a quando la parola “umanità” riuscirà a conservare significato.
L'autore
Ivo Quaranta insegna Antropologia culturale e Antropologia del corpo e della malattia all’Università di Bologna. Per le nostre edizioni ha curato Antropologia medica. I testi fondamentali (2006).
Mario Ricca insegna Diritto interculturale e Diritto ecclesiastico all’Università di Parma. Tra le sue pubblicazioni più recenti, Oltre Babele. Codici per una democrazia interculturale (Dedalo 2008).
A Riace e nei comuni limitrofi della Calabria jonica stranieri e rifugiati vengono accolti, anziché respinti, e per di più invitati a cooperare nel rilancio socio-economico del territorio. Questa straordinaria esperienza ha attirato l’attenzione dei media, dalla carta stampata alla televisione, sino al cinema, con Il volo di Wim Wenders. Nel libro essa viene osservata scandendone gli aspetti istituzionali e politici, antropologici e comunicativi, nel tentativo di tracciare un progetto di sviluppo durevole. Il codice emotivo dell’ospitalità ai rifugiati, le strategie di ripopolazione dei luoghi svuotati dall’emigrazione, il tacito operare di saperi antichi della gente di Calabria, offrono una ricetta di convivenza e comprensione reciproca delle diversità che fa da modello all’Italia, se non pure all’Europa e al mondo intero. Grazie anche a una progettazione legislativa regionale d’avanguardia, quello di Riace si presenta insomma come un vero caso politico. Una ricetta tutta nostrana, che risponde al globale senza autodistruttivi cedimenti, né vane chiusure, ma naturalizzandolo, offrendogli dimora e adattandolo attraverso la forza di una tradizione che acquisisce consapevolezza del suo passato e simultaneamente si rinnova.
I lettori
Chiunque si confronti con la diversità culturale, dagli operatori istituzionali alla gente comune, dagli scolari agli studiosi, dal legislatore agli immigrati, dai giornalisti agli artisti, dai consumatori agli imprenditori.
L'integrazione fra culture diverse costituisce la sfida più formidabile della modernità. Questo volume esamina la dimensione religiosa del confronto con l'altro, col diverso, e ne prospetta infine soluzioni giuridiche ancora tutte da sperimentare, per un diritto che sia davvero cosmopolita. Mario Ricca insegna Diritto ecclesiastico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Parma. Ha pubblicato, fra l'altro, "Legge e intesa con le confessioni religiose", "Metamorfosi della sovranità e ordinamenti confessionali", "Diritto e religione".