I new media stanno determinando grandi cambiamenti nella nostra quotidianità e nel modo in cui possiamo metterci in contatto gli uni con gli altri. Questa novità non si traduce in una sostituzione ma piuttosto in un affiancamento e a volte in una convergenza con i media tradizionali: per capirne davvero la na tura è bene non perdere di vista la tradizione già esistente. Questo libro adotta una prospettiva che mette in relazione la novità dei new media con i rapporti di debito e credito che essi continuano a intrattenere con la cultura di massa e con i media tradizionali. L'obiettivo è di descrivere l'insieme delle trasformazioni introdotte dai new media e riguardanti sia l'agire collettivo (il modo in cui organizzazioni e istituzioni incorporano le nuove tecnologie e vi si adattano), sia l'agire individuale (attraverso il mutare delle relazioni tra persone reso possibile dai nuovi media o anche dal connubio essere umano-macchina che si fa sempre più stringente e interconnesso). Al lettore vengono presentati i temi centrali per comprendere tutto ciò: gli autori affrontano il digital divide e la dimensione politica, la costruzione dell'identità e la gestione della socialità, e propongono infine un'utile parte metodologica su come è possibile fare ricerca sociale nel mondo digitale. Il testo è accompagnato da una ricca strumentazione didattica orientata allo studente e volta a stimolarne la curiosità e l'interesse critico.
La produzione di notizie obbedisce sempre di più a regole commerciali interne al sistema dell'informazione e sempre di meno ai criteri dell'"obiettività" del giornalista e della verifica "sul campo". Sta cambiando anche la funzione collettiva dei mezzi di comunicazione che, da garanti della trasparenza dell'azione di attori istituzionali, si stanno trasformando in cassa di risonanza degli interessi degli attori medesimi. Il volume è una ricostruzione teorica intorno al tema del segreto prodotto e mantenuto dai media, esplorando alcune modalità concrete, che comprendono l'uso di fonti specializzate da parte di un quotidiano nazionale, la rappresentazione mediata delle élites locali, le strategie di discredito messe in campo da un programma televisivo.